La crescita di un Lottatore

Free Role Personale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kotetsu_
     
    .

    User deleted


    Free Role in cui viene spiegato, a grandi linee, ciò che ha fatto Blaze negli ultimi 2 anni On-GDR

    Nen.


    Bastò questa piccola e semplice, anche se al contempo ricca di significato e mistero, parola a stravolgere completamente la vita del giovane e semplice ragazzetto di 17 anni che un tempo trascorreva le sue giornate esclusivamente ad allenarsi nelle arti marziali ed in compagnia del suo "amorevole" zio.
    Ben due anni erano trascorsi dal giorno in cui venne a conoscenza dello strabiliante mondo che vi ci si nascondeva dietro, un mondo pieno di misteri e combattimenti, acquisendo, per la prima volta nella sua vita, un vero obiettivo da raggiungere: diventare un abile utilizzatore Nen e scalare la vetta della Torre Celeste confrontandosi con avversari sempre più forti.
    Vi starete chiedendo: come, tutto qui? Bè, cosa mai ci si potrebbe aspettare da un sempliciotto tutto muscoli ed azione come Blaze?
    A dirla tutta poteva sembrare impossibile che uno come lui sia stato in grado di apprendere una cosa talmente complessa come il Nen. Ma procediamo per gradi.
    Dove eravamo rimasti? Giusto, a quando il giovane Blaze si era lanciato dal grosso dirigibile in direzione della parte est della Repubblica di Padokia, così da far tappa al monte Kukuroo affinchè potesse entrare in possesso dei materiali per poter fabbricare il suo set da combattimento personalizzato. Ad accompagnarlo nella sua "escursione" vi era l'Hunter Professionista Alexander Joys, colui che aveva iniziato il combattente marziale al Nen e che si era preso in carico l'accompagnarlo alla mecca dei combattimenti: la fantomatica Torre Celeste.
    Quello che poteva essere una tranquilla scampagnata al chiaro di luna, invece, si rivelò niente di meno che un'avvincente avventura all'interno della fitta e selvaggia vegetazione ricca di animali feroci e bestie magiche.
    Niente di nuovo per Blaze, a causa dei trascorsi con suo zio era abituato ad affrontare situazioni del genere, per cui sfruttò la situazione a suo vantaggio per fare un pò di allenamento con il Nen mentre era impegnato nella sua ricerca.
    Dal canto suo Joys si limitava a dare qualche consiglio al ragazzo così che potesse migliorarsi sempre più, indicandogli la rotta giusta da seguire così da non perdersi in quelle zone dimenticate dal signore.
    L'estenuante ricerca chiese circa quattro giorni ed il combattimento contro diverse specie di bestie selvagge che, inizialmente, avevano messo alle strette il combattente marziale dalla chioma celeste. Tuttavia, una volta riuscito a sconfiggerle potè avvalersi delle sue competenze in campo Nen per ristabilirsi delle fatiche perdute nel giro di poco tempo.
    Il viaggio in direzione Torre Celeste avrebbe richiesto ancora diversi giorni in quanto la particolare coppia si ritrovava appiedata, ma ecco che entrando di nuovo in scena con un misterioso potere Nen, Joys, permise di macinare chilometri e chilometri in poco tempo.
    In breve i due raggiunsero la loro destinazione e proprio come gli aveva anticipato, Joys si congedò lasciando Blaze da solo; così che potesse tornare ad i suoi affari.
    Al giovanotto gli dispiaceva un pò non stare più in compagnia del suo sensei, tuttavia la mastodontica struttura che gli si parava davanti fece scomparire in breve tempo quel brutto sentimento sostituendolo con un'eccitazione mai provata prima. Conosceva questo posto solo per sentito dire, ma esserci di persona era tutta un'altra cosa.
    Una volta dentro non perse altro tempo dirigendosi verso l'ufficio iscrizioni. La gentile dipendente della torre gli fece compilare tutta la documentazione, informandolo tra l'altro del regolamento riguardo ad i combattimento, l'avanzamento di piano e tutto il resto.
    Ascoltata accuratamente la spiegazione fu subito chiamato a partecipare al suo primo combattimento, quello dove gli avrebbero assegnato il piano di partenza.
