La Finale del Festivan

Shou Riku vs Andris Doyle

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    Tutti me lo chiedono, ma neanche io lo so di preciso...

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    //Questo incontro è la messa in pratica di tutto il regolamento che riguarda i combattimenti. Le schede dei due partecipanti sono le seguenti: qui e qui //

    Lo stadio era proprio quello delle grandi occasioni, gremito di persone e di giornalisti, tutti intenti a seguire quella che da li a poco sarebbe divenuta la finale del grande torneo delle Olimpiadi. La tensione a bordo ring, un immenso tappeto di rettangolari mattonelle bianche, era palpabile, pochi minuti ancora ed ecco che le due star sarebbe discese per dare il proprio spettacolo. Ad osservare tutto da una posizione soprelevata vi erano tre persone: due esperti e l’immancabile telecronista, colui che avrebbe descritto attimo per attimo le azioni più spettacolari del match anche per i più disattenti. Da dietro dello spesso vetro sarebbe stato difficile distinguere i tratti dei tre, tant’è che a confermare la propria presenza altro non v’era che le voci, forti e squillanti, lasciando un alone di mistero poco gradito alla massa. Uno schiocco ed ecco che le luci si spensero all’improvviso, lasciando ai fari di bordo ring l’ingrato compito di fare chiarezza su quel che stava per avvenire. A quel punto anche il telecronista, tal tono allegro e simpatico, si rassestò.

    Telecronista: -Signori e Signore, la Finale delle Olimpiadi avrà ora inizio! A contendersi il titolo di più forte combattente saranno i due i quali durante questo torneo hanno sbaragliato i propri avversari senza riportare neanche una sconfitta, dunque facciamo un applauso a Andris Doyle e Shou Riku!-

    Scandita anche l’ultima sillaba, agli estremi opposti del ring s’andarono a concentrare le luci delle sala, in parte riaccese per l’evento, le quali illuminarono l’essenza di due persone, i contendenti. Da una parte un uomo anziano sulla sessantina, vestito in maniera assai elegante ed avente tra le mani un giornale locale, mentre dalla parte opposta una giovane ragazza dai corti capelli castani, vestita di un corto abito sportivo ed armata di racchetta da Tennis

    Telecronista: -Ricordiamo ai più distratti le regole di questo incontro: Non vi saranno assegnati punti, dunque l’unico modo per sconfiggere l’avversario è quello di metterlo K.O. ; E’ possibile utilizzare qual si voglia genere di arma o oggetto; E’ possibile, qualora lo si voglia, uccidere il proprio avversario; Non ci sono limiti di tempo. Detto ciò… che l’incontro abbia inizio!-

    All’unisono i contendenti salirono sull’immenso “tappeto bianco”, pochi attimi e….
     
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  2. Andris Doyle
     
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    Avevo vissuto quell’esperienza ormai troppe volte per poter provare emozioni forti ed intense, infatti pareva proprio come se fossi a casa mia, con tutte le mie comodità e il giornale che stringevo tra le mani ne era la chiara prova. Si, poteva definirsi un giorno speciale quello, non solo per me, anche per coloro i quali erano giunti li a vedermi menare le mani contro un avversario di cui non sapevo né il nome né le capacità… anzi, il nome ora lo sapevo, lo speaker lo aveva annunciato con così tanto ardore che quasi mi era venuto il sentore si trattasse di una persona illustre del campo. I dubbi che mi attanagliavano ancor prima di salire sul ring però svanirono tutti, come al solito, una volta posato il piede sulle bianche mattonelle che componevano il teatro sul quale mi sarei dovuto esibire. Quelle maledette luci che poco prima s’erano spente, impedendomi di continuare a leggere il giornale, ora eran raggruppate tutte in un unico punto, cioè su di me, accecandomi ancor più di quel che la natura non aveva provveduto a fare. Un lieve senso di disaggio mi folgorò: ebbene tenevo ancora con me quel giornale che aveva letto già due o tre volte nell’attesa, un comportamento sicuramente non consono per un combattente del mio livello, eppure andava a finire sempre così. Ancora una volta le voci provenienti dalla stanza posta al di sopra ti tutti si fecero udire. Eccola la mia avversaria salire sul ring. Una ragazza, apparentemente molto giovane, e con indosso un vestito corto, si, di quelli tipicamente indossati dalle giocatrici di Tennis… ah, ecco perché teneva ferma tra i suoi palmi quella racchetta, doveva essere una giocatrice. Il suo sguardo freddo e deciso incrociò il mio. Un brivido attraversò la mia fragile colonna vertebrale…no no, non ero un maniaco, e solo che quella giovane mi ricordava un ben più baldo Doyle, altroché il sessantenne di ora, arrugginito ma saggio. Lanciai via i fogli di carta stampata, facendoli cadere a bordo ring, e mi avvicinai alla mia sfidante. I tre rintocchi del gong avevano riecheggiato nello stadio ormai da parecchi secondi, dunque mi sarei potuto aspettare un improvviso attacco, ma Riku sembrava aver avuto la mia stessa idea. Quando gli fui abbastanza vicino la salutai con un cenno della mano e lei, molto educatamente, ricambiò. Gli spettatori ci guardavano dubbiosi e sbalorditi, ignari di quel che effettivamente noi due, le vere star della serata, avevamo in mente.

