Soldi come Acqua Corrente

Quest Nen Base per Neuro

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    Tutti me lo chiedono, ma neanche io lo so di preciso...

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    //come per Gin, lascio a te il primo post in quanto proseguimento della presentazione. Durante la quest avrai sempre libertà d’azione, dunque le intuizioni sono ben accette. Roy lo manovrerò io, se puoi in questo post fammi comprender ancor meglio il suo carattere e i suoi atteggiamenti, così potrò sfruttarlo al meglio. Ultima cosa: per adesso non fagli dire nulla sul Nen. Ok, buona scrittura xD //
     
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  2. § Neuro §
     
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    Andiamo a parlarne fuori, qua dentro l'aria è troppo pesante anche per me a quest'ora... e come Mercenario ne ho sentite di arie pesanti!
    Ancora debole dopo lo strano malessere, Kyousuke si alzò sulle sue gambe traballanti e seguì Roy fuori dal locale: l'aria fresca dell'esterno fu un vero tocca sano per il ragazzo.
    Finalmente un po' d'aria fresca e pulita... ed ora...
    Dopo aver inspirato un po' d'aria non inquinata dal fumo, il giovane dai capelli corvi si rivolse all'uomo di mezza età.
    Allora, che cos'è questo nen?
    Senza neanche voltarsi, l'uomo si incamminò per le strade della città.
    Ogni cosa al suo tempo, prima devo andare in un posto... vieni con me?
    Ci risiamo, come al solito al livello di concentrazione di un bambino: ogni cinque minuti si stufa e cambia argomento.
    Ho forse altra scelta?
    Dopo questo breve scambio di parole, il ragazzo si incamminò dietro Roy; anche se era stato solo pochi minuti in quella locanda, Kyousuke costatò che il tempo era già peggiorato: le nuvole si erano fatte più fitte e scure e stava iniziando ad alzarsi il vento...
    Anche se mi piace il tempo nuvoloso, odio la pioggia...
    I due continuarono a percorrere le strade di Humelle nel più totale silenzio... a parte l'allegro fischiettio dell'uomo. Questo ricordò a Kyousuke che l'amico di suo padre era sempre stato l'incarnazione della parola spensieratezza... il che era incomprensibile dato quale era l'occupazione che affermava avere.
    Come è possibile che quest'uomo sia un mercenario? Non riesce a stare serio per più di due minuti, si distrae con la stessa facilità di un bambino circondato da troppi svaghi e...
    Di colpo, Roy si fermò in mezzo alla strada e rimase per qualche istante immobile, per poi voltarsi e rivolgersi al ragazzo.
    Scusa piccolo Kyou, ti ricordi dove ero diretto?
    ... è svampito da far paura.
    Dopo silenzio imbarazzantemente lungo, l'uomo sembrò ricordarsi della sua destinazione e riprese a camminare. Dopo aver percorso un paio di vicoli fischiettando, Roy si rivolse nuovamente a Kyousuke.
    Ehi, piccolo Kyou! Ti ricordi di quando ti insegnai quella tecnica? Quello si che era un bel periodo, un tetto sopra la testa e un letto caldo!
