Rosso come il Sangue

Lavoro Difficoltà F

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  1. secer quest
     
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    Parlato
    Pensato
    Parlato Martina
    Parlato altrui

    Quel giorno Jin doveva fare il mattino in ospedale, il giorno prima aveva fatto il pomeriggio e aveva smontato alle 21:00, non aveva fatto molto per fortuna ieri solo lavoro burocratico e un'emergenza codice verde un ragazzino con un braccio rotto.
    Doveva essere in ospedale alle 6:45, il regolamento interno diceva che il personale doveva essere in turno 15 minuti prima per potersi cambiare e prendere le consegne, il suo turno era di 12 ore cioè dalle 7 alle 19.
    La sveglia suonò alle 5:30 non perché aveva paura di arrivare in ritardo, ma voleva tenersi in forma prima di andare al lavoro, si era imposto che tutti i giorni doveva andare ad allenarsi con corsa ed esercizi nella foresta.
    Jin dormiva a torso nudo e pantaloni lunghi, sentendo la sveglia si alzò da letto e si mise seduto, la stanza per via dell'orario era immersa in un buio molto intenso e le cose che erano nella stanza si intravvedevano appena, il giovane accese la luce per poterci vedere meglio anche se sinceramente non ne aveva bisogno perché quella era casa sua e si ricordava dov'erano le cose a mena dito e riusciva ad orientarsi anche nel buoi più completo.

    Uhm che stanchezza, si sentono tutte le poche ore che ho dormito ieri.

    Si stropiccio gli occhi e si stirò, appena alzato si diresse verso il bagno per lavarsi, aveva un fisico perfetto, la tartaruga ben formata e delineata, in bagno si guardò allo specchio e incominciò a lavarsi sotto le ascelle, poi la faccia i denti e il resto del corpo si asciugò e si vestì per andare a fare colazione in cucina.
    Si preparò qualcosa di leggero dato che doveva andare a correre e non voleva appesantirsi troppo, finita la colazione lavò la roba usata e tornò a lavarsi i denti prima di uscire.
    Finito il lavaggio dei denti preparò la borsa per il lavoro e la portò in salotto pronta per quando doveva prenderla per andare al lavoro.

    Uhm oggi penso di fare solo la corsa gli altri esercizi li farò stasera quando torno dal lavoro.

    Pensò Jin mentre stava uscendo per andare a correre, erano le 5:50, in cielo si intravedeva in lontananza l'alba, il sole stava sorgendo timido timido in mezzo a delle nuvole che si erano dipinte di arancione, l'aria era fresca e l'erba era inumidita per via della notte che ha fatto freddo.
    il ragazzo incominciò a correre l'aria gli sferzava la pelle era un tocca sana, da casa sua al paese c'erano molti chilometri da percorrere, ma Jin non si scoraggiava così facilmente ormai si era abituato a correre per molti chilometri quando aveva incominciato ad allenarsi le prime volte era stanco in poco tempo invece adesso era raro che si stancasse a tal punto da arrivare con un forte fiatone.
    Stava correndo ormai non si sa quanto e in lontananza intravvedeva l'inizio del centro abitato, arrivò di corsa in mezzo ad una via dove c'erano già i commercianti che aprivano i negozi.
    Jin corse fino al centro abitato e arrivato ad una fontana si fermò, il fiato era normale la corsa non ne aveva risentito, si appoggio un secondo contro una fontanella che si trovava in mezzo alla piazza e si rilassò guardando il centro cittadino.

    Hei Jin!!

    Una voce a lui familiare lo chiamò, si girò e sulla sua sinistra a qualche metro da lui c'era una ragazza che lui conosceva benissimo, era Martina una sua collega di lavoro, quando la ragazza arrivò da lui si salutarono abbracciandosi, quando si divisero dall'abbraccio lei lo guardò meglio e disse:

    Sempre a tenerti in forma te? non ti rilassi mai?

    Il ventidue enne sorrise e disse:

    Marty ma lo sai che se io resto fermo per più di 30 minuti impazzisco, dovresti saperlo visto che lavori in sieme a me... A proposito di lavoro oggi che fai il mattino anche te se non erro giusto?

    La ragazza lo guardò e disse con un sorriso:

    Cos'è spii i miei orari per vedere quando sono libera per chiedermi di uscire insieme? ahahaha apparte gli scherzi si sono di mattino anche io.

    Jin a quelle parole fece un sorriso a 32 denti guardandola disse:

    Ahaha non sarebbe una cattiva idea chiederti di uscire, dato che abitiamo a 10 km di distanza l'uno dall'altro, vuoi un passaggio oggi per andare al lavoro?

    A quelle parole la ragazza gli diede un buffetto affettuoso sulla spalla e disse:

    Mah... Mah guarda te il timido Jin ora viene fuori il marpione, si grazie accetto volentieri un passaggio facciamo alle 6:30 davanti a casa mia?

    Lui la guardò e stringendola a se affettuosamente e amichevolmente disse:

    Ok nessun problema... Sai per caso che ore sono?

    Martina gli guardò il braccio sinistro e prendendoglielo disse:

    Hai l'orologio e me lo chiedi a me?

    Gli guardò l'orologio che aveva nel polso, segnava le 6:20, gli e lo porto davanti alla faccia e disse nuovamente:

    Mancano 20 munuti al nostro incontro per andare al lavoro.

    Gli lasciò il braccio e Jin disse:

    Cavolo ok fra venti minuti davanti a casa tua sarò puntuale come un'orologio svizzero tranquilla.

