Cenere del passato

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  1. gabbo_95
     
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    Scritto /Parlato altrui /Pensieri

    sk___hao__for_killingprodigy__by_chizuri

    Fssss...

    La carta sulla sommità d'un sigaro brucia nel silenzio...lo sfrigolio della fiamma accompagnato dall'odore di erbe rieccheggià fra le fronde degli alberi...Achak cammina a passo lento,aspirando essenza di buon umore dal suo preparato di erbe psicoattive...Lo sguardo vispo della foresta oscura sempre vigile,a seguire ogni suo movimento,ogni suo passo...Quella sentiero lastricato di arbusti e erbe varie sembrava non aver fine,il tempo era indefinibile fra le fitte fronde della foresta,buio,solo buio...nessuna forma di vita che si palesasse dinanzi a lui...Qualche verso disumano si districava fra il sottobosco alle sue spalle...Poi una presenza,non visibile ma tangibile,l'atmosfera si fece densa d'emozioni,non era piacevole...rabbia,frustrazione,sete di sangue...Achak non aveva mai percepito qualcosa di simile,la strada era sgombra ma la sua mente ribolliva di tali emozioni,espirò fumo,poi riprese una boccata profonda lasciando fare il suo corso all'effetto rilassante delle erbe...Ma non ebbe il risultato sperato,più camminava è maggiore era il senso d'oppressione,un vortice di follia omicida,doveva avere paura,qualsiasi individuo sano di mente avrebbe avuto paura,si sarebbe arreso nel proseguire,ma lui era glaciale...niente di niente,nessun sussulto,il passo pesante,le ginocchia cedevoli,ma il suo spirito non vacillava minimamente...Poi si accasciò,non riusciva a camminare...il preaparato d'erbe era ormai spendo fra i suoi denti,lo lascio scivolare fra le labbra e poi tonfò delicatamente al suolo...
    Gambe incrociate,sguardo perso verso il tragitto che aveva prescelto per proseguire...Estrasse l'occorrente per la preparazione d'un nuovo sigaro alle erbe,qualche secondo dopo stringeva fra i denti un nuovo preparato...sfregando due pietre focaie accese la sommità del sigaro,e di nuovo si sentì inebriato dal senso di leggerezza che gli donava quel composto...Rimase tranquillamente a fumare per qualche minuto,sapeva che qualcosa si stava avvicinando,era la causa di quell'atmosfera asfissiante...poi sentì uno scricchiolio di foglie in lontananza,il sentiero dinanzi a lui sembrò restringersi,divenendo una sorta d'imbuto verso il nulla,verso il buio pesto...Poi una sagoma si disegnò al termine del sentiero,alta,enorme,quasi disumana,sapeva che quella non poteva essere la sua forma reale,forse la proiezione davanti a lui era distorta da qualche gioco d'ombre della foresta,forse le erbe lo stavano portano in una sorta di viaggio spiritico,un allucinazione indotta ma qualcosa di simile non gli era mai successo fumando i suoi composti...tuttavia era l'unica spiegazione logica...Poi la figura divenne nitida,d'un tratto il peso che gravava su Achak schiacciandolo al suolo si fece tonnellate di volte più leggero...Un uomo sulla 50ina,capelli grigi,raccolti in un fascio e lasciati cadere su una spalla,barba incolta ma non troppo cresciuta,sguardo incavato,dal tempo o da Dio sà cosa...labbra sottili e asciutte,quasi disidratate...Visto da vicino sembrava molto meno inquietante,era alto più o meno come lui,non troppo più muscoloso,inizialmente scrutò il ragazzo con fare indifferente...Poi chiese garbatamente,abbottonandosi la camicia sgualcita e malconcia ed estraendo un accendino dalla tasca...

    Ne hai un po' anche per me?

    La sua voce non era intimidatoria,roca,profonda ma stranamente piacevole e pacata...Achak lo fissò insofferente,sapeva che era sua dovere temerlo,ma lui non era un tipo che si lasciava trasportare dalle emozioni,diciamo che era difficile già che ne provasse...Non fece cenni,ne ebbe susulti,semplicemente ignorò l'uomo...

    Oh oh oh...Vedo che sei spilorcio ragazzo...Potevi aggiustarmene un altra di quelle schiccarie...Oh oh...Vorrai dire che mi accontenterò...il mio Nome e Marshall.

    La risata di Marshall riempì i dintorni con prepotenza...Achak non sembrò troppo felice di sapere il nome di quello sconosciuto...continuò ad osservare dinanzi a lui senza preoccuparsi troppo...Poi con un rapido movimento,Marschal appoggiò una mano sulla spalla di Achak...

    Non sei un tipo di molte parole è?...Oh oh oh...Sai io invece parlo molto...beh forse te ne sarai accorto...Oh oh oh...

    Il vecchio continuò a cercare confidenza da Achak,questo estrasse immediatamente un foglio di pairo,poi si sfilò dall'orecchio la piuma ad inchiostro ed iniziò a scrivere con foga...dopo qualche secondo mostro il contenuto all'individuo,che lesse con attenzione illuminando il foglio con la fioca luce del sigaro...

    Togli quella mano...

    Oh oh oh...Vedo che sei anche peggio di quello che pensavo...

    Tuonò Marshall col solito fare confidenziale...e spostando la mano dalla spalla di Achak in una delle sue tasche strappate...

    Penso che tu ti sia accorto del fatto che io volessi ucciderti...

    Continuò il vecchio con il solito tono disteso che assunse sfumature inquietanti e macabri dopo quella dichiarazione...Achak non ebbe un sussulto tuttavia,scrisse qualcos'altro sul solito foglio di papiro...poi lo mostrò nuovamente al vecchio...

    vuoi ancora farlo.