    All'udire quelle parole, il volto del ragazzo non poté che rabbugliarsi; i suoi ricordi di quei giorni non erano altrettanto rosei: durante il periodo in cui Roy si era fermato a casa di Kyousuke, per via della noia che lo stava attanagliando, l'uomo decise di insegnare al giovane una delle sue tecniche; a causare lo sconforto nel ragazzo, non fu il dover apprendere la tecnica, ma bensì il modo in cui si svolse l'addestramento: il 5% del tempo gli spiegava il funzionamento della tecnica, il 15% del tempo Roy bastonava Kyousuke mentre quest'ultimo cercava di mettere in atto la tecnica... e l'80% del tempo faceva stare il ragazzo con le braccia distese davanti a se con attaccati dei pesi, che aumentava ogni ora, mentre lui parlava a vanvera o punzecchiava il povero ragazzo con un bastoncino appuntito!
    La cosa assurda e che è quel addestramento ha sortito perfettamente i suoi effetti!
    Ancora sconsolato a causa di quei ricordi, il ragazzo si mise ad osservare l'uomo che lo precedeva: Roy era un uomo sulla quarantina e di altezza media, con i capelli leggermente sfumati di grigio e... una cicatrice sull'occhio destro, parzialmente coperta da una benda con decorazioni d'oro.
    Due anni fa, quando se andò, quella era ancora una ferita fasciata...
    Quella vista fece tornare ancora una volta i ricordi di Kyousuke a due anni fa... Ormai era l'ultimo giorno di permanenza dello scroccone e quest'ultimo e suo padre stavano rivangando i tempi andati, quando con un botto qualcuno buttò giù la porta della casa: dalla porta ormai inutilizzabile, fece il suo ingresso un energumeno di due metri tutto nervi e muscoli, armato con due pistole e un fucile e che portava all'occhio destro una benda con decorazioni dorate. "Roy, maledetto! Finalmente è giunta la tua ora!" questa fu la frase che il bestione gridò a squarciagola, alla cui Roy rispose con un semplice "Uhm? Certo, che ne dici se andiamo fuori, big boy?"; purtroppo il ragazzo non sa quello che successe tra quei, ma neanche dieci minuti dopo che fu uscito in compagnia di quel bestione, Roy tornò da solo con una ferità all'occhio destro e la benda che portava quell'uomo. Dopo ciò, l'uomo tornò a sedersi al tavolo e si rivolse a suo padre "Bene, dove eravamo rimasti?".
    A pensarci bene, fu proprio in quel momento, ancor più che durante l'apprendimento di quella tecnica, che capì che Roy è un individuo pericoloso, nonostante le apparenze... Bene, detto questo...
    Con la sua solita e fredda espressione, Kyousuke osservò il luogo davanti a cui si erano appena fermati: casa sua.
    Che ci facciamo davanti a casa mia?
    Naturalmente il ragazzo conosceva già la risposta che gli avrebbe dato Roy... Con il suo solito sorriso, l'uomo si girò leggermente verso Kyousuke e gli rispose come se niente fosse.
    Che ci facciamo davanti casa tua? Non ti pare ovvio? In che altro luogo posso avere un tetto sopra la testa, un letto caldo e tre pasti caldi al giorno... e tutto gratis?!
    Ovviamente...
    Anche se sconsolato, il ragazzo decise di rimanere in compagnia dell'uomo.
    Piuttosto, adesso che siamo qui, potresti spiegarmi in cosa con...?!
    A quanto pareva, mentre Kyousuke si sconsolava, Roy aveva iniziato a dirigersi verso il giardino che c'era sul retro della casa. Notando che il ragazzo era rimasto indietro, l'uomo si fermò e si girò.
    Che fai li impalato piccolo Kyou? Non volevi sapere un paio di cose? Su, andiamo in giardino!
    Già stufo della personalità di quell'uomo, Kyousuke si diresse verso il retro della casa, mentre nel frattempo osservava il cielo nuvoloso.
    A quanto pare sarà una lunga giornata...
     
