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mettiuw.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Parlato"
-Pensato-
Era una notte come le altre a Las Noches, e come ogni notte il centro era molto affollato. Gente che andava per i Strip Club, gente che si passava la serata in un bar, o gente che andava a sperare in un "colpo divino" andando a giocare al Casinò. Così come al centro, anche nei quartieri era una sera come un altra. Gente che dorme per la strada, gente che conclude sporchi affari e macchine della polizia che girano per tutta la città. Non c'è un attimo di pace a Las Noches, ma questa sera, a differenza delle altre, non c'era pace neanche nella mente di Zero. Il ragazzo, infatti, non riusciva a prendere sonno, nonostante fosse ormai abituato ai continui urli che provenivano da fuori della sua abitazione. Il ragazzo era sul letto, con uno sguardo rivolto verso il comodino. Da questo aprì un cassetto, spostò qualche cianfrusaglia e prese in mano un piccolo foglietto. Era un foglietto molto datato, non si sa precisamente per quale motivo Zero lo prese dal cassetto. Erano anni che lo lasciava marcire li dentro, ma dopo averlo preso iniziò a leggerselo nella mente.
-Cara Mamma e Papà. So che non ho avuto l'opportunità di conoscervi, so che voi non avete avuto l'opportunità di crescermi. Non so cosa sia successo, non so cosa ci abbia diviso, ma sono sicuro che la colpa non sia vostra. Non credo a chi dice che mi avete abbandonato in quello stupido orfanotrofio. Infondo era stupido, ma mi è rimasto nel cuore. Ciò ho passato tutti i miei anni, mi hanno insegnato a leggere e a scrivere, e comunque ho conosciuto ragazzi nelle mie stesse condizioni. Per la società noi ragazzi non siamo altri che dei poveretti, ci emarginano, sopratutto in una città come Las Noches che il soldo fa da padrone. Ci guardano con occhi schifiati mentre vestono pelle di innocenti animali. Le bestie non siamo noi, noi siamo dei semplici ragazzi, non abbiamo fatto niente di male. Non mi sorprende che poi quell'orfanotrofio lo abbiano distrutto, le suore non riuscivano a mantenere più i costi di gestione perchè non arrivavano entrate. Il sindaco non garantiva più niente per quell'orfanotrofio, ed è lo stesso sindaco che dopo poco lo fece abbattere per crearci sopra un altro Casinò, come se questa città non ne avesse già abbastanza. Non chiedetemi come faccia a sapere queste cose, infondo sono sempre stato un ragazzo curioso, ho sempre cercato di intrufolarmi d'appertutto e scoprire tutti i segreti possibili, però non sono uno che fa la spia, almeno non per giuste cause. Vorrei davvero che voi foste qui. Ho cercato in tutti i modi di aiutare quell'orfanotrofio ma un ragazzo come me di soli 12 anni cosa avrebbe mai potuto fare? La società lo vedeva come un batterio, e non avrebbe mai creduto alle sue parole. Ora che non ho una casa sto raccimolando qua e la per i quartieri di Las Noches, mi capita di trovare delle buone persone che condividano ancora qualcosa con questo giovane ragazzo, ma la maggior parte mi caccia perchè quello è "il loro territorio". Se fossimo davvero uniti non passeremmo questi problemi. Vabbè, inutile che lo dica a voi, chissà se possiate veramente sentirmi, sappiate che nonostante io non vi abbia mai conosciuto, sono alla vostra ricerca, voglio vedervi, voglio sapere come eravate fatti. Sono sicuro che te, Mamma, fossi una bellissima donna. Vabbè, vi saluto, magari scriverò un altra lettera, intanto è meglio che trovi una sistemazione-
Finito di leggere Zero non accennò a una singola espressione facciale.
-Alla fine sono riuscita a trovarla la sistemazione-
Dopo queste parole però, dalla sua faccia spuntò un sorrisino quasi ironico, che, nonostanto l'abitazione l'avesse trovata, non era tutta questa meraviglia. Era stretta anche per una persona, figuriamoci per mettere su famiglia, ma per ora quello non era il problema del ragazzo. Dopo pochi minuti si alzò dal letto, non riusciva minimamente a prendere sonno, così si mise dei pantaloni, una felpa ed uscì di casa.
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Incubi Notturni |
