"Bruciare di vita"

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  1. gabbo_95
     
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    Scritto /Parlato altrui /Pensieri

    Achak è sempre stato solo...la tribù non gli apparteneva,il Dio del fuoco lo aveva portato dagli indigeni per rafforzarlo fisicamente e mentalmente,per istruirlo,per avviarlo alla sua venerazione,ma non per farsi degli amici...Achak era un tipo inusualmente rilassato e mentalmente disteso,ma spesso rifletteva su cosa significasse avere degli amici,lui aveva un Dio che lo guidava,un fisico che lo sorreggeva,una mente che ne sublimava le capacità in battaglia,ma nessuno che stesse al suo fianco,incondizionatamente,indistintamente...mentre rifletteva,il suo sguardo fu' attirato da un insegna...segnalava un ingrosso di merci varie...dimenticò ben presto i suoi idealismi sull'amicizia,non aveva intenzione di farsene,era solo curiosità la sua...entrò nell'ingorsso,vendeva oggetti di svariate tipologie e utilizzi,ma fu' attirato dal reparto utensili,ve n'erano vari per fare calore nelle case..pietre focaie,Achak conosceva la loro funzione,potevano tornargli utili,erano in grado di evocare la sua divinità,lasciandola manifestare fra lo sfreghio di quelle pietre,il ragazzo afferrò una manciata di quei sassi,la folla che accalcava il piccolo negozietto ne copriva i movimenti,prese anche un blocchetto di fogli di papiro e una penna ad inchiostro per scrivere,doveva pur comunicare in qualche modo se ce ne fosse stato il bisogno...senza farsi notare uscì dall'edificio...Il sole batteva prepotente,caldo,bruciante,Achak adorava quella sensazione,gli ricordava il calore d'un focolaio sulla pelle,immediatamente il ragazzo afferrò un foglio di papiro,scrisse su di esso qualcosa di semplice...

    "Dove devo dirigermi?"

    Sfregando le pietre focaie gli diede fuoco,lasciandolo volteggiare infiammato dalle sue mani fino a terra,iniziò a soffiare una leggera brezza il foglio si alzò da terra puntò verso il nord,poi divenne cenere...Achak capì,era quella la sua destinazione,a nord...ma verso cosa?...dove l'avrebbe portato la volontà del fuoco questa volta?...ma soprattutto lui cosa voleva?...Negli ultimi 5 anni aveva pensato solo a come sarebbe sopravvissuto il giorno seguente,non aveva tempo di fare progetti a lungo termine,la sua risolutezza lo mantenne in vita,ma adesso v'era bisogno di decidere che cosa fare della propria vita...forse a nord avrebbe trovato una risposta...Achak vide un passante che gli sembrò un tipo rispettabile del luogo...prese il foglio di papiro e la penna ed inizio a scrivere,si avvicinò al tizio e gli mostrò il foglio...

    "Sono diretto a nord,come posso abbandonare il continente"

    il tizio lesse,da vicino si notavano bracciali,anelli pendenti d'oro, che sbucavano dalla camicia elegantemente abbottonata,era un nobile o comunque qualcuno di benestante,scrutò Achak dall'alto al basso,poi estrasse una moneta e la buttò davanti a suoi piedi dicendo...

    Ecco a te mendicante...sono un tipo benevolo io.

    Achak vide per la prima volta la figura di cui aveva letto,un nobile dell'NGL...i libri non davano una vera descrizione delle loro gesta,li definivano come borghesia alta,ma Achak sapeva che in un mondo di povertà un alto borghese che si vezzeggia con le sue ricchezze non può essere che feccia...Era stato preso per un mendicante non che gli importasse,avrebbe continuato semplicemente verso nord in caso non sarebbe riuscito ad estrapolare informazioni sul porto più vicino,vagava,senza una meta precisa,il nord come direzione,il fuoco non lo avrebbe tradito,la direzione era quella giusta,doveva esserla...

     
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