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"Alex".
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L’orologio della piazza aveva appena rintoccato le nove, accompagnando l’enorme lancetta con un breve suonar di campane. All’orizzonte due figure distinte e piuttosto eleganti si fecero vedere. Non ci voleva molta fantasia per capire si trattasse di Joys, che tra le altre aveva fatto un nuovo cambio d’abiti, e Jhon, nel suo consueto completo da malavitoso. L’artista ora indossava una camicia arancione sotto una giacchetta nera, il tutto nello stesso stile delle precedenti. Mostravano ambi i due un sogghigno sulle labbra, proprio come se fino a quel momento fossero stati teatranti d’una divertente discussione. Avevano puntato Blaze da diversi secondi, seppur quest’ultimo stesse praticando esercizi nello Zetsu, e lo osservavano interessati. Tra i due era proprio il presidente quello più orgoglioso, anche se il traslocatore, nel vedere l’abilità con la quale il giovane era riuscito a padroneggiare la forma base del Nen, non poté fare a meno che annuire. Quando i due furono abbastanza vicini lo salutarono con un cenno della mano che, da parte di Joys, si prolungò in un risistemarsi il basco e la tracolla della borsa marrone.
Jhon: -buono il tuo Zetsu. Il giovane qui cresce velocemente, almeno quanto Simon hai tempi che furono-
-lascia perder va-
Un brivido risalì lungo la schiena del vecchio nell’udire il nome del migliore tra i suoi allievi e, purtroppo, il peggiore nel medesimo momento. Ormai era da un bel po’ che non lo vedeva e neanche Jhon era ancora riuscito a contattarlo, il che ritardava più del dovuto la sua entrata tra gli Hunter e quindi la sua messa a guinzaglio. Comunque non era certamente il tempo di rimanere li ad aspettare ancora: avevano affittato un dirigibile privato che li avrebbe portati dritti alla torre celeste senza troppi intoppi e, da accordi, sarebbero dovuti presentarsi all’aeroporto non più tardi delle dieci.
Jhon: -ok, andiamo, il dirigibile per la torre ci sta aspettando. Verrò con voi, purtroppo non posso più metter piede nell’albergo nel quale alloggiavo: poco fa hanno scoperto i cadaveri-
L’artista sorrise divertito al sol immaginare la scena: una donna delle pulizie che ignara di tutto usava la sua chiave universale e, invece di mobili di lusso e pregiati, si ritrovava una cinquantina di corpi ammassati, un ring e un angolo bar malconcio. Si, una scena esilarante che avrebbe fatto venire un colpo a chiunque. Diede una pacca sulla spalla a Blaze, vestito d’abiti più agevoli che il completo da battaglia usato nel sotterraneo.
-ti piacerà sicuramente il giro panoramico-.