La Scommessa e l'Affare

Apprendimento Basi Nen per _gin

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    La determinazione del giovane non crollo neanche per un istante, rimanendo ligia all’obiettivo prefissato. Incoscienza o fiducia nelle proprie capacità? Una domanda che poteva marcare il confine tra onore e idiozia. Ormai però i giochi era incominciati e, come promesso, Amish lasciò il privilegio della prima mossa all’adolescente dalla cicatrice a stella. Lo sguardo dell’uomo era fisso sull’avversario e ogni suoi muscolo pronto a reagire, magari anche troppo per qualcuno che non sarebbe dovuto esser stato in grado di calcare il campo di combattimento.

    -devo ammettere che dopo tanto tempo ad osservare i combattimenti da esterno ring, tornarvici sopra regala ancora una bella sensazione-

    La calma dell’affarista poteva risultare spiazzante, ma Blaze non se ne ravvide. Gli spettatori trepidavano impazienti, aspettando il muoversi del primo pezzo sulla scacchiera. Osservare il proprio nemico e colpirlo nel punto meno coperto, sicuramente era quella la strategia che il giovane aveva deciso di metter in campo, così, un passo alla volta e mantenendo più o meno la stessa distanza, fece per aggirare Amish, immobile sul posto. La tensione salì e salì ancora, finché non culminò con lo scatto dello sfidante. Un faccia a faccia inevitabile che vedeva il ragazzo tentare un colpo diretto al mento portato con la mano aperta, il must per ogni buon combattente marziale. Dimostrando ottimi riflessi e grande agilità dei movimenti, Amish ruotò il busto in direzione dell’opponente, aspettandolo al varco che volontariamente aveva creato tra le sue braccia.

    -eheh.. tu dici? Sei stato anche abbastanza facile da manipolare-

    In quel preciso momento Blaze poté sentire i suoi muscoli contrarsi più del dovuto, proprio come se fosse stato colpito in ogni dove da improvvisi crampi. Approfittando del momento, il suo avversario oppose al poderoso colpo il palmo della sua mano destra, come a voler dare il cinque al ragazzo. Quando i due palmi entrarono in contatto si creò l’occasione dell’uomo di spingerlo verso il terreno, e così fu. A quel punto caricò un diretto destro pronto a lambire il giovane mento, non lasciando trasparire il più che minimo riguardo.

    //mi ero dimenticato di dire che non servono numeri, sarà tutto ruolato così da poter far valere qualunque tipo di strategia ti venga in mente. Ti sei cacciato in una brutta situazione (Amish l’avrei voluto usare verso la fine e in altra maniera) ma ce la puoi fare. Tra le altre spero sia chiaro quel che ho scritto. Enjoy //
     
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  2. _gin
     
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    Completamente non curante dell'attuale situazione, Amish sembrava essere piuttosto contento di essere nuovamente sul ring pronto a combattere con un'altra persona, non mostrando alcuna attenzione vero il suo avversario che lo stava studiando. La cosa poteva far irritare facilmente il giovane ragazzo, ma concentrato sull'incontro non si fece sopraffare nuovamente dalla rabbia; aspettando il momento giusto per partire all'attacco.
    Non conosceva le sue abilità, quindi aveva deciso un approccio non particolarmente violento, ed ecco che appena sferrò il suo colpo di mano, Amish, sfoggiando ottimi riflessi ed agilità, schivò il colpo ruotando il busto in modo da mettersi lateralmente al braccio con cui Blaze aveva cercato di colpirlo. Non si era per niente allontanato, ciò stava a significare che aveva tutta l'intenzione di sfruttare quella piccola apertura per iniziare la sua controffensiva.
    Pensi di fregarmi con così poco?
    Pensò Blaze preparandosi ad agire per tempo all'attacco avversario: possedeva una certa esperienza nel combattimento ravvicinato ed infatti invece di rimanere nella sua posizione d'attacco, grosso errore commesso dalla maggioranza dei principianti, mentre Amish stava schivando era già pronto a ritrarre il suo braccio e fare un piccolo passo all'indietro.
    Tuttavia in quell'esatto momento l'affarista snobbò un'altra volta il ragazzo ed inaspettatamente ogni singolo muscolo del suo corpo iniziò a contrarsi in maniera irregolare ed involontaria, proprio come se fosse vittima di spasmi muscolari.
    Approfittando di quel momento di completa vulnerabilità, Amish poggiò la sua mano destra su quella del ragazzo e con una semplice spinta lo fece cadere con la schiena per terra.
    Ma cosa diav...
    Pensò il ragazzo picchiando contro il pavimento, procurandosi semplicemente una leggera botta alla schiena a causa dell'elasticità di cui era dotato il ring. Non riusciva a capire cosa fosse successo: il suo corpo era perfettamente in salute e pieno di energia nonostante tutto il movimento che aveva fatto da quando si era alzato, era impossibile che i suoi muscoli fossero così affaticati e provati da far accadere una cosa del genere. Nemmeno durante i più intensi allenamenti fatti con lo zio era successa una cosa del genere. Tuttavia non ebbe il tempo di stare a rimuginare dell'altro in quanto, sfruttando la sua posizione di vantaggio, Amish stava caricando un destro contro di lui.
    Lo spasmo sembrava diminuire rapidamente, tuttavia non era assolutamente in condizione di schivare quel colpo, avrebbe dovuto incassarlo cercando di ridurre al minimo i danni subiti. Così, con un grande sforzo e concentrazione, cercò di intuire la direzione del diretto avversario frapponendo i suoi avambracci formando una "X" e contraendo al massimo la muscolatura della parte superiore del suo corpo in modo da migliorare a sua difesa.
    Allo stesso tempo però decise di contrattaccare: aspettando il momento giusto, proprio durante l'impatto tra il pugno avversario con il suo corpo, avrebbe tentato di colpire il piede più avanzato, quindi quello di appoggio, dell'attaccante con un rapido colpo di piede.
    Con quel colpo avrebbe tentato di sfruttare il momento di maggior vulnerabilità di Amish, proprio mentre stava attaccando, per fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere per terra. Inoltre essendo il colpo di piede sferrato con l'intenzione di portare in avanti la gamba di Amish, quindi dall'esterno verso l'interno, avrebbe tentato anche di dare il via ad una presa di sottomissione sfruttando l'altra gamba in modo da racchiudere quella avversaria in una morsa molto dolorosa e diretta a ledere il ginocchio.

    lo scrivo lo stesso se serve:
    - userei l'Adattamento per migliorare forza e resistenza
    - Contrazione Muscolare per la difesa
    - Blocco per l'attacco
     
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    Sicuramente quella per Amish era un’ottima occasione per concludere il combattimento in un'unica e semplice mossa, dunque il desiderio di mettere a tacere Blaze si manifestò tutto nel diretto destro che per qualche istante sembrò quasi dover andare a segno. Sembrò, si, perché il giovane non era certamente un novizio nel campo, dunque sapeva già benissimo come dover reagire ad una simile mossa. Con estrema velocità incrociò le meni dinanzi il volto, mostrando i poderosi avambracci che sarebbero serviti da scudo contro quella cannonata di nocche e muscoli. Lo schiamazzò della folla si fece ancora più forte e deciso, raggiungendo un piccolo nell’esatto momento in cui il pugno lambi le braccia dell’artista marziale, urtandovi sopra con vigore ed energia. Nessuno dei due riportò alcun genere di danno, ma l’aver contrastato con facilità una sua avanzata rese Amish un poco più nervoso, seppur ancora il sorriso non aveva abbandonato il suo volto. Pensò immediatamente di ritrarre il pugno e ripristinare le distanze così da poter organizzare un nuovo piano d’attacco, però questa volta fu Blaze ad incastrarlo sul posto con una mossa degna del suo stile di combattimento.

