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//Da come ho letto nel tuo post di introduzione, il padre del tuo personaggio ti comunica che da li ad una settimana dovrai incominciare a lavorare "nell'impresa di famiglia", dunque il tuo primo post può benissimo vertere su questo aspetto: è passata una settimana e incomincia il tuo apprendistato come Mafioso. Scrivimi quel che vuoi, sei libero di agire. Enjoy!// 
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La settimana che seguì dalla discussione con suo padre, finiti l'orario di studio all'università Dilion trovò qualcuno ad aspettarlo all'uscita. Alto, vestito elegante, di corporatura snella, occhiali da sole, con dei baffi a pennetta e un capello Borsalino(uno di quei tipici cappelli da gagster).
Ehilà Dilion, come è andata a scuola?Hahahahaha.
Il ragazzo riconobbe subito il soggetto, si trattava di qualcuno a lui parecchio familiare.
So che da oggi ti prenderai "cura"di me, ma non venire mai più davanti alla mia università, sai con il tuo modo di vestirti si vede lontano un miglio che sei un tipo losco.....Neon.
Come siamo seri hahahahaha, comunque ok, non ti arrabbiare e tuo padre che mi ha detto di venirti a prendere. Dai su, sali in macchina.
Vicino a loro vi era l'auto di Neon, una Lancia Flavia nera talmente lucida che lasciava ben intendere qual'era uno degli hobby di Neon. Una volta saliti il ragazzo non poté fare altro che la più ovvia delle domande.
Dove stiamo andando?
Il mafioso rispose a Dilion poco dopo aver accesso la macchina, esprimendosi con un sorriso stampato in volto.
Be dove se no? Si va a riscuotere.. -
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Il traffico e lo smog del centro di York Shin erano più densi di un cucchiaino di miele, tant’è che i due furono costretti a procedere in un lento singhiozzare di piccoli spostamenti fino al parcheggio pubblico più vicino dove, un po’ per nervosismo un po’ per convenienza, Neon decise di parcheggiare il suo bolide nero. Le strade erano strabordanti di persone, i negozi pieni di clienti e i ristoranti assaliti dagli affamati di tutte le ore. Il nuovo “insegnate” di Dilion era rimasto molto sul vago per tutto il viaggio sull’esatta funzione che erano stati inviati a svolgere, ma il ragazzo poté capire senza difficoltà alcuna di cosa si sarebbero occupati. Attraversarono un paio di incroci svoltando a destra e a sinistra in maniera alternata. Il loro passo era calmo e costante: il bersaglio non si sarebbe mosso di un millimetro. Giunsero infine ai piedi di un piccolo market. Da dietro la vetrata si poteva intravvedere la figura di un uomo di mezz’età con tutti i segni del tempo a suo sfavore. Proprio quello, girando lo sguardo, notò Neon afferrare la maniglia della porta e farsi all’interno del locale. La reazione fu istantanea e quasi rabbiosa.
Titolare: -il giorno è domani, non oggi!-
Neon: -Abbiamo avuto qualche imprevisto e dobbiamo rimediare. Su, lo sappiamo che conservi il mais già da qualche giorno, non farti pregare-
Il mafioso fece un gesto molto eloquente con la mano, alludendo a qualcosa che sarebbe potuto accadere al suo negozio se non avesse deciso di mollare l’osso con ventiquattro ore di anticipo. I toni di Neon erano piuttosto moderati, come se fosse normale routine fare intimidazioni di tale tipo. Evidentemente l’uomo non la vedeva allo stesso modo del suo aguzzino. Strinse forte i pugni, battendoli sul bancone. I clienti che ancora vagavano per il market non poterono che indispettirsi di quel che stava accadendo, lanciando occhiate moraliste proprio nei confronti dei due membri della famiglia Mehero.
Titolare: -no no, questa volta non sarà così semplice… Goro!-
Disperato, l’uomo invocò il nome di una terza persona. Non fu ben chiaro il perché, almeno inizialmente, poi da dietro gli scaffali sbucò un uomo vestito completamente di blu. Alto poco meno di Dilion e dal fisico allenato, si avvicinò senza timore ai mafiosi, accennando un sorriso piacevole.