    Il vecchio sembrò per una attimo cambiare atteggiamento,il suo ghigno si imbronciò per qualche istante,poi riprese col solito fare confidenziale...

    Oh oh oh...Sei un tipo simpatico allora?...simpatico o pazzo...ma entrambi mi vanno a genio...Oh oh oh...Un muto così sfacciato non l'avevo ancora mai incontrato...

    Marshall continuò a conversare con fare leggero,ma Achak notò delle sfumature macabre nei suoi atteggiamenti,sembrò perdere il controllo delle proprie emozioni,il suo sguardo divenne più scuro,le pupille si restrinsero simili a quelle d'una serpe...continuava a tirar su col naso,come se stesse cercando qualche odore particolare...

    Eccolo...I tuoi sentimenti,li sento,mi inebriano....non provi nulla,un odore simile al vento che precede una bufera,fresco,quasi inodore svuotato di qualsiasi sfumatura d'emozione...Questo sei tu...Mi piacerebbe vedere il tuo volto scavato dalla paura...Solo per vedere se sarei in grado di farti provare tale sentimento...Ammetto che lo farei per piacere...Oh oh oh...

    L'atmosfera tornò irrespirabile...

    "Flashback"

    Marshall era un ragazzo senza pecche...viveva immerso nel vizio e nella virtù,crogiolandosi fra una giornata e l'altra dietro le ricchezze della sua famiglia...sapeva comportarsi,un nobile di buona famiglia,la sua era una nobiltà di nascita,cercava di essere il più diligente possibile con i suoi parenti,non aveva nessuna caratteristica particolare che lo distinguesse da un qualsiasi altro nobile di quella famiglia,a parte una strana fissazione per gli odori...Annusava qualsiasi cosa gli capitasse sotto naso,fin da piccola aveva questa singolare peculiarità,il suo era un naso allenato,più raffinato d'un segugio...I genitori cercavano di limitarne le capacità,ripetevano che era un atteggiamento non naturale,un nobile non se ne sarebbe mai andato in giro annusando qua e la'...A sedici anni uccise i suoi genitori...Non aveva un motivo preciso,pensava che loro ne limitassero l'estro...prima di quel giorno aveva già ucciso,animali,inservienti,tutto veniva sempre lasciato passare per un incidente,non da lui,lui non se ne preoccupava,era la famiglia che cercava di insabbiarne le malefatte,un assassino non aggiunge lustro alla casata,ma porta solo a maledicenze,il padre spesso ripeteva queste frasi davanti alla famiglia...decisero di segregarlo,tenendolo nascosto nella reggia,ma il suo fiuto era insaziabile...veniva rifornito come un animale,pasti a tavola che lui prontamente assaporava prima nell'aroma e poi nel gusto...tuttavia ben presto iniziò a sentire nuovamente il bisogno d'un aroma di morte,sosteneva che nel momento della morte le sensazioni avessero un odore più intenso e sincero...così arrivò il giorno in cui assaporò l'essenza della propria famiglia...Prima sgozzò il padre,lui la definì la prima portata...utilizzò uno spuntato coltellino svizzero,un colpo alla carotine e poi ben tre minuti di succosa agonia,quell'odore era sublime al suo naso,ma non gli bastava,non ne era sazio...la stessa notte soffocò la madre,defini questa la seconda portata...la donna dormiva sul letto a baldacchino,un cuscino sul volto,nella foga del momento assaporo la paura,un terrore indefinito,la madre non sapeva chi fosse l'assassino,Marshall agì con discrezione,ma questo mutò l'odore,era meno intenso,più sfumato,quasi insipido...L'ultima fu' la sorellina,3 anni,il dessert,o almeno così lo difini lui...la sorprese dormiente in camera,la svegliò nel buio,con una mano le accarezzava i capelli e con l'antra stingeva saldo il cortello da carne,non era l'arma più adatta per un dessert continuava a ripetersi,ma il risultato fu sublime,un colpo secco all'addome...morì in meno d'un minuto,perdendo sangue a fiotti...lui lo definì breve ma intenso....Non provò paura la piccola,non ebbe tempo,era serena,emanò un concentrato di pura e semplice stupefazione,così Marshall capì,più il sentimento era pulito,sincero,più soddisfava il suo naso raffinato...Lui non uccideva sul colpo,preferiva una morte il più lenta possibile,con un colpo letale ma non istantaneamente...sosteneva tuttavia che la durata perfetta fosse di massimo due minuti d'agonia,poi l'odore perdeva di gusto,diveniva più insipido...Trovarono i corpi della famiglia nobiliare il giorno seguente,il primogenito non era in casa,scappato,sapeva che la prigione ne avrebbe limitato le gesta...ma non aveva intenzione di rinnegare i suoi misfatti,desiderava che arrivassero a lui,voleva far sapere al mondo del banchetto d'romi e gusto che aveva imbastito la sera precedente...così lasciò una lettera sul corpo della sorellina...poche inquietanti parole...

    "Non crediate ce l'abbia fatto per autodifesa o cose simili...mi è piaciuto,avevo bisogno d'ucciderli,mi sono divertito...la miglior cena della mia vita,vi avrei invitato,beh magari ne avrò occassione prima o poi...avrei voluto più sorelline,avrei potuto invitare ospiti a cena con più carne da servire...Cordiali saluti,Marshall."

    Da quel giorno perse il suo cognome,Marshall Vincent,divenne Marshall...non voleva più esser conosciuto con alcun nome che fosse riconducibile al suo passato...per la polizia di mezzo mondo divenne "Marshall fiuta morte"...Uno dei più spietati serial killer del 21esimo secolo...

     
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3 replies since 1/9/2014, 19:38   103 views
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