    Con le mani che gli prudevano non aspettava altro di cominciare a combattere, specialmente nel momento esatto in cui mise piede all'interno della colossale stanza dove si svolgevano gli incontri eliminatori. Ovunque guardasse vedeva combattenti provenienti da ogni parte del mondo, di svariate razze, etnie, sesso ed età. Da ragazzini più piccoli di lui riusciva a scorgere tra il marasma generale anche anziani signori, nonchè la folla sfegatata che urlava come un ossesso ogni volta che un combattente veniva messo al tappeto e che il cronista che commentava gli incontri sembrava ancor più preso del pubblico.
    L'odore di sudore, il suono dei colpi andati a segno, ma soprattutto l'incitamento della folla era un qualcosa che avrebbe mandato in estasi qualsiasi combattente degno di questo appellativo.
    Salito sul ring, in concomitanza con un altro ragazzo, forse una decina di anni più grande, nella pedana adiacente, ci mise praticamente qualche secondo a sconfiggere il ciccione vestito solo con un paio di strane mutande che gli era stato assegnato come sfidante. Anche quel ragazzo non ci impiegò molto a sconfiggere il suo sfidante e, buttandoci l'occhio solo per puro caso, Blaze si accorse che usava uno stile di combattimento molto simile al suo.
    Incuriosito da questo, una volta incassata la vincita, di solo qualche spicciolo, ed ottenuto il bigliettino che confermava l'avanzamento al 30° piano, iniziò a perlustrare la torre alla ricerca di quel tizio per chiedergli dove aveva imparato a combattere in quel modo.
    Ci impiegò svariato tempo, ma alla fine, grondante di sudore, riuscì a trovarlo.
    Inizialmente quel tipo, dall'aria piuttosto distaccata, sembrava ignorarlo, ma sfruttando la sua grande abilità nello scassare l'anima alla gente fino a quando non riusciva ad ottenere ciò che desiderava, Blaze rischiò quasi di rimetterci un braccio. Esatto. Pensavate che fosse riuscito a farlo cedere ed invece quel tale si era talmente seccato che iniziò a dargliele di santa ragione. Fatto sta che questo fu proprio ciò che permise a Blaze di venire a conoscenza di dove e da chi quel tale aveva imparato a combattere: quella presa che stava subendo era una mossa inconfondibile, insegnata esclusivamente in un Dojo di sua conoscenza, ovvero nel Dojo di suo zio!
    Svelatogli di essere il nipote di Osai, quel tale lo lasciò subito andare rimanendo basito.
    A quanto pare costui, presentatosi come Akira Kurotsuchi, un tempo, prima che andasse in pensione, era stato un allievo di suo zio. Appresi i fondamentali dello stile che si tramandava in quel Dojo aveva deciso di girare il mondo acquisendo esperienza ed affinando le sue abilità di combattimento. Non gli rivelò quale fosse il suo obiettivo, chi mai l'avrebbe fatto ad un estraneo, anche se nipote del proprio sensei, tuttavia gli disse che siccome era al verde e l'unica cosa che sapeva fare era menare calci e pugni aveva deciso di iscriversi alla Torre Celeste.
    Fu così che, per pura casualità, i due si ritrovarono a scalare la Torre insieme. Non passò molto tempo affinchè instaurassero un buon rapporto di amicizia. Due teste calde con la passione del combattimento... come possibile che non andassero d'accordo?
    Non c'era paragone tra Akira e Blaze, il primo era su un piano completamente differente dal secondo, proprio per questo, per non dargli troppo distacco, ma soprattutto per poter continuare a guadagnare rimanendo sotto il 200° piano, ogni tanto Akira faceva vincere a tavolino il proprio sfidante.
    D'altro canto non si poteva dire altrettanto anche per il giovane combattente di arti marziali: nonostante le sue abilità gli avversari che si trovava ad affrontare erano tutti dei validi combattenti. Diverse volte rischiò di perdere, cosa che accadde una volta giunto l'80° piano.
    Il maestro marziale che si trovava davanti era un vecchio signore praticante di Aikido e la sua maestria nel combattimento corpo a corpo fu tale che Blaze andò al tappeto in meno di 1 minuto.
    La cosa ferì abbastanza l'orgoglio del ragazzo che, senza pensarci due volte, nello scontro successivo decise di partire in quarta utilizzando il Nen per ottenere una vittoria schiacciante. Difatti durante i mesi passati a combattere nella torre si era accorto che quasi nessuno di quelli che bazzicavano per quei piani sembrava saper utilizzare il Nen, o almeno non lo mostrava, per cui si era ripromesso di non usarlo se non strettamente necessario.