Goro: -Sono costretto a chiedervi di andare-
Emanava una strana e preoccupante sensazione, un sentimento cupo che in un attimo avvolse il giovane quasi a togliergli il fiato.
//A te la descrizione dei vari individui e la scelta da dover prendere in questo momento. Puoi personificare anche Neon, ma non potrai farlo agire, nel caso sarò io a farlo//. -
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Seppur Dilion trovava deplorevole e ignobile ciò che stava facendo Neon, non poteva fare altrimenti che rimanere a osservare come quest'ultimo era impegnato nel guadagnarsi l'accusa di estorsione. Dava per scontato che seppur il vecchietto era testardo avrebbe di certo ceduto, un pensiero che fu subito scartato con la comparsa di Goro. Un uomo che al suo apparire getto su Dilion una brutta sensazione, qualcosa dalla testa ai piedi gli diceva che non stavano avendo a che fare con un semplice sottospecie di buttafuori.
Eh? E tu chi cazzo saresti? Cosa c'è vecchietto ti sei preso un badante per cambiarti il pannolino? Hahahaha......su avanti non scherzare e dammi ciò che voglio, altrimenti sai che succede.
Sebbene Neon non era per niente intimorito da Goro, il ragazzo continuava a osservare lui e il vecchietto, quest'ultimo con la comparsa della sua "guardia del corpo"sembrava esser ritornato più calmo di prima.
Quel vecchio sembra sin troppo rilassato, ho l'impressione che la faccenda qui diventerà più complicata del previsto.
Tuttavia per quanto preoccupato, preferì rimanere in silenzio a osservare il corso degli eventi ignaro che il suo destino stava per prendere una rotta inaspettata.. -
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L’atmosfera si fece più pesante tutto d’un tratto. Dilion ormai sentiva quasi palpabile una terribile sensazione che strisciava lungo la sua pelle e, quasi ad rincarare la dose, incominciò a percepire un egual senso di disagio provenire da Neon, divenuto improvvisamente serio. Le parole del mafioso non avevano intimorito per niente Goro, così come l’uomo dietro il bancone, sicuro di avere dalla sua una pedina abbastanza valida da impedire alla famiglia Mehero di portargli via i soldi guadagnati con il sudore della proprio fronte. Lo scambio di sguardi tra la “guardia” e Neon si fece più intenso, ma fu il primo ad alleggerire la tensione mostrando un calmo e rilassato sorriso. Non dava per niente l’impressione di voler combattere anzi, l’approccio educato era chiaro segno di voler chiudere la faccenda senza giunger all’estremo e barbaro atto di menar le mani; purtroppo però il mafioso non era della stessa idea. Con un gesto veloce della mano Neon estrasse dalla fondina legata alla cintura in pelle la sua fedelissima beretta, facendo partire un paio di colpi ben piazzati. Disarmante fu la risposta di Goro che, anziché evitare le pallottole, fece come schiaffeggiarle. La scena si consumò nel giro di pochi attimi e alla fine Dilion poté vedere un vero e proprio miracolo: i due proiettili erano stati bloccati dallo sconosciuto tra il pollice e l’indice e tra l’indice e il medio della mano sinistra.
Goro: -Sarebbe stato meglio non giungere a questo punto… per correttezza prima di buttarvi fuori dal market dovrò identificarmi: piacere, sono Gyukudo Goro, Trouble Hunter ed artista marziale. Non vi arresterò, ci penserà sicuramente un altro mio collega se continuerete per questa via, ma vi impartirò una lezione-
Assurda fu la velocità con la quale riuscì a muoversi. Il ragazzo lo perse di vista, Neon per poco non lo seguì. Il vestito blu svolazzava sopra le loro teste. Gyukudo, a petto scoperto, sostava ginocchia piegate e gambe divaricate proprio sotto il loro baricentro. Mostrava il fianco sinistro, tenendo una posizione defilata mentre il pugno destro era già pronto per essere sfoderato. Neon riuscì a capire le sue intenzioni pochi attimi prima che il peggio potesse accadere, dunque si spostò proprio dinanzi il ragazzo, proteggendolo. Da quella posizione Dilion non poté vedere direttamente la scena, nonostante ciò sentì una forte ondata di calore investire il suo corpo per poi successivamente esser travolto dalla stesso Neon, scaraventato via dall’offensiva nemica. Il duo andò ad urtare contro la porta del Market, rompendola e finendo irrimediabilmente per strada. Il caos non passò inosservato alla folla di persone che vagavano per strada, ma da bravi cittadini di York Shin preferirono far finta di non aver visto nulla.