    Amish: -cos..?-

    L’uomo non poté far almeno che incassare l’improvviso calcio che il giovane aveva portato al suo piede d’appoggio indietreggiando di un mezzo passo e, nel movimento, fu vittima proprio dell’intento costruito dal suo avversario. Sbilanciato cadde a terra e all’istante sentì gli arti inferiori di Blaze arpionare i suoi in quella che dava tutta l’impressione d’esser una presa da sottomissione. Non poteva dirsi esperto di simili tecniche e certamente non sarebbe mai stato capace di rovesciare la situazione a mani nude. Doveva arrendersi così facilmente? No, non poteva permetterlo. Proprio mentre la presa articolare si fece più intensa, come successo in precedenza, il ragazzo fu pervaso da insistenti crampi, molto più forti e duraturi rispetto ai primi. Approfittando così della situazione, Amish si svincolò dalla morsa nemica, alzandosi dal tappeto e facendosi presso l’angolo più distante da Blaze.

    Amish: -sei bravino, ma non sarà mai abbastanza-

    Improvvisamente risuonò la campanella del gong. I presenti si girarono tutti ad osservare il banditore, scoprendo che al suo fianco v’era un individuo che da quelle parti non avevano mai visto. L’Artista aveva finalmente raggiunto il suo allievo e, come promesso, aveva impiegato all’incirca dieci minuti. Ora il “vecchietto” indossava una camicia azzurra ed un paio di pantaloni arancioni, in qualunque caso molto eleganti, accompagnato come al solito dall’immancabile basco. Poggiata sulla spalla sinistra v’era la sacca marrone e tra le dita il suo pennello, fatto roteare per mero divertimento.

    Banditore: -E’ stato richiesto un time-out… lo scontro ripartirà tra due minuti-

    Ora che l’annuncio era stato dato e che la folla poteva innalzare le prime parole di protesta, Joys si portò vicino al ring, richiamando l’attenzione di Blaze con un semplice gesto della mano. Si posizionò all’angolo opposto di Amish e, con fare tranquillo, imbeccò una rapida quanto esplicativa spiegazione. I suoi occhi, appena visibili da sotto il berretto, erano decisamente più attenti e lesti.

    -Dar vita al Nen e creare il proprio stile personale: questo è l’Hatsu. Il tuo avversario lo sta usando proprio in questo momento. Tu ovviamente non sei ancora in grado di farlo, dunque incominceremo con il Ren. Sprigionare un enorme quantitativo d’aura mantenendola nella prossimità del proprio corpo, cosicché da poter incrementare la potenza dei propri attacchi, ecco cos’è il Ren. Continua il tuo incontro e concentrati su questo nuovo aspetto del Nen. Ti do anche un consiglio: quel che ti mette in difficoltà è il suo potere, ma non può usarlo in tutte le circostanze, sennò non avrebbe avuto scrupolo alcuno nell’usarlo fino allo sproposito…prova a pensare-

    Nuovamente la campana batté i suoi colpi e i contendenti dovettero farsi al centro del ring.

    Amish: -fatti sotto pivello-

    L’artista, facendosi largo tra la folla, lo lasciò nuovamente solo. Era certamente interessato alle sorti del suo allievo, ma era comprovato che la sua scesa in quel posto era dovuta anche ad altro, dunque, socchiudendo gli occhi, si mise seduto al bancone del locale, continuando a giocherellare senza alcun senso con quel pezzetto di legno. Ovviamente un senso aveva quel suo strano atteggiamento e forse Blaze, alla fine della fiera, avrebbe appreso anche una breve nozione sulla “caccia”.

    //Se comprendi anche solo parzialmente come funziona l’abilità di Amish e mi sai fare una buona strategia, l’incontro potrebbe finire :sasa: //
     
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  4. _gin
     
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    tel'ho detto che Blaze non è molto scaltro, inoltre non ho capito neanche io :pat:

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    La possente muscolatura di Blaze lo difese perfettamente dal pugno di Amish e nonostante continuasse ad avere in volto quel fastidioso sorrisetto, grazie alla vicinanza tra i loro visi, il ragazzo potè notare soddisfatto quanto quell'azione gli avesse dato fastidio.
    Ancora più determinato di prima grazie a quel piccolo dettaglio, Blaze partì all'attacco come programmato. Le cose sembravano stare volgendo a favore suo considerando che grazie alla sua abilità era riuscito a far cadere l'avversario ed intrappolarlo nella sua morsa di sottomissione. Il subdolo affarista era visivamente in difficoltà, probabilmente non era molto pratico di combattimenti a terra e di prese, ottima informazione per il ragazzo, tuttavia ecco che nuovamente una forte e fastidiosa serie di contrazioni muscolari involontarie bloccarono il corpo del giovane sul più bello. Sfruttando questo Amish riuscì nuovamente a sfuggire all'offensiva avversaria, ma invece di passare al contrattacco decise di portarsi a qualche metro di distanza per rivalutare la situazione.
    Sei bravino, ma non sarà mai abbastanza
    Commentò con tono fastidioso e spavaldo le mosse del ragazzo.
    Quei fastidiosi, ed a questo giro anche un pò dolorosi, spasmi muscolari stavano nuovamente diminuendo dando al ragazzo la possibilità di ricontrollare parzialmente i suoi movimenti, quando la campanella suonò. Impossibile che fosse già finito il primo round, senza parlare che non avevano neanche parlato di spezzare l'incontro in round, ma appena udì le parole del banditore, portando anche l'attenzione verso di questi, capii tutto: era arrivato il sensei. Come promesso non aveva tardato più del dovuto, rivestito di tutto punto con eleganti e sgargianti abiti colorati. Con se aveva la sua borsa marrone datata, quella in cui riponeva i suoi strumenti da artista, inoltre in una mano stava anche giocherellando con un pennello.
    Con un pò di difficoltà Blaze si diresse verso l'angolo opposto a quello di Amish, seguendo l'invito del suo sensei.
    Non appena lo raggiunse finalmente riacquistò completa padronanza del suo corpo e riprendendo fiato ascoltò attentamente la sua spiegazione. Come aveva ipotizzato quei fastidiosi spasmi muscolari non erano normali, ma erano opera di Amish sfruttando un'altra abilità Nen, che ancora non sapeva usare, chiamata Hatsu. Non gli spiegò cosa fosse questa, tuttavia gli disse che avrebbe potuto fare affidamento su un'altra tecnica chiama Ren che sfruttava la mera emissione di aura intorno al proprio corpo per migliorare il potere offensivo.
    Prima di andarsene a causa del suono che annunciava la fine del time-out, volse dare una mano al suo allievo rivelandogli una piccola informazione sull'abilità nemica.
    Adesso il combattimento doveva riprendere ed il ragazzo, pieno di dubbi e domande, riportò nuovamente l'attenzione verso il suo avversario che lo intimava di farsi avanti.
    Fatti sotto pivello
    Senza rimettersi in posizione di guardia o dare l'impressione di voler cedere davanti alla provocazione avversaria.
    Così sta usando il Nen per provocare quegli spasmi muscolari... meno male che non era più in grado di usarlo... effettivamente ripensandoci ogni volta che li ha usati non sono durati molto ed inoltre non ne ha approfittato per attaccarmi direttamente procurandomi ferite o che altro... però non capisco come diavolo fa a provocarmeli: il contatto fisico è da escludere dato che la prima volta non mi ha toccato, di conseguenza se devo essere entro un certo raggio di azione sono un pò nei casini visto che così facendo non posso avvicinarmi a lui e colpirlo... ho bisogno di altre informazioni...
    Pensò continuando a fissarlo con fare serio e determinato. Facendo un lungo respiro ed appello a tutta la sua determinazione decise di far fluire fuori più aura che poteva dal suo corpo, stando però attento a non farla allontanare troppo da lui, cercando di ricreare lo strato di Ten che aveva appena imparato a fare ma con più energia e vigore.
    Le intenzioni del giovane ragazzo erano quelle di stare sulla difensiva, cercando di mantenere sempre una distanza di almeno 1 metro dal suo avversario, e cercare di capire meglio il funzionamento di quella maledetta e fastidiosa abilità. Cercava di spremersi le meningi più che poteva, ma con le informazioni che aveva attualmente non era in grado di elaborare una strategia per evitare quegli spasmi muscolari e mandare a segno un suo attacco.
    Detto questo rilassò i muscoli del suo corpo e flesse leggermente le ginocchia, continuando a fissare scrupolosamente l'avversario cercando di carpirne il minimo movimento.
    No grazie, prima gli anziani doppiogiochisti che si nascondono dietro a giochetti di prestigio difronte ad avversari che hanno appena la metà dei loro anni... pessimo...
    Cercando di far innervosire Amish spronandolo ad attaccarlo e così cambiare il flusso del combattimento.