    -I miei ossequi, Shou Riku. Non vorrei urtare i suoi sentimenti, ma con questo nome mi sarei aspettato un ragazzo anziché una giovane fanciulla come lei-

    Avevo velato una stoccata con parole gentili e lusinghiere, le uniche cose che la mai veneranda età mi permetteva d’usare in abbondanza. Comunque non mi ero esposto così apertamente per un misero saluto.

    -parlando di cose più impellenti invece… che ne direbbe di dare a questo pubblico una vera e propria lezione di come si combatte? Non ho bisogno di parole, mi bastano anche i fatti-

    Quella notte sarebbe dovuta rimanere impressa nella mente dei più per molto e molto tempo, ecco il mio intento.
     
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  3. Shou_Riku
     
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    Era insolito vederla lontana dagli impianti sportivi e distratta dai “lavori” che il nonno gli assegnava, molti dei membri della famiglia infatti avevano visto quel suo voler partecipare alle Olimpiadi come un punto di svolta, ma nessuno di loro sapeva la verità. Riku, la giovane promessa del Tennis e pupilla del padre di suo padre aveva desiderato partecipare a quelle sfide perché desiderosa di soffocare nella fatica e nelle ferite tutto quel che si portava in seno, una nuova valvola di sfogo che sarebbe andata oltre al mero sport o ai doveri ai quali era sottoposta. In casa sua tutti volevano un maschietto e non si rassegnarono all’idea di averlo neanche per un secondo, ecco il perché del suo nome da maschio rispetto al reale sesso. Non gli aveva mai dato fastidio, in qualunque caso, era stata in grado di affermarsi con le sue sole forze nell’abito che più gli piaceva e questo era la sua più grande soddisfazione, una soddisfazione che ebbe la fortuna di rivivere in quel preciso istante, dinanzi al bianco e marmoreo ring dello stadio. Il suo avversario, Andris Doyle, si trovava già al suo posto mentre lei ancora non si decideva a salire. Il suo sguardo fermo e freddo venne tradito da quel momentaneo lasso di indecisione. Conosceva l’anziano uomo, capelli argentei ed un vestito assai elegante, per la fama che s’era creato all’interno di tutta la Torre Celeste e ritrovarselo ora davanti gli occhi le provocava uno strano sentore. No, non era paura, bensì voglia, voglia di rivaleggiare con il più grande maestro che la vita gli avrebbe mai posto dinanzi. Dunque si fece coraggio e stringendo la racchetta nelle mani calpestò il suolo della sfida. Un rombo di voci ed incitamenti a lei rivolti si innalzarono dagli spalti, così come sul campo da Tennis così nell’arena. Pervasa dall’orgoglio e da una ritrovata fiducia decise di puntare dritta al suo avversario e così i loro occhi si incrociarono. Sereno e pacato, Doyle non lasciava trasudare nient’altro che vasta esperienza dai suoi pori e, senza scomporsi nemmeno un secondi ai rintocchi del gong, gli si avvicinò. Riku lo capì al volo le intenzioni del vecchio, come se tra di loro vi fosse stata una forte empatia, così non si mise in posizione ed attese, silente.