-Tutto ok? –
Chiese Neon sputacchiando del sangue dalla bocca. Sul suo corpo non erano presenti ferite visibili, ma gli abiti che coprivano la zona addominale erano stati quasi completamente distrutti. Da dietro la vetrata Goro li salutò con la mano, accennando ad un inchino. Forse il trambusto, forse l’evento, ma Dilion poteva affermare di non sentirsi esattamente bene, almeno non come prima di esser stato scaraventato via dal locale.
//Ancora non vedi l’aura sgorgare dal tuo corpo, ma percepisci che qualcosa in te non va. Neon al momento è ferito e sputa di tanto in tanto un po’ di sangue. Hai molte opzioni da prendere in considerazione, dunque a te la scelta di come muoverti. Metto sotto spoiler l'immagine che raffigura Gyukudo Goro, così ti fai un idea del suo aspetto:SPOILER (clicca per visualizzare)
//. -
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Inerme di fronte alle abilità combattive dell'uomo, Dilion viene travolto insieme a Neon fuori dal negozio con incredibile facilità. Quest'ultimo sebbene malconcio sembrava più preoccupato per il ragazzo che per lui.
Si.....tutto.....ok.
Disse Mehero mentre era ancora un po intontito a causa della botta presa, rimanendo per qualche secondo in un breve stato confusionale, non ci mise un po per rendersi conto di quel che era appena successo.
Non ci posso credere e riuscito a sbarazzarsi di noi come fossimo mosche.
Stupito dall'incredibile forza di Goro, non poté far a meno di domandarsi come era possibile ottenere quel tipo di forza. Ma purtroppo non era tempo per trovare risposte a domande filosofiche, la scenetta causa da loro tre stava iniziando a dare spettacolo. Anche se il ragazzo rimase un po seccato dall'indifferenza della gente che passava, quasi come se non fosse accaduto nulla.
Tsk! Non mi stupisce che quell'idiota di mio padre sia riuscito a farsi temere da queste parti......sono tutti un branco di codardi. E per colpa di gente cosi se il crimine sia cosi radicato in questa città.
Pensò ma d'un tratto neon lo ridesta dai suoi pensieri con la sua voce dolorante.
Dilion che fai dormi a occhi aperti? Riprenditi e aiutami ad alzare, gli staccherò le palle a quel figlio di put.....
No!Non faremo un bel nulla!
Dilion frenò subito l'ira di Neon con voce autoritaria e allo stesso tempo calma e distaccata.
Come sarebbe a dire non faremo nulla ci ha......
Sbattuti come fuscelli fuori dal negozio dopo aver fermato con le dita le tue pallottole........dimentico qualcos'altro?
Rammentandogli cosa era successo gli aveva mandato un messaggio chiaro e tondo:"e troppo forte non possiamo batterlo"cosi perfino Neon fu costretto a chinare il capo. Detto ciò, il ragazzo prese in spalla il suo compagno per poi lanciare uno sguardo misto da freddezza e curiosità verso Goro.
Gyukudo Goro giusto? Va bene per stavolta faremo come dici ma di al vecchio che non finirà, non è cosi semplice liberarsi della mafia.
Cosi lasciò quel posto, salendo in macchina insieme a neon per poi ritornare a casa con una spiacevole notizia da riportare al padre.......non che la cosa gli dispiacesse anzi forse iniziava a sentirsi grato nei confronti di Goro.
Hunter eh? Chissà se sono tutti cosi forti.