    - modificherei l'Adattamento per migliorare forza ed agilità
    - provo ad attivare il Ren
     
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    Questa volta non sarebbe stato Blaze a spezzare la situazione di stallo, infatti ello non si fece raggirare dalle parole di sfida dell’uomo e, con fare molto professionale, adottò la guardia. La sua poteva dirsi una mossa, tra il set a disposizione, atta a studiare il comportamento e le abilità nemiche, così per avere un quadro generale più dettagliato della situazione. Amish, da combattente vissuto, non fece fatica ad intuire il motivo per il quale il giovane stava esitando nel farsi avanti: voleva capire cosa causasse i crampi sul suo corpo. Era in evidente difficoltà, almeno finché una densa aura non fuori uscì dal suo corpo. Alcuni dei presenti si grattarono il capo, perplessi, altri invece parvero sorridere. Il Ren di Blaze non poteva certamente essere dei migliori, infondo quella era la prima volta che tentava simile manovra, eppure Amish ebbe un sussulto. Era vero, l’uomo stava usando qualche specie di abilità Nen contro di lui, ma intorno al suo corpo non c’era aura. Lo zetsu era chiaramente da escludere, dunque non rimaneva che una soluzione.

    (Va molto di istinto, il che può esser un bene… però dovrebbe incominciare a ragionare un po’ di più)

    Pensò l’artista, mentre l’uomo si decise a muover passo in avanti

    Amish: - non avevi detto niente Nen, eh? Fa niente, in qualunque caso sei ancora scarso-

    Con uno scatto poderoso si fece sotto Blaze. Le gambe piegate e il busto leggermente curvato verso il basso, permisero all’affarista di ritrovarsi più o meno all’altezza dell’addome, li ove la maggior parte delle difese si concentravano. La nuova posizione acquisita gli dava la possibilità di operare in diversi modi, ma stranamente preferì un classico montante atto a mantellare la guardia avversaria. Dunque, caricato il colpo con la mano destra, lo lasciò partire dal basso verso l’alto. Nessun crampo o spasmo che fosse colpì il giovane in quel dato momento, lasciandogli così la possibilità di difendersi al meglio delle sue capacità.

    Amish: -blocca questo se ti riesce-
     
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  6. _gin
     
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    Non appena il giovane combattente sfoggiò la sua reale potenza attivando il Ren molti dei presenti si fecero abbastanza perplessi, mentre alcuni invece iniziarono a sorridere. Nonostante questo però l'attenzione del ragazzo fu completamente catturata dal suo avversario che stranamente sussultò. Si era dimostrato particolarmente sicuro di se fino a quel momento, inoltre Blaze aveva detto chiaro e tondo che aveva appreso il Nen, anche se solo da poco tempo, per cui poteva aspettarsi una mossa del genere e quella reazione lo fece pensare un pò.
    Che strano... che abbia timore di questa tecnica? forse la storia che non può usare il Nen non è completamente una balla...
    Si chiese il ragazzo ascoltando con aria infastidita l'insinuazione di Amish.
    Come se tu fino ad ora non lo avessi fatto...
    Ribattè di tutto conto con aria seria alludendo a quegli spasmi muscolari. Era stato lui il primo a ricorrere al Nen, quindi perchè trattenersi.
    Senza perdere altro tempo l'avversario del ragazzo scattò verso di lui, ma nonostante quest'ultimo avesse attivato un rivestimento Nen, l'attaccante non lo aveva fatto. La cosa lo lasciò abbastanza straniato dato che, come gli era stato detto in precedenza, ricevere un colpo carico di Nen senza difendersi adeguatamente utilizzandolo a sua volta poteva essere estremamente pericoloso.
    Tuttavia il suo avversario si stava avvicinando pericolosamente e cercando di non perdere la concentrazione doveva pensare a schivare l'imminente montante diretto dal basso verso l'alto: il suo obiettivo era senza ombra di dubbio la sua testa. Fino ad ora stava utilizzando solamente gli arti superiori per attaccare, che fosse un praticante di boxe? probabile dato che una volta a terra sembrava particolarmente indifeso.
    Non era passato abbastanza tempo dall'inizio dello scontro per affermare con certezza tale ipotesi, però ne era passato abbastanza per riuscire a studiare grosso modo i movimenti del suo corpo e, grazie al suo occhio molto allenato, il ragazzo riuscì a scansare abilmente il colpo avvalendosi di un rapido gioco di gambe per portarsi alle spalle dell'uomo.
    Non sfruttò la sua posizione di vantaggio provando ad attaccarlo, ma decise di fare un paio di saltelli all'indietro per allontanarsi da lui e portarsi a circa una cinquantina di centimetri dalle corde del ring opposte alla sua precedente posizione.
    Come si era prefissato per il momento voleva stare sulla difensiva per cercare di comprendere qualcosa di più su quella fastidiosa abilità.
    A giudicare da quanto ha fatto fin'ora non sembra poi così potente e veloce... a meno che non tiri fuori qualche asso nella manica, escludendo quella fastidiosa abilità in grado di bloccarmi, dovrei riuscire a scansare ogni suo colpo senza eccessivi problemi...
    Pensò continuando a scrutare attentamente il corpo del suo avversario in modo da carpire qualsiasi movimento o cambiamento in esso. Attendendo la nuova mossa avversaria si mise in posizione difensiva portando le mani, aperte e distanziate tra di loro di una trentina di centimetri, all'altezza dello sterno e mantenendole abbastanza distese in modo da creare un ampio raggio tra braccio ed avambraccio. Le gambe, invece, leggermente flesse e distanziate tra di loro in modo che fossero esattamente sotto le sue spalle; iniziando a fare dei piccoli saltelli sul posto in modo di essere abbastanza reattivo.
    Non appena il suo avversario avesse riportato l'attenzione verso di lui, con aria spavalda ed anche un poco arrogante, provò nuovamente ad infastidirlo cercando di fargli perdere le staffe.
    Tutta qui la potenza di Amish il truffatore? tzè, senza i tuoi sporchi giochetti vali meno di zero...
    Tattica che gli piaceva molto utilizzare nel corso dei combattimenti. L'obiettivo principale era senz'altro quello di cercare di destabilizzare la concentrazione del nemico, tuttavia quell'ignorante di Blaze ci trovava non poco gusto nello sfottere questo genere di avversari.