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    Non appena il ragazzo si poté affacciare sul verde che padroneggiava dinanzi la sua dimora, notò Roy poggiare le mani su di un albero da frutta li vicino, un melo piuttosto alto. I polpastrelli delle sue dita scorrevano la corteccia del tronco come fossero i fianchi di una bella signora ma, ad un certo punto, strinse forte la presa. Non stava utilizzando tecniche particolari o simili a quella che gli aveva insegnato, no, nulla del genere. Un lampo squarciò il cielo di netto proprio sopra le loro teste e, ancora una volta, quella sgradevole sensazione provata al locale si fece sentire. Non era intensa o pensante, però la poteva avvertire sulla sua pelle come fosse una pellicola d’alluminio. L’albero oscillò leggermente e i fragili steli che sorreggevano i frutti maturi cedettero, lasciando cadere i propri figli sulla soffice erbetta li sotto. Ecco, il sentore era svanito un’altra volta. Roy si voltò verso il suo carissimo “carnivoro”, raccogliendo un paio di mele. Come se niente fosse successo ne pose una al giovane, ancora distante da lui.

    -Questo è il Nen. Vuoi una mela? Mi sembrano succose… -

    Effettivamente lo erano e per assicurarsene gli bastò spaccarne una e dare un bel morso. Masticava di gusto quel piccolo dono di madre natura, proprio come se non mettesse qualcosa sotto i denti da chissà quanto tempo. Sicuramente non era quello ciò che Kyo si poteva aspettare dalla domanda posta, ma era meglio prendere Roy con le pinze ed aspettare i suoi tempi. Con le gote un pallide e la bocca ancora piena di polpa bianca, l’uomo riprese a parlare.

    -uhm, ottime. *glup* ci voleva proprio per smorzare un po’ la fame-

    Tirò la maglia leggermente in avanti, formando così una base sulla quale poter poggiare gli altri frutti ancora lasciati a terra. Sembrava un contadino vissuto, ma non lo era. Piuttosto dava l’impressione d’aver adescato il suo piccolo amico solamente per potergli scroccare qualche vantaggio. Impossibile sarebbe stato decifrare le sue intenzioni o la sua prossima mossa, proprio quel che ci si aspettava da un mercenario, però, in quanto amico del padre, aveva quasi l’obbligo morale d’insegnare al giovane un mestiere ben più redditizio del falegname. Si fece inspiegabilmente serio, scemando il tono a scherzoso man mano che rigurgitava una parola nuova.

    -Il Nen è vita, è la nostra vita. Da quel che ho capito non ne hai mai sentito parlare, né lo puoi vedere. Solitamente i mercenari più esperti e gli assassini più cruenti sono tutti grandi utilizzatori di Nen… perché? Semplice, Nen uguale Potere. Cosa c’è di meglio se non divenire forti con la propria energia vitale? Oddio, perché te lo sto dicendo? Sicuramente lo sai già, che sciocco che sono-

    Finito di raccattare anche l’ultimo frutto, l’uomo fece ritorno dentro casa. Passando di fianco gli sbatté sul petto una mela, invitandolo a consumarla accennando un piccolo gesto con il capo. La sua nuova meta era la cucina, li avrebbe potuto trovare un coltello e il lavello, i due arnesi di cui necessitava al momento.

