Ci vediamo tra un mese...

Allenamento eremitico del giaguaro

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  1. guaro_14
     
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    Giorno 3

    Come il giorno prima si alzo presto. L'allenamento del giorno precedente non lo aveva lasciato senza "cicatrici". Risentiva ancora del calore del giorno precedente, ma forse questo non era un male ed era parte integrante dell'allenamento. Fece il solito allenamento del bicchiere d'acqua, questa volta non limitandosi a concentrarsi sull'infondere il Nen nel bicchiere e sul far diventare l'acqua più dolce, ma anche sul sapore del miele, sul sapore che quell'acqua avrebbe dovuto prendere. Il risultato fu più soddisfacente di quello del giorno precedente, ma gli aveva messo una gran sete. Decise di fare una colazione leggera e solo dopo dissetarsi. Bevve anche un goccio del liquido alcolico, in modo da far salire subito la temperatura corporea e agevolare il proprio corpo nella sudorazione. Forse era questo il vero motivo per cui gli avevano lasciato quel liquido strano, ma ci aveva pensato solo la sera prima, quando dopo averlo assaggiato l'aveva lasciato per circa mezz'ora in condizioni pessime.
    In effetti era proprio forte quella bevanda alcolica, ma per il momento stava servendo allo scopo.
    Uscì fuori e si espose nuovamente al sole. Resistette un po' più di un'ora, sempre allenando il suo Ten e sempre con l'aiuto dell'olio che i monaci gli avevano lasciato. Ne era fiero, ma era giunto il momento di quello che aveva capito essere il momento più difficile di ogni giornata. Andare all'oasi. Questa volta però voleva metterci meno di un'ora, era quello il suo obbiettivo di giornata. Come al solito si fasciò i piedi, non era ancora pronto a muoversi sulla sabbia ustionante a piedi nudi, aveva bisogno di almeno altri 5 giorni. Si avviò lungo il solito percorso prestabilito con passo più celere possibile spingendosi al limite. Sudava parecchio e ansimava, specialmente sulla strada di ritorno quando si era caricato anche la legna per il fuoco, per sua fortuna non troppa perchè ne aveva avanzata un po' dai giorni precedenti, e la bottiglia da un litro e mezzo d'acqua. Arrivò alla tenda stremato, e dovette subito far utilizzo dell'acqua raccolta, però gli sembrava di averci messo di meno rispetto al giorno precedente, e in effetti era così. Si dovette tuttavia riposare per qualche ora, concentrandosi quindi sullo Zetsu, la meditazione e la lettura. Di fatto le sue giornate erano puro e solo allenamento, e sperava che gli effetti si sarebbero fatti vedere presto. Come al solito consumò un pasto leggero. Di questo passo le provviste sarebbero durate una settimana ancora, poi sarebbero potuti sorgere i problemi.
    Dopo essersi ristorato quasi completamente, si espose ancora al sole ardente del deserto. Anche questa volta resistette poco più di un ora, e la cosa era positiva perchè stava facendo progressi. La pelle bruciava sempre alla fine degli allenamenti, come arsa da fuoco vivo, ma attraverso la volontà si imponeva di non badare a quella sensazione fastidiosa, e sopportare il dolore e andare avanti.
    Dovette bere un bel po' quel giorno, e arrivato a sera era riuscito a conservare un po' meno d'acqua del solito. Tuttavia l'allenamento procedeva bene, il fatto che non fosse ancora morto bruciato era positivo. Allenandosi nello Zetsu, come ogni sera, si passò l'ungo tutto il corpo la debole fiamma di una candela. Il suo corpo aveva ancora al proprio interno la sensazione del sole bruciante, e quello era il momento migliore per fare quella operazione. Doveva entrare in sintonia con il rosso fuoco, doveva affinare i propri sensi affinchè egli stesso diventasse fiamma vivente. Pensava queste cose mentre proseguiva nella sua operazione con grande accortezza. Di fatto il calore della candela e la fiammella da essa alimentata non gli davano più fastidio, e l'indomani sarebbe potuto passare alla fase successiva. Il cero. Chiuse la giornata, come sempre, ripetendo l'allenamento su Ren e Hatsu. Era strano come la sera non riuscisse a migliorare particolarmente il risultato della mattinata, e l'acqua non risultava un granchè più dolce. O almeno lui non riusiva a cogliere differenze sensibili.
    Si coricò sapendo che la routine si sarebbe ripetuta il giorno dopo.
     
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8 replies since 2/10/2012, 22:18   181 views
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