    (mi ha salutata? Meglio mostrare un po’ di rispetto)

    Garbatamente fece un inchino. Presto le intenzioni dell’uomo, ormai distante da lei un metro, furono chiare, così come chiare ne furono le parole. Non era facile capire che Doyle voleva fare di quell’incontro la sua più gloriosa battaglia… sarebbe stata in grado Riku di tener fede alle aspettative dell’esperto guerriero? I fatti, ecco cosa egli voleva, dunque di pari passo si sarebbe comportata. Non pronunciò parola e, rapida come un falco, afferrò dalla cintola che ne teneva su la gonnella un contenitore plastificato. Ovviamente la racchetta non era un semplice abbellimento o un oggetto di coreografia, bensì faceva parte integrante del suo repertorio offensivo. Dal tubo ne estrasse una pallina da tennis e la lanciò in aria. Il pubblico esultò e s’infiammò non appena la stella del Tennis Shou Riku scagliò verso l’anziano Doyle quella sfera verde, colpendola proprio come se stesse effettuando una battuta. Un gesto atletico base ma di grande effetto, che dava risalto a tutta la bravura della giovane nel suo sport.

    -ah!-

    (Il match ha ora inizio)
    CITAZIONE
    -Tecnica Base/Supporto- Spirito da Tennista – [Energia: -5 x turno][Precisione/Agil: +50] “Concentrazione, determinazione, fisico, logica e tattica, ecco gli ingredienti fondamentali per poter divenire un campione di Tennis a tutti gli effetti. Riku, cresciuta nell’amore del nonno e nei vizi che esso gli concedeva, sperimenta fin da subito quel che lo sport ha da offrirsi, innamorandosi nel giro di pochi giorni alla terra rossa delle quali scarpe sono sporche. Proprio per via di questo amore ella decide di dedicare tutta se stessa al Tennis, consacrandosi da una vita di piacevoli sacrifici pur di giungere in vetta. Nasce così il suo Spirito da Tennista che la vede entrare in uno stato mentale degno d’una finale di Wimbledon.


    [Precisione: 310+50=360][Agil:785+50=835][Energie: 693-5=688]

    -Tecnica Base- Servizio –Lungo Raggio – [Energia: -6][Nen: X][Precisione: +25+Bonus Armi+X]
    “Così come in una normale partita di tennis, ogni scambio di colpi di apre con il servizio, dunque, da brava tennista, la stessa Shou decide di aprire il suo duello con un colpo dettato dalla potenza e dalla precisione. Tirata fuori una pallina da tennis dalla tasca del proprio vestito e impugnata l’inseparabile racchetta rosa, la giovane lancia la stessa in aria, colpendola nell’atto di discesa con un’ottima tempistica. Ne esce fuori un colpo da Ace che causa danno contundente alla vittima. Se utilizzata come prima tecnica dell’incontro in generale, essa riceverà un ulteriore bonus di 35.”

    -Racchetta da Tennis: Trattasi della racchetta personale di Riku. Professionale e dal design molto femminile, basti pensare infatti che essa è completamente rosa. È un regalo che suo nonno gli fece quando vinse la sua prima finale di Tennis a livello internazionale, da quel momento la porta sempre con sé è la utilizza in ogni suoi incontro, che esso sia a livello sportivo o meno. Proprio per via di questo continuo utilizzo la manutenzione che la giovine deve adoperare per mantenerla sempre al meglio è cospicuo, ma, nonostante tutto, conferisce un bonus alla Precisione/Tempra e alla Resistenza quando usata pari a 40.

    -Palline da Tennis: Semplici palline da Tennis usate in combinazione con una racchetta da tennis. Quando utilizzate danno un bonus alla Precisione pari a 1. Un set è composto da 10 palline. [2 Set]


    [Precisione:310+25(bonus tecnica)+40(racch.)+1(pallina)+35(eff. tecnica)=411][Energie:688-6=682]


    Niente Nen, così sicuramente aveva progettato Doyle di iniziare l'incontro.