    -ti disturba se uso il bagno?-
     
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    E ora che sta facendo con il mio melo?
    Questo fu il pensiero che balenò per la mente di Kyousuke quando vide Roy con le mani appoggiate all'albero che accudiva da anni: anche se non lo aveva piantato lui, se ne prendeva cura sin da quando aveva cinque anni e non gli piaceva che neanche suo padre lo toccasse... ed inoltre era la sua postazione preferita per i pisolini. Quando vide le movenze dell'uomo, il ragazzo ebbe un pensiero inquietante...
    Non sarà... ubriaco? Non avrà mica scambiato l'albero per una don...?!
    Proprio mentre stava formulando ciò, il cielo sopra le loro teste fu percorso da un fulmine e nello istante Roy afferrò con forza il tronco dell'albero... pochi istanti prima che riprendesse a farsi sentire quell'orribile sensazione di oppressione che aveva provato alla locanda.
    Di nuovo questa sensazione!...?! No, un momento, questa volta è meno intensa...
    Pochi istanti dopo che era iniziato, quello sgradevole sentore se ne andò... ma in quegli istanti il melo tremò e fece cadere i suoi frutti sull'erba sottostante.
    Questa... è opera di Roy?
    Con tutta tranquillità, l'uomo afferrò un paio di mele e come se niente fosse si girò verso Kyousuke e gliene porse una, nonostante fosse ancora lontano...
    Questo è il Nen. Vuoi una mela? Mi sembrano succose…
    Dopo questa spiegazione, sempre se la si potesse definire così, Roy spaccò una mela e gli diede un bel morso, per poi iniziare a masticare voracemente.
    Ci credo, tanto per fartelo sapere ma quel melo lo accudisco da undici anni...
    E ora i suoi frutti sono tutti per terra... Invece di mangiare a scrocco, potrebbe darmi una spiegazione degna di questo nome e non far tremare un albero per poi dire "questo è Nen"... Beh, in fin dei conti è questo il suo modo di insegnare...
    Ancora una volta i pensieri del ragazzo tornarono a due prima, durante l'apprendimento della Convergenza Sanguigna: Roy aveva detto che gli voleva mostrare una delle sue tecniche e in seguito si era posizionato di fronte alla nostra stufa di ferro... e distruggerla con un solo colpo del suo braccio, portato dall'alto verso il basso, per poi dire semplicemente, "Questa è la Convergenza Sanguigna".
    Ora che ci penso, ci deve ancora ripagare quella stufa...
    uhm, ottime. *glup* ci voleva proprio per smorzare un po’ la fame
    Scommetto che è da un bel po' che non mangi, vero carnivoro-scroccone?
    Dopo questo breve scambio di parole, Roy tirò la maglia leggermente in avanti, formando così una base sulla quale poter poggiare gli altri frutti ancora lasciati a terra.
    Quindi alla fine il motivo per cui voleva venire in giardino era per scroccare uno spuntino...
    Una volta che ebbe finito di raccogliere un po' di mele, per la prima volta nella giornata e forse da quando Kyousuke lo conosceva, l'uomo divenne tremendamente serio.
    Il Nen è vita, è la nostra vita. Da quel che ho capito non ne hai mai sentito parlare, né lo puoi vedere. Solitamente i mercenari più esperti e gli assassini più cruenti sono tutti grandi utilizzatori di Nen… perché? Semplice, Nen uguale Potere. Cosa c’è di meglio se non divenire forti con la propria energia vitale? Oddio, perché te lo sto dicendo? Sicuramente lo sai già, che sciocco che sono.
    Questa è la prima volta che lo vedo davvero serio... sembra proprio che questo Nen sia una faccenda seria...
    Dopo aver ascoltato ciò Roy aveva da dire, sul volto del ragazzo fece la sua comparsa un sorrisetto sadico.
    Lo sospettavo già, ma... il lavoro che mi vuole proporre è quello di Mercenario probabilmente... Beh, ogni cosa al suo tempo, ora è meglio se mi concentro su questo Nen...
    Effettivamente lo sei, sei stato proprio tu due anni fa a farmi capire che il potere è necess...?!
    Mentre il ragazzo gli stava parlando, Roy si diresse verso la casa e mentre passava vicino a Kyousuke gli sbatté sul petto una mela e con un cenno lo incitò a consumarla.
    Mi incita a mangiare le mie mele di cui lui si è appropriato... Beh, fa niente.
    Senza dire una parola, il ragazzo azzannò la mela e iniziò a gustarsela.
    Sembra che anche quest'anno abbia dato dei buoni frutti...
    Ti disturba se uso il bagno?
    Da quand'è che hai bisogno di chiedere? Usalo pure... ti ricordi dov'è, vero?
    Non dirmi che deve fare una pausa vasino... non sarebbe la prima volta...
     
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    -Dov’è cosa? Sto andando in cucina-

    Rispose rapidamente Roy, destreggiandosi inverosimilmente tra le varie stanze, lasciando indietro lo stesso padrone di casa. La rapidità con la quale riusciva a dimenticarsi le cose e passare a tutt’altri argomenti era spiazzante. Comunque, proprio come detto, lo si poté ritrovare davanti il lavello della cucina a strofinare per bene i frutti raccolti. In mano stringeva un fine utensile affilato. Non appena incrociò lo sguardo del ragazzo, girandosi in direzione della porta, lo invitò ad entrare, indicando una sedia posta proprio dinanzi il tavolino principale della stanza. Evidentemente voleva si mettesse li seduto.

    -Ci sono due metodi per apprendere il Nen, o meglio per “sbloccarlo”… sembra quasi un gioco, no? Dov’è lo zucchero?-

    Sembrò quasi voler continuare il discorso, ma subito si gettò alla ricerca dei dolci granelli che avrebbero dato uno sprint in più alla mela finemente tagliata a listelli. Già, uno strano modo di mangiare la frutta quello. Trovò il “condimento” in un armadietto poco sotto la dispensa.

    -oh, eccolo. Tramite la meditazione oppure attraverso il Battesimo. Niente chiese però, non mi piacciono. –

    Afferrata anche una scodella, mise dentro il tutto e diede una bella mescolata, facendo in modo che il succo della mela potesse sciogliere leggermente i granelli di zucchero, incorporandoli così nella polpa. Aveva visto quella “ricetta” poco salutare in una trasmissione televisiva poco tempo fa e già la spacciava come sua invenzione, sempre se di invenzione si poteva parlare. Al dire il vero quello era stato un periodo difficile per lo stesso Roy; per le mani gli era capitato un lavoro per niente facile, un lavoro che ancora non era riuscito a portare a termine.