    - mantenimento Adattamento per migliorare forza ed agilità (al max)
    - mantenimento Ren
    - utilizzo della Concentrazione per schivare il colpo avversario e designato il bonus per la mia prossima difesa
     
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    Sul Ring:



    L’osservazione e l’agilità furono i due fattori che permisero a Blaze d’evitare con estrema maestria il terribile montante destro dell’uomo, facendosi un’altra volta indietro. A conti fatti non v’era paragone tra i due: il giovane surclassava il suo avversario in termini fisici e, non fosse stato per quell’abilità particolare che lo colpiva di tanto in tanto, l’incontro si sarebbe già concluso per cedimento. Gli occhi di Amish non abbandonarono mai, neanche per un secondo, il moccioso, scrutandone tutti i movimenti e le capacità. Non gli fece certo piacere vedere la sua offensiva andare a vuoto, soprattutto perché l’aver colpito l’aria e null’altro s’era fatto sentire sulla spalla collegata, ora dolorante. Il sorriso si spense leggermente, ma non del tutto. La concentrazione era rimasta intatta, così come le sue speranze e convinzioni di poter vincere quel duello. Rapidamente chiuse i pugni dinanzi a se, coprendosi il volto e in parte il petto, ma ancora una volta il giovane dai capelli blu decise di non affrontarlo, rimanendo a distanza di sicurezza. Tale comportamento così cauto lasciò pensare l’uomo che il suo avversario effettivamente navigasse ancora in alto mare per quel che concerneva la sua abilità e, mantenendo anche solo quella situazione, vedeva le sue quotazioni salire. Era stato sciocco ad innervosirsi, infondo Blaze non aveva ancora abbastanza esperienza sul campo per poterlo battere e presto se ne sarebbe accorto, o meglio il suo fisico glielo avrebbe suggerito.

    Al Bar:



    Lo scontro stava procedendo in maniera spedita anche se, dopo una prima parte in “botta e risposta”, ora i due si tenevano a distanza di sicurezza, studiandosi quasi a vicenda. Joys osservava l’incontro poggiato al bancone con un bicchiere d’acqua in mano, anche se sembrava non avere l’intenzione di berlo. Rilassato come al suo solito attendeva che l’allievo riuscisse a venire a capo della situazione ma, dopo aver fatto una mossa saggia, preferì perseverare per quella strada, evidentemente ancora incerto sul come comportarsi. Giunti a quel punto le possibilità di Blaze di uscirne si facevano minori: era vero che non v’era discorso in quanto a forza, ma era anche vero che continuare a muoversi senza fruttare veramente il suo attuale stato di Ren non avrebbe fatto altro che sfinirlo, assorbendogli tutte le energie. Sicuramente ora Amish puntava proprio a prolungare il più possibile lo scontro, consapevole che Blaze avrebbe continuato per la sua strada almeno finché non fosse entrato in conoscenza di qualche informazione in più. La domanda allora era: quanto avrebbe impiegato il giovane ad intuire qualcosa?

    (Per i miei affari Blaze ha già guadagnato abbastanza tempo… risolviamo subito la questione, così magari riesco a servirgli anche un nuovo indizio)

    Ancora una volta l’Artista mosse il suo pennello. Socchiuse l’occhio destro e, proprio come vi fosse una tela dinanzi a lui, incominciò a passare la punta di quel pezzo di legno in maniera tale da toccare astrattamente tutti i presenti almeno una volta. Impiego veramente pochi secondi per ultimare la sua operare con dettagli invisibili e, successivamente, ogni singolo individuo li presente, utilizzatore di Nen o meno, crollò a terra in preda ad una improvvisa stretta asfissiante. Un sorriso solcò il volto del cacciatore nel vedere come anche i più esperti avessero abbassato la guardia solamente perché “presi” da quel match così ricco di colpi di scena. Il silenzio che seguì successivamente fu abbastanza eloquente: l’unico spettatore rimasto era lo stesso Alexander.

    Sul Ring:



    I rumori e gli incitamenti della folla furono improvvisamente smorzati e l’intera sala cadde nel silenzio più totale. Ai due sarebbe bastato girare anche solo una volta il capo per intuire più o meno cosa fosse successo, ma Amish, seppur consapevole, non si mosse di un centimetro, limitandosi a digrignare i denti e ad osservare Blaze con occhi ancor più infuocati dal desiderio di finirlo in quello stesso istante. Fu un attimo divampante, poi l’esperienza lo fece calmare lo stretto necessario.

    Amish: -non so chi tu sia, ma tela farò pagare per avermi tolto tutta la clientela-

    In compenso neanche lui, proprio come da programma, mosse un dito, rimanendo sulla difensiva ad attendere.
     
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    Con grande abilità Blaze riuscì senza problemi a scansare il colpo avversario. Mantenendo costantemente l'attenzione su di lui, proprio per non farsi sfuggire nemmeno un singolo particolare che potesse aiutarlo a comprendere le sue misteriose abilità Nen, notò che tra la fine del suo attacco e la seguente azione che lo vedeva mettersi nella tipica guardia da pugile con i bracci alzati a protezione del volto e parte del petto, ci fu un attimo di incertezza; come se il colpo andato a vuoto avesse avuto una qualche ripercussione sul suo fisico.
    Molto strana come cosa, però adesso posso azzardare nel dire che sia un pugile...
    Pensò il ragazzo mentre si allontanava osservando la posizione di guardia avversaria. Anche se Amish non aveva fatto ricorso alla sua abilità era riuscito ad ottenere importanti informazioni: il braccio destro probabilmente non era del tutto sano, a differenza di prima si era messo in posizione difensiva sperando di parare l'attacco avversario invece di fare completamente affidamento sulla sua abilità Nen ed inoltre quasi sicuramente si trattava di un pugile.
    Come programmato il ragazzo se ne stette buono buono dall'altra parte del ring aspettando che il suo avversario si facesse avanti, spronandolo un pò a parole, ma proprio mentre parlava si accorse che il chiasso generato dalla sfrenata folla fuori dal ring cessò improvvisamente.
    Piuttosto perplesso cercò di capire cosa fosse accaduto portando parte della sua attenzione verso il pubblico alla sua sinistra, continuando a tenere sott'occhio Amish con la coda dell'occhio destro, proprio in direzione del bar. Molto stupito notò che un sacco di persone si erano accasciate sul suolo, inerme, e che solamente il suo sensei, con fare apparentemente tranquillo, era rimasto ad assistere al suo scontro. Non si capacitava di cosa era successo, forse Alexander aveva a che fare con questo avvenimento, ma le improvvise parole di Amish gli fecero riportare completamente l'attenzione verso il suo avversario e sullo scontro.
    Anche se sembrava mantenere la calma era decisamente infuriato da quanto era accaduto ed invece di fiondarsi sul ragazzo dai capelli celesti decise di rimanere fermo aspettando una mossa da parte di questi.
    Blaze non si aspettava una cosa del genere, tuttavia dopo alcuni secondi, osservando lo strato di Nen che rivestiva la sua mano destra, comprese le intenzioni avversarie.
    Questo Ren prosciuga non poche energie... se voglio prolungare lo scontro cercando di studiare la sua abilità fastidiosa meglio che non continui ad usare questa tecnica o il Ten... anche se ancora non sono in grado di attivarle velocemente continuare a mantenerle attive anche quando non servono mi faranno solo prosciugare più velocemente le mie energie... bè considerando quanto è accaduto fin'ora dovrei essere in grado di scansare i suoi colpi con la mia sola velocità quindi perchè non recuperare un pò di energie nel frattempo?
    Pensò il ragazzo smettendo di saltellare ed iniziando a fare lunghi e profondi respiri, costringendo la vistosa aura all'interno del suo corpo in modo da recuperare un pò di energie. Incominciando a fare piccoli passi verso la sua destra era intenzionato ad avvicinarsi molto lentamente ad Amish, proprio come aveva fatto ad inizio dello scontro, anche se a questo giro non aveva nessuna intenzione di attaccarlo o che altro, ma solo avvicinarsi di qualche metro per osservarlo meglio da varie angolazioni.
    A questo giro evitò di parlare cercando di far innervosire dell'altro Amish: sembravano non funzionare molto, perciò si limitò ad osservarlo con un sorrisino strafottente in volto come se lo svolgersi dell'incontro lo stesse divertendo molto; cosa tra l'altro vera.