    La abbracciò nuovamente e quando la lasciò andare gli sorrise e la salutò con la mano e si lanciò in una corsa disperata per tornare a casa, prendere la borsa e dirigersi da Martina, le vie si stavano affollando sempre di più, ma Jin riuscì ad arrivare all'inizio del paese e incominciò a correre più velocemente possibile, non si era mai reso conto di quanto fosse diventato veloce in dieci minuti era arrivato a casa.
    Rallentò un momento e arrivato davanti la porta la aprì era sudato e aveva un poco il fiato corto prese la borsa con dentro il cambio e vedendo com'era conciato pensò:

    Cavolo non riuscirò mai a piedi in dieci minuti ad arrivare in tempo... Prenderò la bici.

    Uscì e andò a prendere la bicicletta sul retro, fece una piccola corsetta e salì sopra, cominciò a pedalare come un forsennato con la borsa a tracolla, alle 6:30 precise arrivò davanti alla casa della ragazza scese e bussò, non dovette aspettare che massimo due minuti e la porta si aprì e Martina gli si presentò davanti lo abbraccio e disse:

    Ti devo chiamare flash da ora in poi in 20 minuti sei riuscito a arrivare a casa e passare a prendermi?

    Vedendo la bici lo guardò storto e poi si sedette sul cannone della bicicletta e cinse il collo del ragazzo, Jin si incominciò a pedalare in direzione dell'ospedale in compagnia della ragazza, la sua pedalata era veloce e rilassante non faceva per niente fatica.

    Sai ho chiesto il trasferimento all'ospedale di York shin city, dovresti farlo anche te sei sprecato qui sei come me a lavorare sul campo, come ad esempio in elisoccorso e in ambulanza oltre che al pronto soccorso, ma qui sull'isola siamo limitati non abbiamo la tecnologia che c'è la qui è obsoleta.

    Il ragazzo l'ascoltò e quando smise di parlare disse:

    Mia cara Martina io l'ho già fatto mi devono dare una risposta a giorni, se ti mandano via anche a te possiamo andare a York Shin City insieme e dividendoci un'appartamento come due normali coinquilini non pensare male come al solito.

    Lei sorrise e rispose:

    Non sarebbe una cattiva idea, se mi accettano la domanda di trasferimento ti farò un fischio.

    Alle 6:40 arrivarono davanti all'ospedale e subito si sentirono i commenti scherzosi dei colleghi che vedendoli arrivare insieme e la Martina cingergli il collo che dicevano:

    Ecco i due piccioncini che bella coppia a quando il matrimonio?

    I due si guardarono e guardarono i colleghi e sorrisero scuotendo la testa, scesero ed entrando si diressero verso gli spogliatoi dividendosi andando nei corrispettivi spogliatoi.
    Jin fece una veloce doccia per togliersi il sudore di dosso e si vestì, uscì e si diresse in guardiola a vedere le consegne del giorni prima, mentre sfogliava il quaderno delle consegne arrivò anche Martina e anche lei guardò il quaderno.

    Uff mi tocca mettere a posto il magazzino farmaci sono arrivate delle scorte e devo vedere se nell'armadietto qui in PS è in ordine... Ah te hai da stare dietro ad una matricola in bocca al lupo.

    Disse Jin sorridendo e guardandola, lei in risposta gli diede un buffetto su una spalla e sorrise anche lei, il giovane infermiere si girò e si diresse verso la porta scorrevole per uscire e dirigersi verso il magazzino, ma quando la porta si aprì gli si parò davanti un ragazzino che doveva avere più o meno 19 anni lo guardò e disse:

    Tu devi essere il tirocinante che ci anno mandato dal corso di infermieristica... Bene oggi lavorerai con me e con la mia collega Martina che è in guardiola, ma sopratutto con lei per il momento io devo fare una cosa in magazzino e te devi lavorare sul campo e non devi stare ad annoiarti a fare cose burocratiche in magazzino.

    Il ragazzino annuì alle sue parole, Jin gli indicò chi era Martina e lei in risposta gli rivolse uno sguardo disperato, e lui gli rispose usando il labiale dicendo "arrivo non preoccuparti non ti lascio sola", lavorare in magazzino era noioso bisognava mettere in ordine scatoloni interi di farmaci e medicinali.
    Stava facendo il suo lavoro quando un collega arrivò e disse:

    Hanno bisogno di te in PS ci penso io qui.

    Il ragazzo gli sorrise e annuì ed uscì, arrivato in PS cercò Martina che era in guardiola seduta vicino al telefono con il tirocinante che la stava tartassando di domande, appena vide Jin si alzò e disse:

    Se vuoi sapere di più sulle chiamate di emergenza chiedi a lui che è più esperto.

    Si avvicinò a lui e all'orecchio gli disse:

    Non lo reggo più è di un pesante.

    Jin sorrise e si sedette al posto della ragazza e cercò di ascoltare le domande del ragazzo mentre la ragazza si sedette vicino al lui e ascoltò anche lei le varie domande, stava per rispondere ad una domanda quando squillò il telefono, i due infermieri restarono in allerta e il ragazzo fece un cenno al tirocinante che scosse il capo in segno di no non se la sentiva di rispondere.
    Jin non perse tempo e tirò su la cornetta e disse:

    PS di Kujira... si.. si...ok.

    Mise giù e disse:

    Chiamate il medico, una barrella e il carrello delle urgenze sta arrivando un codice rosso.

    Il tirocinante tremò e restò fermo sul posto mentre gli infermieri si prepararono a ricevere l'emergenza, Jin vedendo la reazione del tirocinante disse per spronarlo:

    Matricola te vieni con me e Martina.

    Detto questo si preparò con i guanti e una barella.

    Edited by secer quest - 24/8/2014, 19:17
     
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