    -Con uno ci vorrà del tempo, qualche mese, ma partirai già con delle buone basi, il secondo invece è più veloce, più doloroso e più difficile da controllare. Sei sicuro di voler apprendere il Nen? Sei sicuro di voler divenire un mercenario? Sei sicuro di volermi fare da spalla? E soprattutto… perché non mangi? Pensaci bene e dammi un risposta-

    Con gran rapidità sistemò la ciotola sul tavolo, mettendosi seduto dinanzi al carnivoro con in mano una forchetta. Non fece complimenti e subito incominciò a degustare la golosità preparata, attendendo almeno con la pancia piena le parole del ragazzo.
     
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  6. § Neuro §
     
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    Dov’è cosa? Sto andando in cucina.
    Non dovevi andare in bagno?
    Possibile che sia questa la sua soglia di concentrazione?
    Come ogni altra volta, Kyousuke rimase spiazzato da quanto l'uomo potesse essere svampito... mentre non fu per niente sorpreso di vedere con quanta facilità si destreggiasse fra le stanze della casa.
    In fin dei conti, è vissuto a scrocco qui da noi più di una volta già prima che nascessi io... o lameno questo è quello cho padre.
    Una volta arrivato in cucina, il ragazzo trovò Roy davanti il lavello a strofinare per bene i frutti raccolti, mentre stringeva un coltello in una mano. Non appena incrociò lo sguardo del ragazzo, girandosi in direzione della porta, lo invitò ad entrare, indicando una sedia posta proprio dinanzi il tavolino principale della stanza... proprio come se fosse a casa sua, il che fece deprimere ancora di più Kyousuke.
    Non si è anche scordato che questa non è casa sua... vero?
    Ci sono due metodi per apprendere il Nen, o meglio per “sbloccarlo”… sembra quasi un gioco, no? Dov’è lo zucchero?
    Un gioco? Quello che fatto prima con quel albero sarebbe un gioco... e poi lo zucchero?
    Lo zucchero è...?!
    Senza aspettare una risposta dal ragazzo, Roy si mise alla ricerca dei dolci granelli, trovandoli in un armadietto poco sotto la dispensa.
    Ma perché continuo a perdere tempo a rispondergli?... Non vorrà mica usare lo zucchero per condire le mele?
    oh, eccolo. Tramite la meditazione oppure attraverso il Battesimo. Niente chiese però, non mi piacciono.
    ... Lo ha fatto apposta a dire quello che ha detto o è davvero così svampito?
    Mentre il ragazzo rimuginava su ciò che l'uomo aveva appena detto, esso afferrò una scodella e ci mise dentro le mele e lo zucchero, per poi mettersi a mescolare.
    Mele con zucchero... Questa deve essere un'altra delle sue stramberie... ma come gli è venuto in mente?
    Con uno ci vorrà del tempo, qualche mese, ma partirai già con delle buone basi, il secondo invece è più veloce, più doloroso e più difficile da controllare. Sei sicuro di voler apprendere il Nen? Sei sicuro di voler divenire un mercenario? Sei sicuro di volermi fare da spalla? E soprattutto… perché non mangi? Pensaci bene e dammi un risposta.
    ... Inizia ad affascinarmi il modo in cui riesce a combinare serietà e stupidaggini...
    Finito di parlare, Roy posiziono la ciotola sul tavolo e si sedette davanti a Kyousuke e senza fare complimenti iniziò a mangiare con una forchetta la strana pietanza che si era preparato...
    Così teme che mi faccia cogliere dai ripensamenti... Beh...
    Per quanto riguarda il mangiare, scusa ma devo declinare...
    Mentre diceva ciò, il ragazzo diede un occhiata sospettosa alla strana pietanza.
    Per il resto... Si, sono sicuro... Beh, sempre se mi assicuri che il mestiere di mercenario è redditizio. Forse tu non lo sai ancora, ma le condizioni di mio padre stanno peggiorando, per cui mi devo guadagnare i soldi per l'operazione nel minor tempo possibile. Quindi che ne dici se quando hai finito di mangiare quella roba inizi a parlarmi seriamente del Nen?... Ah! Solo per accorciare i tempi, puoi benissimo lasciar stare il primo e lento metodo e passare la secondo; come ti ho già detto devo sprecare meno tempo possibile.
    Detto ciò Kyousuke si mise in attesa che Roy finisse il suo spuntino.
    Ma davvero le mele vanno d'accordo con lo zucchero?
     