    - disattivo l'Adattamento
    - disattivo il Ren attivando lo Zetsu
     
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    Lo scontro conobbe un momento di vera stasi. Blaze non fece altro che avvicinarsi qualche metro, passando dal Ren allo Zetsu così da poter conservare e recuperare le energie, mentre Amish attendeva, consapevole che in quel momento nessuno dei suoi colpi avrebbe potuto scalfire la difesa del giovane o superare la sua buona velocità. L’unica cosa effettivamente mutata era la durata ipotetica dell’incontro che ora raggiungeva tempistiche impressionanti. A conti fatti entrambi puntavano sul fattore stanchezza e, nel perseguire la strategia, non si azzardavano a muove dito. Come continuare? Semplice, non si poteva. Amish abbassò la perfetta guardia da pugile, tornando ad una normale postura. Mani sui fianchi ad osservare il giovane. Lo aveva impegnato molto e infatti la sua camicia era completamente sudata e la fronte ancora grondante. Per esser stato il suo ritorno sul ring dopo tempo non poteva dire d’essersela cavata male. I suoi occhi, ancora posati sul ragazzo, brillavano d’una forte determinazione e tremavano per un sentore di rabbia.

    Amish: -è inutile continuare questo duello: nessuno di noi due sembra intenzionato a colpire l’altro e rimanere qui a fissarci come due rincretiniti è veramente poco utile. Sei un moccioso senza cervello e con un poco di fegato, dovrebbe bastarti un pareggio. –

    Fece qualche passo all’indietro fin a toccare con le spalle le corte. Con molta calma vi poggiò sopra le braccia, stanche non poco per lo sforzo compiuto, e incrociò le gambe, rilassandosi ma non perdendo mai di vista Blaze. Prima però di scendere dal ring avrebbe atteso la risposta del suo “compare”, giusto per non fargli torto e per non rischiare di ritrovarselo alle spalle pronto a colpire.

    Lo stesso Joys riteneva a quel punto il pareggio l’unica soluzione. Il giovane però, per quel che aveva dimostrato sotto il profilo caratteriale, difficilmente avrebbe accettato un compromesso del genere, considerando anche che era stato proprio lui a voler sfidare a tutti i costi Amish, e ciò l’artista l’aveva ben presente. Aiutarlo ancora una volta era un’opzione da escludere, quella era la sua preda e se non voleva sfigurare avrebbe dovuto per lo meno mantenere la sua parola e sconfiggerlo inventandosi qualcosa o provando a fare qualcosa che non fosse rimanere immobile a temporeggiare, sennò non rimaneva che un equa parità. Fece oscillare leggermente il bicchiere con dentro l’acqua, osservando quella costeggiare il vitreo bordo senza però fuori uscire. L’artista aveva tra le mani proprio l’ultimo step del suo allievo, quel che prima aveva definito con la parola Hatsu.


    -Ti accontenti di un pareggio con Blaze e giuri di farmela pagare? Non potevo aspettarmi di meglio da una persona che neanche mi ha notato-
     
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    Nessuno dei due contendenti sembrava intenzionato a fare la prima mossa, il chiasso della folla ormai non c'era più, e dal silenzio presente in sala si poteva chiaramente udire i respiri affannati sia di Blaze che di Amish. Quest'ultimo continuava a fare il duro, ma era sicuramente un pò più provato del giovane ragazzo per cui se lo scontro sarebbe durato ancora un altro pò sarebbe stato lui il primo a crollare. Il sorrisetto strafottente divertito del ragazzo si faceva sempre più intenso, quando però il suo avversario smise di stare in guardia ed iniziò a dire che la cosa più saggia da fare al momento era finirla qua decretando un pareggio, questo venne messo da parte da un'espressione stupefatta ed allo stesso tempo delusa.
    Che cosa hai detto? col cazzo che la finiamo qua, credi di uscirne tanto facilmente?
    Pensò furente il ragazzo, osservando il suo avversario che si appoggiava alle corde del ring per riposare un pò e riprendere fiato. L'espressione sul suo voltò mutò ancora: da delusa e stupefatta a seria ed arrabbiata, fissando con intensa determinazione gli occhi Amish. Stava per prendere parola rifiutando la sua risposta, ma in quel preciso momento fu il suo sensei a batterlo sul tempo facendo riferimento all'insinuazione di prima del truffatore.
    Udendo quelle parole per un breve istante un sorrisetto divertito fece la comparsa sul volto del ragazzo, ma scuotendo il capo scomparve immediatamente, anche se a quel punto non era più arrabbiato come prima e nel suo tono si poteva chiaramente udire un certo sarcasmo arrogante.
    Doppiogiochista e pure vigliacco... immagino che se i presenti non fossero in questo stato non avresti mai detto questo, giusto?
    Ormai era palese che per il ragazzo Amish non era altro che un doppiogiochista pronto a fare il ganzo davanti alla folla, ma che non si faceva problemi a girare i tacchi con la coda fra le gambe quando non aveva i riflettori puntati su di lui.
    Comunque col cavolo che la finiamo qui: se sei troppo vecchio per continuare a combattere cazzi tua, dovevi pensarci prima di prendermi in giro!
    Aggiunse ancor prima che potesse aver modo di ribattere; scattando verso di lui. Era tranquillamente appoggiato sulle corde con le gambe incrociate, non poteva farsi perdere questa occasione in cui aveva la guardia scoperta, ma non appena fece un paio di passi a questo giro decise di provare con qualcosa di nuovo anzichè il solito attacco frontale: sicuro come il fatto che il suo nome era Blaze il suo avversario avrebbe riusato quell'abilità fastidiosa e quindi cercò di confonderlo un pò. Facendo ricorso a tutta la sua maestria nel combattimento marziale finse di mettere male il piede avanzato simulando una caduta.
    Tuttavia buttandosi con il busto in avanti e racchiudendolo verso l'interno avrebbe fatto una capriola potendosi portare alla destra del truffatore; accanto alle corde. Poteva sembrare a tutti gli effetti un semplice errore di goffaggine da parte sua, magari dettato dalla foga del momento e dal suo fare impulsivo, ma non appena era quasi a 3/4 della capriola avrebbe allungato la sua gamba destra cercando di colpire le caviglie avversarie cercando di farlo cadere di faccia contro il pavimento del ring. Sicuramente non si sarebbe fatto molto male, ma probabilmente avrebbe potuto dargli il tempo di continuare il suo attacco iniziando nuovamente una mossa di sottomissione verso gli arti inferiori avversari utilizzando, come in precedenza, le gambe, mentre rapidamente avrebbe cercato di rialzarsi mettendosi sopra al suo avversario in modo da uscire dal suo campo visivo e rendergli difficile un contrattacco.