Ma mentre pensava ciò, iniziava ad avere una strana sensazione, non sapeva se definirlo disagio o meno tuttavia non riusciva a scrollarsela di dosso per tutta la durata del viaggio.. -
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Con Neon ferito sarebbe stato impossibile continuare il giro e riscuotere il denaro dagli altri “contribuenti”, così il giovane decise bene di ripiegare in macchina e fare rotta verso casa. Chissà quale misteriosa lezione aveva voluto impartire Goro ai due Mafiosi. L’artista marziale li guardò andar via da dentro il locale, congedandosi dallo stesso poche decine di minuti dopo. L’Hunter aveva svolto il suo compito, non vi era più motivo per lui di rimanere li. Intanto Dilion e Neon avevano fatto ritorno alla “tana”, ovvero la casa della Famiglia Mehero.
//Qui va la descrizione dei possedimenti della famiglia Mehero. Lascio a te il compito di descrivere un po’ la zona in quanto non vorrei sbilanciarmi troppo su cose che non conosco. //
Il padre si trovava all’interno di una stanza assai ben curata, al suo fianco due uomini di mezz’età vestiti in rigoroso completo nero. Non davano l’impressione di essere delle semplici guardie, infatti elle dialogavano con il Boss senza problema alcuno. Neon non si trovava più con il suo allievo: appena messo piede nei possedimenti dei Mehero fu rapidamente trasferito in un secondo luogo in cui le ferite riportare sarebbero state curate a dovere. Solo e con un’interessante storia da raccontare.
//Penso farai rapporto a questo punto, no? Puoi gestire tuo padre e le risposte che esso ti darà//
Ad un certo punto uno dei due agenti prese parola. Questi, alto più di un metro e ottanta e dall’aspetto tutt’altro che raccomandabile, dimostrò di possedere un timbro di voce molto cordiale e rassicurante, completamente altisonante rispetto la mole e il ruolo di consigliere che sicuramente ricopriva.
??: -Sarebbe forse il caso di spiegargli per bene cos’è successo… e magari dire a Neon che può procedere, seppur con un paio di anni di anticipo-
??: -Se usaste il Gyo notereste che già qualcosa è cambiato… forse non c’è neanche bisogno del battesimo-
A parlare fu il secondo agente, più basso e tozzo rispetto al primo, anche nel proporsi con le parole e i gesti traspariva poca e scoordinata eleganza.
//Se hai deciso di seguire le precedenti indicazioni siamo giunti a questo punto. Il boss ti parlerà del Nen in maniera sommaria e ti dirà che Neon ti fungerà da insegnante vero e proprio non appena si sarà rimesso. Da li puoi dire e fare quel che più ti aggrada //. -
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Ritornato nella residenza dei Mehero, Neon viene subito portato via per le dovute cure mentre il ragazzo si recò dal padre per fare rapporto sull'accaduto. Giunto da quest'ultimo nel salone di casa, trovò anche altri due uomini del tutto estranei a Dilion.
Allora figliolo, non appena sei tornato mi è stato detto che Neon non stava messo bene. Ora voglio sperare che ci sia una valida ragione ,se ora non sto contando i profitto ricavati dai "doni" che Neon doveva prendere questa mattina dai negozianti dico bene.
Disse il padre seduto ad ammirare un'enorme dipinto posto sul muro del salone mentre sorseggiava un bicchiere di vino.
Si.....pero.......
Dilion era restio a parlare in presenza di due sconosciuti specie se si trattava di un fallimento come quello.
Tranquillo sono persone di fiducia, puoi parlare liberamente.
Be potresti anche anzi quasi sicuramente lo troverai ridicolo.
Il ragazzo fu abbastanza schietto e in effetti in pochi o forse nessuno crederebbe alla storia di un uomo capace di fermare delle pallottole a mani nude.
Be tu provaci.
Il padre si presentava abbastanza calmo, una cosa che non sorprendeva di certo suo figlio che si sforzò di raccontare una storia alla quale perfino lui che l'aveva vissuta stentava a credere. Finito di fare rapporto , il padre rimase in silenzio per qualche secondo esprimendosi in seguito con parole inaspettate.