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    -Peccato, è delizioso!-

    Visto che Kyo aveva declinato l’invito, Roy si sentì in dovere di accelerare il ritmo con il quale si riempiva la bocca del suo preparato, proprio come se dovesse in qualche modo eguagliare il ritmo che avrebbero sostenuto in due. Lo faceva con innegabile piacere. Intanto che lui continuava come nulla fosse, il carnivoro aveva già preso la sua decisone, informandolo della scelta con un tono molto serio e deciso, degno dell’animo che lo formava. Ad una prima occhiata, una persona messa li a giudicare su chi dei due fosse il vero mercenario, avrebbe sicuramente indicato il giovane, molto più freddo e cinico dell’ospite.

    -uhm? Quello veloce? Non mi va, è troppo rischioso e tu sei troppo giovane-

    Si stava veramente preoccupando per lui o era solo un’impressione fantascientifica? Nell’udire le sue parole, il modo con il quale le aveva pronunciate, non v’erano dubbi: non avrebbe mai permesso a Kyo di provare il battesimo. Effettivamente quella era la pratica più pericolosa in assoluto, solamente esperti utilizzatori di Nen potevano avere la presunzione di applicarla senza creare disaggi alla propria “vittima”. Si alzò dal tavoli con la faccia un po’ indignata, portando con sé la ciotola piena di frutta. Stava uscendo dalla cucina con passo veloce e una volta varcata la soia e fattosi nel corridoio, prese a fischiettare. Solamente in quel momento notò che il carnivoro non si trovava alle sue spalle, dunque fece un paio di passi indietro, affacciandosi nuovamente nella stanza da ristoro. Il suo volto era sereno e sorridente.

    -Che stai aspettando? Non abbiamo tempo da perdere e sono pronto per il battesimo. Già vedo una miriade di soldi cadere come acqua piovana!-

    Un tuono risuonò in tutto il quartiere, annunciando quel che pochi attimi dopo sarebbe accaduto. Da prima i rumori furono tenui, poi divennero più intensi. Un violento picchiettare distorceva il silenzio delle parole, animando la casa. Roy non ci fece molto caso e senza indugiare fece ritorno in giardino. La pioggia scendeva giù a catenelle dal cielo, bagnando ogni cosa incontrasse, tutto tranne il mercenario che vedeva scorrere a terra su di un’invisibile sudario quelle gocce fresche e rilassanti. Si trovava al centro del verde spiazzale, a qualche metro dall’entrata di casa

