Se ne stava il cacciator fischiando...

Apprendimento delle basi Nen per Andrea

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  1. andrea91ba
     
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    Attirato dal rumore che ad ogni passo si faceva sempre più nitido mi feci strada tra la fitto sottobosco, giungendo fino a dove, finalmente, potei vedere ciò che mi aveva tanto affascinato. Si trattava di una piccola cascata che, quasi incurante della natura ostile, sgorgava tra le rocce per cadere impetuosa soggetta alla suprema gravità. Anche se piccola generava comunque una forza degna di nota, lo si poteva chiaramente capire dal rumore del suo infrangersi. Probabilmente, durante la sua discesa, impattava contro innumerevoli speroni di pietra ma, al mio avvicinarmi, notai anche dell'altro...

    Ma che diavolo?

    Strofinai gli occhi aguzzando la vista, confermando il primo impatto: si trattava di un uomo. Un tizio sulla trentina, corti capelli castani ed un fisico marmoreo. Doveva certamente esserlo per resistere a tale impeto senza dare il minimo segno di cedimento. I suoi muscoli sembravano scolpiti dal migliore degli scultori e nell'avvicinarmi sempre di più potevo scorgerne l'ammaliate perfezione. Non capivo perché, ma volevo avvicinarmi ancora. Forse era semplice curiosità, dopotutto trovare qualcuno nella foresta che circonda il fiume di mezzo non era certamente un evento comune. Era un luogo abitato solamente da creature affamate ed individui dediti all'allenamento, ma talmente vasto da rendere quasi impossibili eventuali incontri tra esseri consenzienti. A differenza di tutti però lui faceva altro, non si stava allenando ma sembrava meditare.
    Con passo leggero continuai ad avvicinarmi e solamente giunto a qualche metro dal lui mi accorsi di un particolare: l'acqua non toccava la sua pelle.

    Com'è possibile?

    Sbarrai gli occhi per convincermi di non essere pazzo, mi diedi quindi un pizzicotto nel braccio ed il dolore mi confermò che tutto ciò che stavo vedendo era vero. L'acqua sembrava scorrere su di un velo invisibile, lasciando intatto il suo corpo che, viste le gocce appese in alcuni suoi punti, doveva comunque aver toccato il fluido in precedenza. Nulla aveva una spiegazione logica, ma potevo vederlo.

    Cosa sta facendo?

    Avevo troppe domande che mi gironzolavano in testa, troppi argomenti che ruotavano attorno all'ignoranza. Avrei potuto dire mille parole che sarebbero valse come un silenzio. Se mi fossi deciso a chiedere spiegazioni, probabilmente, avrei finito con il farneticare tanto era lo stupore. Avvicinandomi quindi di qualche altro passo mi sedetti su di una roccia piatta, intento a fissare ipnotizzato lo svolgersi di quell'azione.
    Tra me e lui ormai non vi era più nulla di fisico, nessuna barriera naturale, ciò che ci divideva poteva essere solamente una condizione mentale.


    //Tranquillo, sei il qm, per qual che mi riguarda puoi anche descrivere generalmente la situazione senza ruolarla in casi come questi^^//
     
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4 replies since 29/9/2012, 15:14   102 views
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