Bene, capisco....dunque è stato un hunter.
Dilion stentava nel vedere suo padre credere a una tale storia, ma subito dopo i due uomini li presenti che iniziavano a parlare come se sapessero che cos'era era successo.
Scusatemi ma mi sono perso qualcosa della discussione? Che cosa sapete e cosa è questo Gyo?
In quel momento prima che i due uomini proferissero parola, intervenne il boss con una semplice parola.
Nen!
Il giovane in un primo momento era confuso da quella parola, non riusciva a comprendere.
Nen?
Si e questo il nome della tecnica che quell'uomo......Goro ha usato contro di voi, si tratta della capacità di usare l'energia del proprio corpo come strumento o almeno questa è la spiegazione sintetica.
Sorpreso da questa profonda spiegazione del padre non poté che porre un'ovvia domanda.
Pero, sembri ben informato padre.
Naturale, anch'io so utilizzare il Nen cosi come anche Neon e questi due uomini e credo che tra breve anche tu ti aggiungerai alla lista.
Scusa che intend-.....!
Mentre conversavano il ragazzo inizio a sentirsi le forze quasi prosciugare, a tal punto da costringerlo in ginocchio.
Cosa mi sta s-succedendo?
A quanto sembra il colpo di quel Goro deve aver aperto i tuoi Shouko.
Shouko?
[color=red]Sono i punti di emissione situati nel corpo umano dal quale se aperti fuoriesce la nostra energia interiore o meglio il Nen, tranquillo non è nulla di grave ora ti aiuterò a controllare l'aura che sta uscendo senza controllo dal tuo corpo, fatto ciò Neon una volta rimesso inizierà a darti lezioni./color]
A quanto sembrava l'incontro con quel Hunter stava per cambiare in maniera radicale il modo di vedere le cose del giovane Mehero e cosi anche la sua vita.. -
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Con un gesto della mano il boss congedò i suoi due consiglieri. Entrambi si alzarono in silenzio ed abbandonarono la sala, lasciando padre e figlio da soli. Quando le porte scorrevoli si chiusero, il capo della famiglia Mehero socchiuse gli occhi. Un flebile vapore, uguale a quello che vedeva ora sgorgare dal suo corpo, ne avvolse le membra come un mantello delicato. Era regolare, privo di imperfezioni e, dato non trascurabile, donava la stessa sensazione di inquietudine che aveva provato dinanzi Goro.
-Questo è il Ten, ovvero mantenere l’aura intorno al proprio corpo. E’ il primo dei quattro grandi principi del Nen. Non mi dilungherò in altre spiegazioni, potresti svenire prima che finisca di parlare.-
Sospirò ed aprì gli occhi. L’aura interno al corpo dell’uomo si fece più quieta, quasi immobile. Era evidente come il padre di Dilion fosse assai esperto nell’utilizzo del Nen, ma ciò il figlio ancora non poteva capirlo: per avanzare in quel circolo non bastavano solamente i soldi e l’influenza.
-Chiudi gli occhi e concentrati. L’aura che ti avvolge il corpo è come un fiume che scorre naturalmente, ebbene tu dovrai fermare quel fiume. Regola il fiume dalla sorgente. -
//Impari il Ten dopo non poche fatiche. La meditazione sortisce i suoi effetti ma ti occorre pensare a ciò che più riesce a renderti quieto. Fatto ciò, come prima, hai liberà d’azione //. -
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Il ragazzo rimasto solo con il padre ne ascoltò le parole cercando di riottenere la calma e lentamente concentrarsi. L'impresa non era facile, più tempo passava più la stanchezza prendeva il sopravento. Si sedette a terra e dopo aver chiuso gli occhi iniziò con dei lunghi e profondi respiri, lo aiutavano a rilassarsi. Non pensò più a niente lasciando spazio solo al silenzio per poi lasciarsi abbandonare da quella strana sensazione che sentiva, che in realtà si trattava della sua energia che fuoriusciva dal suo corpo. In tal maniera seppur con gran difficoltà, impiegò ogni suo neurone, cercando di immaginarsi questa sorta di energia che stava uscendo da lui e che con il tempo iniziava a prendere forma, più stabile, più controllata. In quel momento sentì l'aura circondare il suo corpo, quasi fosse una seconda pelle, una sensazione piacevole quasi tonificante. Lilion aveva appena appreso la prima nozione per comprendere e utilizzare il nen....il Ten!!!!
