Una X Piacevole X Spedizione

Quest G per Gin

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  1. "Alex"
     
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    Tutti me lo chiedono, ma neanche io lo so di preciso...

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    Passarono diverse ore nelle quali la stanza fu pervasa solamente dalla dolce e rilassante melodia della musica classica, priva di futili chiacchiere e ingenue parole. I due uomini se ne stavano tranquilli sulle loro rispettive poltrone, rilassati proprio come lo scopo di quella stanza si prefiggeva. Quanto quella calma sarebbe durata? Joys sperava di non vederla frantumare almeno fino alla fine del viaggio, Jhon invece non avrebbe disdegnato un po’ di movimento. Tra i due fu accontentato proprio quest’ultimo. Velocemente fece la sua entrata nella stanza Blaze, il quale attirò l’attenzione del duo ancor prima di poterne scorgere visivamente la presenza. Il giovane dava l’aria d’esser un po’ agitato, o comunque di dover andare di fretta. Con un lieve imbarazzo illustrò ad un artista ancora mezzo dormiente il suo problema, concludendo però il discorso in direzione di Jhon, colui al quale fu rivolta la vera e propria richiesta. Questi osservò Blaze per qualche secondo senza dire una parola, poi accennò un sorriso divertito, ma non plateale o offensivo, bensì di comprensione. Alexander già sapeva la risposta del suo collega e si rassegnò a dover prendere in mano la faccenda, dunque si alzò dalla poltroncina proprio mentre l’altro intratteneva il giovane con le sue parole.

    Jhon: -mi piacerebbe molto aiutarti, ma hai frainteso la portata e l’utilizzo del mio Nen. Vedi, non posso trasportare nient’altro che “arredamento” e sicuramente non in ambienti aperti. Non mi sembra tu faccia parte dell’arredo di qualche stanza e non esiste posto chiuso su quel monte che abbia una mia foto… quindi…-

    Lasciò a Blaze il compito di fare due più due, poi una brezza fredda e persistenze colpì la stanza, facendo svolazzare tutto quel che non era ben ancorato al suolo. L’artista aveva aperto una finestra della stanza e ora tutto il freddo e le raffiche dovute all’altitudine potevano liberamente insinuarsi nel dirigibile. Tale gesto, di primo impatto senza alcun senso, aveva una valida motivazione. Tra le mani di Joys infatti v’erano un pennello tinteggiato in punta e una tavolozza in legno pregiato ricoperta di vari colori.

    -ok, noi scendiamo qui… ci vediamo alla torre Jhon. Blaze, seguimi e non aver paura-

    Con un leggero balzo si fece sul cornicione della finestra e, senza pensarsi di più, si lasciò andare di sotto. Affacciandosi si poté vedere Joys come scorrere lungo un percorso invisibile ed apparentemente ben predefinito, proprio come se si fosse lanciato da un comune scivolo che ora lo stava portando a gran velocità e in sicurezza, vista l’inclinazione non elevata, verso il suolo. Opera evidente del Nen, un nuovo esempio di quanto quel potere potesse esser variopinto e utile.

    //Spero sia stato chiaro, in caso chiedi pure :sasa: puoi benissimo giunger fino alla base del monte che è rigogliosa di vegetazione//
     
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9 replies since 18/9/2013, 12:50   124 views
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