    -Siediti qui e incominciamo-
     
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    Peccato, è delizioso!
    Ad udire il declino del giovane nel mangiare, Roy accelerò il ritmo con cui stava mangiando quello strano preparato... con evidente compiacimento. Nel vederlo, Kyousuke non poté fare ameno di provare un pizzico stupore.
    Ma davvero gli piace?
    uhm? Quello veloce? Non mi va, è troppo rischioso e tu sei troppo giovane.
    All'udire tali parole, il giovane rimase completamente spiazzato... era chiaro dal tono dell'uomo che non avrebbe mai concesso al giovane di provare il battesimo.
    Cosa?!
    La sorpresa fu così grande da far comparire sul suo volto dalla perenne espressione gelida, un espressione di puro stupore e gli fece pronunciare questa esclamazione con una starna modulazione di voce... proprio lui che si era sempre dimostrato sin da bambino freddo ed imperturbabile.
    Possibile che abbia sentito correttamente?! Roy, quel Roy che anche a detta di mio padre non si è mai preoccupato di mettere nei casini neanche i suoi amici... ora si starebbe preoccupando per me in maniera così seria?!
    Mentre il ragazzo rimuginava su ciò, l'uomo si alzò dal tavoli con la faccia un po’ indignata, portando con sé la ciotola piena di frutta. Perso nei suoi pensieri, Kyousuke non si accorse neanche che l'uomo si era alzato e si era infilato nel coridorio...
    Seriamente?!...
    Resosi conto che il ragazzo non lo stava seguendo, l'uomo tornò in cucina e con volto sereno e sorridente... disse l'esatto opposto di ciò che aveva affermato in precedenza.
    Che stai aspettando? Non abbiamo tempo da perdere e sono pronto per il battesimo. Già vedo una miriade di soldi cadere come acqua piovana!
    All'udire quelle parole, l'espressione di stupore sul volto di Kyousuke lasciò il posto ad uno sguardo gelido e spietato...
    ... Lo uccido. Non appena ne avrò l'opportunità lo uccido.
    Scusa, ma non mi avevi detto che il metodo veloce era troppo pericoloso?
    Senza aspettare una risposta da parte dell'uomo, il giovane si alzò e lo segui in giardino. Proprio quando stavano per uscire, un tuono risuonò in tutto il quartiere, annunciando quel che pochi attimi dopo sarebbe accaduto. Da prima i rumori furono tenui, poi divennero più intensi, poi iniziò un violento e fastidioso picchiettare.
    E così alla fine ha iniziato a piovere, eh?... Piuttosto...
    Ancora con quello sguardo ostile negli occhi, Kyousuke guardò Roy dirigersi in giardino come se niente fosse, ignorando completamente la pioggia che cadendo a catinelle bagnava qualsiasi cosa incontrasse. Quando fu al centro del giardino, a qualche metro da casa, si fermò e si rivolse al giovane.
    Siediti qui e incominciamo.
    Anche se controvoglia a causa della pioggia, il ragazzo raggiunse l'uomo e si sedette... ma prima di sedersi rivolse una domanda a Roy.
    Ma davvero non ti rendi conto che cambi opinione ogni cinque minuti?
    Dopo di che si sedette in attesa che l'uomo incominciasse ciò che doveva fare.
    Allora, incominciamo?
    Spero solo che non cambi per l'ennesima volta opinione...
     
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    -bene, ora trai lunghi e intensi respiri, sono la chiave per una buona meditazione-

    Così esordì Roy non appena il giovane si mise seduto dinanzi a lui. Ancora una volta non sembrava scherzare, ma alla lunga il suo comportamento mutevole diveniva troppo scontato e facile era capire quando avrebbe voltato nuovamente faccia. Da notare era la bacinella piena di frutta, sgombra ormai di polpa ma piena quasi d’acqua, che il mercenario ancora si portava dietro, immergendo di tanto in tanto nell’acqua piovana la mano alla ricerca dei pochi residui rimasti. Bizzarro, come bizzarro fu il suo voler insistere nel far compiere dei bei respiri al carnivoro.

    -socchiudi gli occhi e respira profondamente-

    Lo ripeté almeno un paio di volte, emulando con le mani il gesto di immettere ed emettere aria dai polmoni. Lo stava aggirando poco alla volta, poco alla volta, non preoccupandosi minimamente della pioggia che continuava a scendere imperterrita e che vedeva Kyo completamente zuppo mentre lui poteva vantarsi del contrario. Giunse comunque alle sue spalle. Non si poté ben capire cosa effettivamente fece, era appena udibile un borbottio, però pochi attimi dopo si ritrovò le mani dell’uomo poggiate sulla schiena. Erano tiepide, stranamente confortevoli al tatto.

    -Ora mediteremo assieme… ammm… ammm-

    Senza preavviso alcuno, l’uomo rilasciò una discreta quantità di Nen dai polpastrelli che subito si infilò nella giovane carne, persuadendola. Kyo poté sentire quel misterioso potere scorrere in sé e, man mano che lo risaliva, svegliare un potenziale che mai aveva avuto l’occasione di cogliere. Certo, l’operazione non poteva dirsi piacevole o lieve, il dolore era contemplato, ma non appena riaprì gli occhi scorse le candide e trasparenti fiamme della sua vita.

    -ammm…ammm…-

    //A te descrivere sensazioni ed altro :sasa:
     
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8 replies since 13/9/2013, 09:06   139 views
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