    Ovviamente si era trattenuto affinchè non rischiasse di ferire pesantemente il suo avversario, non "battezzandolo", ma ciò diede il via ad una serie di eventi che Blaze non si sarebbe mai aspettato.
    Akira, andando dritto al sodo, gli chiese da chi aveva appreso le basi Nen ed il ragazzo, conscio che se gli aveva porso quella domanda allora voleva dire che anche lui era in grado di usarlo, gli rivelò che a farlo era stato un Hunter.
    Come si dice: da cosa nasce cosa, fu così che Blaze si ritrovò una nuova persona ad istruirlo nell'apprendimento del Nen.
    Infatti l'allievo di suo zio, durante i suoi viaggi in giro per il mondo, aveva imparato il Nen e portato ad un livello decisamente elevato, apprendendo ogni abilità, pure quelle avanzate, e creandosi diverse tecniche Hatsu. A differenza sua lui non era dell'Irrobustimento, cosa che inizialmente diede molto fastidio all'esperto combattente marziale, ma dell'emissione.
    Con il tempo però comprese che era inutile arrabbiarsi, anzi, con ingegno trovò anche un modo per combinare tale categoria al suo stile di combattimento corpo a corpo.
    Purtroppo a Blaze non gli venne mai mostrato l'Hatsu del suo nuovo sensei, in quanto questi gli aveva ripromesso che ciò sarebbe accaduto unicamente il giorno che anche lui avrebbe sviluppato il suo ed avrebbero sostenuto un combattimento da veri utilizzatori Nen.
    Tra un allenamento ed un combattimento alla torre i mesi sembravano trascorrere come giorni per il giovane artista marziale che sembrava aver trovato, per la prima volta nella sua vita, qualcosa che sembrasse appagarlo a piano.
    Stando molto a contatto con Akira, tra l'altro, venne anche a conoscenza di molte cose sul suo conto.
    Praticante di svariati stili di arti marziali, non solo il Muay Thai appreso da suo zio che comunque era quello che usava principalmente, quell'uomo di 31 anni dai corti capelli castani, occhi verdi, carnagione chiara ed un fisico scolpito come una statua in pietra, dalla stazza nella norma per uno della sua età, per certi versi era molto simile a suo zio. Considerando che aveva trascorso ben 12 anni con lui, vivendoci addirittura a stretto contatto, ciò era più che plausibile.
    Tuttavia a causa della sua età, non era un vecchio bacucco rimasto all'età della pietra come per Osai, e delle esperienze di mondo disponeva di una mentalità più aperta e di un grande cuore. Ci sarebbe da dire che nonostante questo sia un tipo che perde le staffe molto facilmente andando a ricorrere alla violenza anche se non necessario, proprio come aveva fatto con Blaze nel suo primo incontro, tuttavia era difficile che potesse reagire in maniera così brusca. Difficile trovare gente che rompe le scatole come Blaze, quasi impossibile forse quando quel pestifero ci si mette di impegno, per cui meglio non prendere in considerazione quell'evento, va. Ma ritorniamo a parlare del ragazzo dai capelli celesti.
    Con tanto esercizio riuscì ad apprendere quasi tutte le abilità Nen ed a portarle ad un livello decisamente elevato, iniziando addirittura a sviluppare in maniera discreta il suo Hatsu combinandolo al Muay Thai tramandato da suo zio, ma soprattutto al suo particolare stile di combattimento basato sull'alta velocità dando concretezza alla sua "ardente" passione per il combattimento. Già, sfruttando il Nen della corrente dell'irrobustimento Blaze riuscì, con lo stupore del suo insegnante, a generare una specie di aura incandescente grazie alle strabiliante velocità che riusciva a raggiungere.
    Ecco fatto, spero sia sufficiente. Ho voluto concentrarmi sulla caratterizzazione di colui che ha istruito Blaze sul Nen, così che eventualmente qualche Master lo possa usare in futuro. Nell'allenamento ci ho buttato giù poche righe perchè mi sembrava solo di appesantire il racconto più del dovuto.

    PS: per quanto riguarda Joys mi sono attenuto a ciò che dicesti tu, Alex, nell'altro evento, rimanendo comunque sul vago nella sua abilità Hatsu così da non rivelare niente :asd:


    Edited by Kotetsu_ - 3/8/2014, 03:43
     
    Top
    .
0 replies since 3/8/2014, 02:17   43 views
  Share  
.