    - mantengo attivo lo Zetsu
    - utilizzo la tecnica Blocco per attaccare
     
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    Come previsto dall’artista e non sperato da Amish, Blaze prese la decisione di non concludere lo scontro, anzi, ora più di prima aveva intenzione di distruggere il volto dello spregevole individuo che aveva dinanzi. L’uomo, vistosi frantumare l’unica possibilità di concludere lo scontro in maniera “pacifica”, tirò un sospiro di rassegnazione. In teatrino buffo e inguardabile sarebbe ripreso proprio come prima e avrebbe visto nuovamente i due affrontarsi in una guerra fatta di nervi più che cazzotti e calci. Molleggiò un paio di secondi sulle corde, non badando minimamente alle parole offensive del ragazzo né tanto meno preoccupandosi quando questi, con fare minaccioso, decise di tornare all’attacco. “Nuovamente un frontale”, ecco cosa penso Amish in quei pochi attimi che lo separavano dall’impatto, ma, per sua sfortuna, Blaze aveva deciso di dare frutto ad un po’ di fantasia ed ingegno. L’avanzata del giovane si tramutò in una scena degna dei migliori attori semplicemente facendo finta d’inciampare, si, proprio così, stava simulando l’esecuzione d’un passo sbagliato, un errore goffo figlio del nervosismo e della rabbia, o almeno quello era ciò che l’affarista pensò mentre dispiegava le gambe e faceva per scioglier le braccia dalle corte. La disarmante tranquillità con la quale si stava rimettendo in posizione, appunto, lo fece trovare del tutto impreparato al repentino colpo di scena di Blaze che, approfittando del sotterfugi ben riuscito, era stato in grado di colpire la gamba destra dell’uomo. I pugili, in quanto tali, concentravano l’allenamento per lo più sulla parte superiore del corpo, tralasciando quella inferiore che, seppur agile, risultava meno potente muscolarmente e dunque più propensa a subire danni.

    -Maledetto…-

    Fu un secondo e Amish si ritrovò un’altra volta a terra. La cosa strana in tutto quello scambio era proprio l’assenza della fastidiosa abilità che solitamente gli avrebbe impedito un qualsivoglia genere d’attacco. In qualunque caso la combinazione del giovane non finì li. Rialzatosi con uno scatto di reni si fece alle spalle dell’aguzzino, celandosi completamente alla sua vista e dando vita a quella maledetta presa di sottomissione che già prima aveva visto mettere in netta difficoltà l’uomo. Forse senza farlo di volontaria intenzione o con piena coscienza, Blaze aveva trovato il punto debole di quella abilità che vedeva i suoi effetti attivarsi alla presenza di due eventi. Con maestria chiuse la chiave articolare, intrappolando così Amish al tappeto. Fin da subito si poterono sentire dei mugolii di dolore, così come si fece sentire un evidente scrocchiare d’ossa seppur la presa ancora non aveva raggiunto l’apice della sua intensità.

    -Lasciami moccioso! Lasciami!-

    Blocca in quella posizione non poté fare almeno che subire, resistendo e stringendo forte i denti, attendendo così che il giovane facesse un passo falso o risultasse anche solo per un momento disattendo.

    //Hai la palla per chiudere il match, dovrai sfruttarla bene //
     
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  12. _gin
     
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    Con arroganza ed aria di sufficienza il vecchio truffatore non diede molto peso alle parole del ragazzo e notando nuovamente la carica frontale a testa bassa che stava facendo non si era nemmeno degnato di mettersi in posizione di guardia. Probabilmente aveva intenzione di sfruttare la sua abilità per bloccare l'imminente attacco, ma il teatrino messo in scena dal giovane lottatore lo aveva completamente fregato e come una pera cotta cadde battendo la faccia per terra non appena venne colpito alle caviglie.
    E' sì, è proprio un pugile...
    Pensò il ragazzo notando con quanta facilità era riuscito a fargli perdere l'equilibrio, segno che non possedeva una grande potenza muscolare negli arti inferiori.
    Come programmato usò anche l'altra gamba per chiudere quelle nemiche in una salda morsa stritolante con cui aveva tutta l'intenzione di ledere le articolazioni dei ginocchi. Sia per agevolare il controllo sulla presa in modo da applicare più forza sia per impedire al suo avversario di contrattaccare in maniera efficacie, Blaze decise di alzarsi per mettersi esattamente sopra al suo avversario. Con il suo peso e le gambe bloccate avrebbe reso difficile ad Amish alzarsi o ancora girarsi in modo da cercare di prenderlo a cazzotti.
    Facendo ricorso a tutte le sue energie il ragazzo stava cercando di spezzargli i ginocchi il più rapidamente possibile, da un momento all'altro si sarebbe aspettato quelle fastidiose contrazioni muscolari, ma ecco che inaspettatamente il truffatore iniziò a dimenarsi come un ossesso intimandolo di lasciarlo andare.
    Per la prima volta dall'inizio dello scontro le cose sembravano volgere a suo favore, ma senza perdere la concentrazione fece sempre più forza sulla presa fino a quando non avesse sentito il tanto atteso "crack".
    Sicuramente non stava cercando di ingannarlo, nella situazione in cui si stava trovando era una mossa decisamente stupida ed anche se subdolo e meschino quel farabutto di Amish sembrava tutto tranne che stupido. Inoltre le intenzioni del ragazzo erano state abbastanza chiare fin dall'inizio per cui nemmeno implorando pietà si sarebbe fermato.
    Il suo avversario sembrava incapace di reagire, non sarebbe mai riuscito a divincolarsi solo con la forza bruta, così, per accelerare il tutto, Blaze disattivò il suo stato di Zetsu passando al Ren.
    Come prima il processo non fu istantaneo, richiese qualche secondo, ma una volta attivato sfruttò l'incremento di potenza che il suo Nen gli donava per cercare di finire velocemente il suo avversario.
    Tuttavia, non contento di privargli l'uso delle gambe, nel caso fosse riuscito nel suo intento principale, avrebbe sfruttato il momento di agonia e dolore generato nel suo avversario dal danno appena inferto per cercare di stenderlo definitivamente con una poderosa testata nella zona vertebrale alla base del collo.
    Chi è che manipola chi?
    Avrebbe detto con tono strafottente una volta che le sue gambe fossero andate.

