Ci vediamo tra un mese...

Allenamento eremitico del giaguaro

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  1. guaro_14
     
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    Giorno 2

    Il ragazzo si era svegliato con i primi raggi del sole. Siccome non faceva ancora abbastanza caldo per cominciare l'esposizione ai raggi dell'astro sorto da est, dopo aver fatto una rapida e leggera colazione, riempì il bicchiere con l'ultimo residuo d'acqua del giorno prima, e si concentrò nell'allenamento su Ren e Hatsu. Essendo più riposato riuscì a dedicare quasi mezz'ora a take allenamento, cercando di imprimere all'acqua sempre quel sapore dolciastro tipico del miele. Il risultato era quasi identico a quello del giorno precedente. Forse era migliorato un pochino, ma c'era ancora tanta strada da fare. Fece gli esercizi fisici (flessioni, addominali etc.) e poi, quando il sole fu un po' più alto nel cielo, utilizzò ancora un velo dall'olio speciale per coprire il proprio corpo, passò in stato di Ten, e si espose ai raggi del sole.
    Resistette poco meno di un'ora. Era un progresso rispetto al giorno precedente, ma questo in parte era dovuto al fatto che si era messo a meditare in stato di Ten quando di fatto il calore non era già asfissiante. Tuttavia era contento di riuscire a modellare la propria aura intorno a se sempre meglio e soprattutto a trattenerne sempre di più in modo da non sprecare troppe energie e migliorare la propria difesa. Quando la calura inizia a farsi veramente torrida, il ragazzo rientrò in tenda buttando giù l'ultimo bicchiere d'acqua. Anche questa volta, come il giorno precedente si fasciò i piedi. Stava per giungere l'ora più calda del giorno, e lui doveva sbrigarsi. Si diresse all'oasi il più velocemente possibile, ma sotto quel caldo ci mise praticamente un'ora tra andare e tornare dall'oasi con acqua e legna, e nel raccogliere questa stessa. In questo non aveva fatto progressi rispetto al giorno precedente. Sotto il sole cocente camminare in stato di Ten sulla sabbia ustionante era un prova piuttosto dura, ed una volta tornato in tenda non poté fare a meno che consumare dell'acqua. Pranzò, ben cosciente che dopo pranzo sarebbe iniziata la parte più dura. L'esposizione al sole nelle ore più calde. Tuttavia, se al mattino si era fermato poco prima di raggiungere il proprio limite, decise di non imporsene questa volta e di spingersi ad oltranza.
    Il risultato fu un'ora e mezza in stato di Ten sotto il sole battente, la sensazione di andare letteralmente a fuoco e una grande stanchezza perchè aveva dovuto intensificare il Ten per proteggersi meglio.Questo era costato parecchia acqua. Aveva deciso di provare ad ingurgitare un sorso della bevanda alcolica distillata dai monaci, perchè non voleva sprecare acqua. La scelta fu un po' azzardata, in quanto il liquido lo stroncò a terra ansimante per una buona mezz'ora.
    Il problema non era che l'alcol gli avesse dato ala testa, non era nè ubriaco nè brillo, ma che, essendo già parecchio caldo, la bevanda lo aveva praticamente incendiato dall'interno. Quando si riprese, passò un paio d'ore a meditare sotto la tenda in stato di Zetsu, rileggendo alcuni passi del libro per capire come potesse affrontare ancora meglio l'allenamento. Non trovò nulla di utile, ma tutto quello gli fece ripensare ai suoi allenamenti con il signor Joys e ha ciò che il maestro gli aveva detto. Intensifica la tua volontà! Quello poteva essere un buon punto da cui partire per soffrire di meno il caldo.
    Sempre in mutande sotto il sole, sempre in stato di Ten, fece un ultima ora di esposizione che soffrì un po' di me, pur arrivando a fine giornata molto stanco. Aveva totalizzato circa tre ore e mezza di esposizione quel giorno, e si sentiva esausto, anche al pensiero che nel giro dei successivi giorni, tale quantità di ore doveva moltiplicarsi per 2. Ed era comunque solo l'inizio.
    Essendo ormai sera, accese il fuoco, e dopo aver consumato la cena, bevendo molto poco perchè il litro e mezzo stava arrivando agli sgoccioli, ripetè gli allenamenti della sera prima con la candela. Rimanendo in stato di Zetsu se la faceva passare su tutto il corpo, affinchè l'essenza di quella debole fiammella penetrasse ogni suo poro.
    Con le ultime forze, come ultimo gesto prima di andare a dormire sfinito, dedicò dieci minuti alla prova del bicchiere, ma non ottenne grandi risultati perchè era troppo stanco. Si prospettavano giorni sempre più duri
     
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8 replies since 2/10/2012, 22:18   181 views
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