Edited by eleg - 14/8/2014, 00:06. -
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L’orologio scorreva lentamente, scandendo i secondi, i minuti, le ore. Il Boss se e stava li, seduto e in silenzio a contemplare la figura della sua prole fare il primo passo verso una realtà fino a quel momento sconosciuta. Per lui aveva previsto da tempo un progressivo scoprire di tale potere, dunque poté ritenersi fortunato sotto quell’aspetto: il battesimo non l’aveva segnato. Sicuramente era stato Neon a permettere che ciò potesse avvenire, e suo padre l’aveva ben capito dal distorto racconto propinatogli. L’unica nota dolente riguardava proprio la figura di quell’Hunter; se anche gli altri negozianti avrebbero preso spunto dall’evento sarebbe scoppiato un vero e proprio casino, senza contare che a York Shin viva anche una delle cinque famiglie mafiose più importanti. L’associazione voleva forse incominciare una vera e propria guerra contro la mafia? Le notizie giunte dagli altri continenti parlavano già di una disputa accesa tra gli Shon ed alcuni Hunter che aveva portato non poche vittime all’interno della famiglia. Non era certamente compito suo rimuginare su simili eventi, però non preparare in tempo un piano d’azione voleva dire rimanere completamente indifesi dinanzi una tempesta. L’ardore di provare simile esperienza proprio non lo aggradava. Scollò il capo e focalizzò il figlio. Erano passate ormai quattro ore da quando aveva incominciato la sua approfondita meditazione nel tentativo di controllare l’aura e, poco prima dello scoccare delle ventidue, Dilion aveva finalmente posato la pietra più importante dinanzi il suo cammino. Il Nen lo avvolgeva come il padre, anche se la differenza tra i due manti era abbastanza evidente. L’uomo batté le mani un paio di volte.
Boss: -Entra pure Neon!-
Il padre anticipò di qualche secondo il muoversi della porta alle spalle del figlio. Neon fece la sua venuta nella stanza. Un fitto bendaggio gli ricopriva addome e busto, lasciando scoperte però braccia e spalle. Il colpo subito dall’uomo era stato veramente forte. Questo si portò vicino al ragazzo, mettendosi a sua volta seduto. Gli occhi scivolarono per qualche secondo sul Ten di Dilion e non poté che lasciarsi fuggire un sorriso d’approvazione.
Boss: -Bene Neon, vedo che ti sei ripreso. Hai fatto un buon lavoro, anche se siamo rimasti a secco di “doni”. Tornando al punto: insegnerai a mio figlio le basi del Nen. Come vedi già sa usare il Ten, ma ha bisogno di pratica. Compreso tutto?-
Neon: -certo Boss, sarà fatto!-
L’anziano sorrise appena. Si alzò dal suo posto e lasciò le quattro mura passando attraverso una delle due porte usate precedentemente dai suoi consiglieri. Aveva riposto piena fiducia in Neon e nelle sue abilità, così come aveva riposto fiducia in Dilion. Subito dopo l’abbandono del Boss, Neon ne prese il posto. Ora si trovavano faccia a faccia. La fatica, come giusto che fosse, attanagliava già l’apprendista.