    - attivo Adattamento per forza e resistenza (max)
    - passo da Zetsu a Ren
     
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    La presa si faceva sempre più forte, così come i macabri rumori che provenivano dalle articolazioni inferiori dell’uomo. Egli si lamentava, straziato quasi dal dolore provato, un dolore che gli faceva tornare in mente eventi ancor più spiacevoli. Per quanto ancora Blaze lo avrebbe tenuto stretto nella sua morsa? La rabbia e l’indignazione provata dal ragazzo in quegli ultimi momenti di match lo stavano spingendo verso una conclusione all’altezza delle aspettative e così, tra una dimenata e l’altra della vittima, giunse anche il decisivo suono. Un sonoro spezzarsi d’ossa rimbombò per qualche secondo nella desolata sala, giungendo persino alle orecchie dell’artista, poggiato ancora sul bancone del lurido bar. Ebbene ora il giovane aveva trovato la sua vendetta, lasciando in fine la presa. Non fosse stato per quell’ultima accortezza che si prefissò, sicuramente l’incontro avrebbe visto un altro vincitore. Amish, dolorante e apparentemente con una gamba rotta, stava giusto giusto ruotando il busto alla ricerca del suo avversario. Non dava l’impressione di esser messo poi così male, magari un po’ provato dalla tortura, si, ma il suo volto non faceva che trasparire liberazione. Per porre fine all’incontro gli sarebbe dunque bastato incrociare nuovamente Blaze, anche solo una gamba o un mignolo avrebbe potuto fare la differenza. Come precedentemente detto, però, fu l’accortezza del ragazzo di chiudere la battaglia utilizzando nuovamente il Ren che gli permise in qualche modo di uscirne come assoluto vincitore. Una testata dritta alla cervicale dell’uomo e quest’ultimo perse inesorabilmente conoscenza, accasciandosi definitivamente sul molleggiato tappeto del ring. Un vero e proprio k.o. tecnico. Aveva vinto. Dal bar Joys incominciò a battere le mani, facendo sempre attenzione nel non rovesciare l’acqua del bicchiere. L’incontro disputato da Blaze gli aveva dato le ultime conferme sulla sua valida potenzialità, convincendolo ancor più d’aver fatto bene ad insegnargli le basi del Nen. Ora però che la calma più assoluta regnava, cosa ne sarebbe stato di Amish? Ello ancora non era morto, lo si poteva ben vedere dal gonfiarsi del suo petto, ma sarebbe bastata una semplice coltellata nel punto giusto per arrestarne per sempre il battito cardiaco. La decisione spettava al vincitore.

    -Complimenti Blaze, te la sei cavata piuttosto bene contro un avversario che sicuramente era più esperto di te. Che farai, lo lascerai vivere o meno? Oh, in qualunque caso io sono già pronto per le ultime spiegazioni e per la fase finale del tuo addestramento, dunque dopo che hai deciso vieni qui. Ti devo anche ringraziare per aver distratto tutti i presenti, mi sei stato d’aiuto-

    //Hai vinto :sasa: avevo detto che ti avrei svelato l’abilità in questo post, ma la integrerò nel prossimo quando Joys ti parlerà dell’Hatsu //
     
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    Quel farabutto di Amish non ne voleva sapere di darsi per vinto e nonostante le urla di dolore conseguite dalla rottura del ginocchio, sfruttando appunto il momento in cui la presa si fece più debole una volta che la sua articolazione fu completamente danneggiata, cercò in tutti i modi di contrattaccare. Blaze però non era stato uno sprovveduto e grazie alla sua poderosa testata carica di Nen mise al tappeto il suo avversario.
    L'incontro era finito ed il vincitore lui.
    Ben ti sta stronzo...
    Disse con il respiro affannato, lasciando completamente la presa sull'uomo inerme e buttandosi di lato con la schiena sul pavimento del ring per riprendere un pò di fiato. L'adrenalina del combattimento non gli aveva per niente fatto sentire la fatica fino a quel momento, ma adesso che tutto era finito questa stava calando rapidamente ed anche se lo scontro non era durato poi così tanto aveva consumato un sacco di energie. Alzando la schiena, rimanendo ancora seduto, decise di passare nuovamente dallo stato di Ren a quello di Zetsu, racchiudendo l'aura all'interno del suo corpo, in modo da poter riprendersi velocemente dalla fatica dello scontro.
    Certo che questo Zetsu è fenomenale...
    Pensò ridacchiando sotto i baffi. Ormai tutta la rabbia ed il risentimento verso Amish era stato sfogato ed era tornato il solito e semplice Blaze di sempre.
    Anche se i presenti in sala erano tutti svenuti il ragazzo riuscì ad udire un leggero applauso provenire dalla zona ristoro: era il suo sensei che assistendo a tutto l'incontro sembrava più che soddisfatto di come si era concluso. Grazie allo Zetsu le forse gli stavano tornando abbastanza rapidamente e, asciugandosi il sudore sulla fronte con la mano destra, usò la sinistra per appoggiarsi alle corde in modo da alzarsi in piedi.
    Dopo avergli fatto i complimenti per come aveva combattuto, il sensei gli chiese che intenzioni aveva con il suo avversario: anche se malconcio era ancora vivo e vegeto e lui doveva decidere se lasciarlo vivere oppure no. Indipendentemente da quale sarebbe stata la sua scelta doveva raggiungerlo per completare l'addestramento con alcune spiegazioni finali.
    Le parole che aveva usato il suo insegnante lo avevano lasciato un pò perplesso: era stato lui e far svenire tutti i presenti senza parlare di quello che aveva detto riguardo ad Amish.
    Ma chi è veramente...
    Si chiese guardandolo con fare dubbioso. In effetti non sapeva veramente nulla sul suo conto. All'inizio pensava che fosse uno che si dilettava da queste parti in combattimenti ed allenando i lottatori clandestini, magari semplicemente per denaro o fama, ma si sbagliava di grosso. Già dal suo incontro non aveva proprio l'aria del malavitoso o del poco di buono ed adesso ne era sicuro al 100%. Forse faceva parte davvero delle forze dell'ordine. Scrollandosi di dosso tutti questi pensieri portò la sua attenzione sull'uomo svenuto al suo fianco, dicendo con aria spensierata, anche se con un tono leggermente innervosito.
    Bè, ha cercato di usarmi per fare soldi senza curarsi di quello che mi sarebbe successo, tuttavia è stato lui a parlarmi di lei di conseguenza se non fosse stato per questo farabutto non sarei mai stato in grado di incontrarla ed apprendere il Nen...
    La sua attenzione ritornò sul sensei e quella vena di nervosismo nel suo tono completamente sparita. In faccia aveva un semplicemente sorrisetto molto contento.
    ... detto questo non me la sento di inferire dell'altro, ma neanche di lasciarlo qui... considerando chi era penso che dentro ad una cella starà molto meglio no?
    Concluse ridacchiando allegramente. Sembrava proprio uno di spicco in questo ambiente e considerando che tutta questa baracca non poteva essere legale in fondo potevano anche farlo arrestare.
    Detto questo scese dal ring e rapidamente raggiunse il suo istruttore per riceve le ultime spiegazioni di cui parlava, anche se prima che questi proferisse parola fu proprio il ragazzo a chiedergli qualcosa.
    Mi scusi, prima durante il time-out mi ha dato un suggerimento sull'abilità Nen di quel tipo... vuol dire che lei sa come funziona? Io sinceramente ho qualche idea ma non sono completamente sicuro che sia giusta...
    Assumendo un'espressione molto curiosa e pensierosa.

    - disattivo Adattamento
    - passo da Ren a Zetsu
     
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    //correggerò gli errori di battitura ad un orario decente xD//

    Lasciarlo vivere e consegnarlo alla “giustizia”, un pensiero più che nobile da parte di Blaze, un’opzione neanche presa in considerazione dell’Artista. Sicuramente che l’avanzare degli anni e dell’esperienza avrebbe incominciato a vedere quel genere di cose con occhio più critico e obbiettivo ma, proprio per non rovinare anzitempo il magnifico senso civico con cui era cresciuto, Joys decise di non dire niente, limitandosi ad annuire con il capo. I suoi pensieri però lo contraddicevano e non poco: lo avrebbe portato con sé nell’associazione e lasciato alla mercé di Marcus, il suo miglior estrapolatole d’informazioni. Al momento sapere in anticipo anche le mosse di poco contro della famiglia Shon aveva una grande priorità, così come l’aveva uccidere una discendente e l’intero circolo di incontri clandestini che stava rovinando, poco alla volta, gli sforzi del sindaco di rimetter in sesto l’economia della città, destinando soldi preziosi direttamente nelle casse della malavita. Intanto Blaze era sceso dal ring e attraversava ora la distesa di corpi inermi riversati sul pavimento. Non fosse stato un Hunter a quell’ora sarebbe sicuramente finito nella lista nera dei peggiori cacciatori di taglie, o meglio ancora nel database della sua stessa associazione sotto il titolo di “serial killer”, tralasciando e occultando proprio colui che aveva richiesto simile lavoro: lo Stato. Ormai quel che era fatto era fatto, a Jhon avrebbe lasciato l’amaro compito di ripulire la zona e avvertire il proprietario della locanda di sopra che i combattimenti clandestini non avrebbero avuto più luogo da quelle parti, mentre lui se ne sarebbe andato un altro po’ in giro per il continente facendo una breve sosta nella Torre Celeste, magari andando alla ricerca di qualche buon nuovo talento da allenare. Di alternative ne aveva veramente tante e di soldi altrettanti, senza considerare eventuali richieste da parte di Blaze.

    (E’ migliorato anche nell’utilizzare lo Zetsu come forma di recupero. Vedendo il suo Ren nell’ultima occasione sono certo sia migliorato anche nel Ten. Dovrò stare attento, costui potrebbe essere un secondo Simon… rabbrividisco al sol pensiero)

    Comunque la spiegazione che il giovane gli offri sul motivo di quel suo atto di carità, in un certo verso, evidenziava delle buone argomentazioni, però ciò non avrebbe sottratto Amish dal suo nuovo destino. Un sorriso solcò il volto dell’artista che prendendo uno sgabello dal suo fianco con la mano libera, lo poggiò dinanzi a sé, lasciandovi sopra il bicchiere che teneva con l’altra mano. Gli attrezzi del mestiere intanto erano tornati tutti all’interno della sacca, svanendo dalla vista dell’allievo, però al loro posto ora, a girare tra le mani del vecchio, v’era una verde foglia. Quello scorcio di natura nel freddo locale aveva il suo fascino e il suo mistero. Intanto il giovane gli pose una domanda, interessante al dire il vero. I poteri di Amish, il più grande mistero che aveva dovuto affrontare in quei due giorni, il motivo per il quale gli era stato così difficile vincere l’incontro. Non si meravigliò più del dovuto del suo non esser riuscito a capire in pieno le abilità dell’avversario, non aveva ancora tutte le conoscenze per trarre informazioni a trecentosessanta gradi, dunque non gli dispiacque occupare quella sua curiosità con interessanti parole.

    -Per poter parlare della sua abilità occorre una spiegazione sul cosa sia l’Hatsu. L’Hatsu è dare un’espressione personale al proprio Nen, donando vita ad abilità e poteri particolari, proprio come ha fatto Amish. Vedi, lui è un manipolatore. Il Nen si divide in categorie e ogni persona è completamente affine solamente ad una di queste. Per esser più chiari, ci sono sei categorie:
    Irrobustimento: coloro che rientrano in questa categoria riescono a potenziare il proprio fisico a livelli anormali, superando i limiti dei normali esseri umani. Solitamente sono anche gli unici che riescono a gestire a pieno tecniche di autorigenerazione;
    Trasformazione: costoro possono donare alla propria aura le caratteristiche di un qualsivoglia materiale, elemento fisico o immateriale. Molto versatile;
    Emissione: Come avrai notato durante questa tua esperienza, difficile è mantenere l’aura intorno al proprio corpo, ebbene gli esperti dell’emissione possono staccare l’aura e usarla in svariati modi per colpire le proprie vittime;
    Concretizzazione: Usando il Nen diventa possibile dare vita a veri e propri oggetti identici a quelli reali, ma è possibile concretizzare persino copie di sé stessi. Questa è una categoria molto particolare in quanto è di estrema importanza avere piena conoscenza di quel che si vuole creare per avere un ottimo risultato, senza considerare che è quella che più utilizza condizioni e restrizioni per aumentare la propria efficacia;
    Manipolazione: qui rientra il nostro Amish. Poter manovrare le persone o gli oggetti a proprio piacimento, ecco cosa fanno i Manipolatori. Solitamente coloro che sono capaci di manipolare le persone non possono fare altrettanto con gli oggetti e per poter manovrare qualcosa è necessario assolvere a determinate condizioni che determinano anche l’efficacia della manipolazione.
    Specializzazione: sono i più versatili in quanto possono creare qualsiasi genere di potere. Sono rarissimi e in tutta la mia vita non ho mai visto una persona la cui natura primaria fosse questa.-


    Aveva parlato così tanto che quasi quasi gli venne voglia di bere il bicchiere d’acqua che aveva conservato con cura per tutto quel tempo, però approfitto nella piccola pausa che s’era concesso per acciuffare dalla tasca dei pantaloni un piccolo foglio di carta. Il velo bianco era stato imbrattato con una matita che ne aveva sopra scritto i nomi delle categorie, congiungendoli attraverso una linea.



    -Si ha il 100% di controllo sulla propria categoria fin dall’inizio, le altre bisogna allenarle per bene poco alla volta, ma non si potrà averne la completa padronanza. Con precisione: le due più vicine potranno giunger fino all’80%, quelle ancora più lontane il 60%, mentre l’opposta solo il 40%. Inoltre se non si rientra nella specializzazione, essa sarà al 0%, non importa la posizione in cui essa si trova. Oddio, credo di aver fatto una prefazione completa. Tornando ora ad Amish e alla sua abilità, faceva parte della manipolazione. Da quel che ho capito deve soddisfare due condizioni per poter usufruire del suo potere, cioè rimanere in contatto visivo con la vittima e l’averla toccata durante il suo precedente attacco. Quest’ultima credo però sia semplicemente per aumentare l’efficacia della sua morsa. Ho notato che inizialmente i crampi che ti hanno colpito erano lievi, mentre dopo l’aver parato il suo gancio sono aumentati. Dunque se avessi parato anche il montante sarebbe stata la tua fine, almeno così penso. Inoltre non può usare il Nen nella maniera classica perché ha applicato una condizione molto severa e utile allo stesso tempo: sacrificandone l’utilizzo normale è capace di manipolare le sue ossa e i suoi muscoli così da non subire effettivi danni. Non gli hai spezzato la gamba, ecco perché è riuscito a girare subito il busto, ha sentito solamente il dolore, e se non lo avessi colpito al collo probabilmente sarebbe riuscito ad incrociarti e metterti k.o. sotto atroci crampi. Per intuire questo particolare bisognava esser molto attenti, ma non è stato capace di sfruttare tale sue capacità durante il match. Io sono riuscito a capirlo tramite il Gyo. Devi sapere che esistono abilità avanzate del Nen oltre quelle che ti ho insegnato io, ma non voglio bruciarti le tappe, quindi riprendiamo-

    Con delicatezza poggiò la foglia sull’acqua versata nel bicchiere, facendo in modo che non imbarcasse il fluido.

    -Il Test della Divinazione dell’Acqua ti permetterà di scoprire in quale categoria rientri. Per fare ciò dovrai avvicinare le mani al bicchiere e usare il Ren, dopodiché ti dirò l’esito-
     
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