Neon: -Ok. È stato un po’ rocambolesco questo tuo entrare nel mondo nel Nen, ma vediamo un po’ di insegnarti qualcosa che ti sarà utile per adesso… almeno così non crollerai dalla stanchezza! *rise, tornando serio un secondo più tardi* Il Ten ti permette di mantenere come una seconda pelle a proteggere il tuo corpo, senza verresti inevitabilmente travolto da qualunque utilizzatore di Nen, ma non ti sarai scordato come eri prima, no? Zetsu. Lo zetsu è l’assenza di aura, ovvero la repressione della stessa all’interno del proprio corpo. Questo principio è assai utile, infatti ti permette di passare quasi inosservato e di recuperare più velocemente le energie. Ebbene, ora ti allenerai nello Zetsu…. Ricorda ragazzo come era il principio!-. -
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Con espressione soddisfatta, Mehero osserva suo figlio mentre compie il primo passo verso un mondo di immenso potere concesso solo a chi utilizza il nen. Nel mentre compare Neon, con diverse fasciature sotto i vestiti, le sue condizioni non sembravano cosi pessime come prima. In seguito Mehero senior lascia la stanza affidando al mafioso il compito di istruire il figlio sulle successive basi per apprendere il ben. Con questo nuovo incarico, Neon iniziò a insegnare la seconda base ossia lo zetsu, una tecnica che si basava sul celare la propria aura. Il ragazzo seguendo alla lettera i consigli del suo mentore, tenta di far svanire la sua aura, un'impresa che seppur a parole risulti facile nei fatti risultava difficile quanto apprendere il Ten. Più si concentrava, più gli era difficile riuscirvi, dopo diversi tentativi pero, comprese che non doveva focalizzarsi sull'aura, in realt' era l'esatto contrario, doveva semplicemente non pensarci più. Rilassato sia mentalmente che fisicamente, con la mente priva di pensieri, fu allora che l'aura svanì di colpo, ma non era solo quello, anche la sua presenza sembrava diminuita seppur lievemente. Era finalmente riuscito a compiere il secondo passo....lo zetsu!!!! . -
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Ten, Zetsu, due dei quattro grandi principi del Nen. Dilion era riuscito ad apprenderli con relativa facilità, aiutato indirettamente da Goro e da Neon, ma il vero clou ancora doveva essere svelato. Ren e Hatsu sarebbero stati i due passi successivi. L’uomo lanciò uno sguardo all’allievo, immediatamente dopo all’orologio. Si era già fatto tardi, e ciò voleva dire che i locali notturni della Famiglia presto avrebbero aperto i battenti. Il pomeriggio era stato un vero e proprio fiasco sotto l’aspetto finanziario, dunque quella sarebbe stata una buona occasione per riscuote i debiti che alcune persone avevano accumulato durante le serate passate al seguito del gioco d’azzardo e delle belle donne. Poteva essere anche una buona occasione per allenare le abilità che il ragazzo aveva appena appreso in virtù dei passi successivi, infatti conosceva un paio di persone che avrebbero potuto benissimo fare al caso loro.
Neon: -cambio di programma. Passare tutto il tempo qui a farti meditare sarebbe terribilmente noioso…. Visto che prima ci è andata male, è nostro dovere nei confronti della Famiglia quello di rimediare. Preparati ad uscire ragazzo, abbiamo alcune faccende da portare avanti!-
Di scatto l’uomo si alzò da terra. Si era completamente ripreso, anzi, dava segno di essere più energico e deciso che mai. Diede una pacca sulla spalla al ragazzo, proseguendo verso la porta che l’aveva visto entrare un’ora prima. Si sarebbero dovuti vestire in maniera elegante, il locale al quale avrebbero fatto visita era tra i più rinomati a York Shin. “Le due Bellezze” era un Night Club di lusso frequentato da politici ed impresati di successo, niente a che vedere con i proprietari di piccoli market, ed era proprio quella la loro più vistosa debolezza. Sarebbe stato un colpo sicuro, liscio e programmato fin dal principio. I Fratelli Casini sarebbero stati la loro preda: dovevano alla Famiglia un'ingente somma di denaro dovuta ad alcune scommesse non pagate ed era giunto il giorno di sanare il disavanzo. I Casini però erano famosi per il loro essere "pessimi pagatori" e allo stesso tempo temuti per la loro forza. Il loro segno caratteristico era una bobetta grigia che mai rifiutavano di mostrare, qualunque esso fosse il vestito affiancato.
//Allora, puoi descrivere pure il locale (sia interno che esterno) e tutto il resto. Come sempre sei free//.
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