    Edited by "Alex" - 30/6/2014, 14:45
     
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  4. Andris Doyle
     
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    Aveva proprio dimostrato il fatto suo la giovane Riku e, per fortuna, non mi deluse affatto. Era proprio così che immaginavo l’inizio del nostro incontro: lei che colpiva ed io che mi difendevo. Come un gentleman avevo lasciato la prima mossa alla mia avversaria e così le stavo concedendo la possibilità di studiarmi un po’ prima di impegnarci veramente. Chi mi conosceva, nel vedermi così gentile, avrebbe sicuramente accennato una indescrivibile smorfia di disgusto e anch’io, se non fossi conosciuto come “l’uomo perennemente imbronciato”, mi sarei aggregato. Avrei dimostrato ancora una volta d’esser il più forte e il più esperto, solamente che lo avrei fatto in maniera del tutto diversa dal solito. Non era comunque più tempo di chiacchierare, infatti, mentre io rimanevo immobile ad osservare pensieroso la risposta della fanciulla, ella, seguendo i miei dettami, procedette per la ritta via. Sfoderò le sue inusuali armi e con esse un ardore ed una concentrazione che solamente una campionessa poteva raggiungere. I suoi occhi verdi s’erano fatti ancor più profondi, l’intento omicida che emanavano ormai lo potevo sentire a fior di pelle

    (Che magnifica sensazione)

    Pensai, ricordandomi un attimo dopo lo smidollato che avevo avuto il dispiacere di abbattere il turno precedente durante le semifinali, tutt’altra storia rispetto alla Tennista, lei si che meritava il mio impegno. Non potevo distrarmi, ella aveva già improntato la sua mossa e nel giro di pochi secondi mi ritrovai papabile vittima d’un colpo tutt’altro che di “riscaldamento”. Nel gergo sportivo veniva chiamato Servizio, cioè, per me, un colpo talmente ben piazzato e potente da poter sfiorare velocità impressionanti, ma sicuramente non sufficienti per centrare un arzillo vecchietto quale ero io. La pallina verde che prima era sta lanciata in aria, ora puntava proprio verso il mio cranio.

    (Niente male)

    Un passo a sinistra fu più che sufficiente per evitare quel bolide impazzito che, tra le altre, mi sfiorò comunque gli argentei capelli, spostandoli leggermente dal loro categorico ordine. Potei udire il boato del pubblico riempirmi le orecchie, lo stupore quasi congelare coloro che per la prima volta assistevano ad un’elusione così ben eseguita. Intanto la pallina aveva colpito il muro di rialzo degli spalti e nessuno, tranne me e Riku, si rese conto che effettivamente quel colpo, se non evitato, mi avrebbe potuto causare ingenti danni e il tutto senza l’utilizzo effettivo del Nen. Ora più di prima non la potevo sottovalutare. Stoc, stoc, ogni singolo osso del mio corpo si assestò, il preludio di uno scatto talmente rapido che mi ritrovai sotto l’addome della fanciulla e quasi neanch’io me ne resi conto. La mano, precedentemente infilata nel taschino, aveva afferrato un coltello affilato come la lama d’un rasoio e, seppur sarebbe potuto risultare scortese, non ebbi ripensamenti nell’eseguire un affondo diretto al ventre della giovane, forse sperando di non ritrovare fin dall’inizio le candide mattonelle sporche del suo sangue.

    CITAZIONE
    Elusione:
    [Agil: 744-411= tanto]Eluso abbondantemente

    Attacco:
    [Forza: 786+20(pugnale)=806]

    Pugnale: Molto piccolo e facile da nascondere. Ogni assassino che si rispetti se ne porta sempre uno dietro, celato dalle vesti. La sua lama, principalmente liscia con regolari scanalature, può accogliere veleni e sostanze di qualsiasi sorta. Viene utilizzata per gli attacchi ravvicinati e da un bonus alla forza pari a 20 quando viene utilizzata. Provoca ferite da Taglio.



    Edited by "Alex" - 30/6/2014, 14:49
     
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  5. Shou_Riku
     
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    La semplicità con la quale l’anziano guerriero riuscì ad evitare il fulminio colpo della giovane fu a dir poco spiazzante. La bella dagli occhi smeraldo non poté che assister inerme mentre ello si faceva beffe del suo servizio spostandosi semplicemente a destra, lasciandosi solamente sfiorare dalla pallina, quasi a dimostrare di poter calcolare alla perfezione il dove e quando muoversi. Non v’erano dubbi, Doyle sarebbe stato l’avversario più difficile mai incontrato considerando che, scansata senza problemi la sua apertura, non rimaneva altra tecnica semplice che avrebbe potuto causargli qualche fastidio. L’incontro era appena incominciato e già si poteva constatare la differenza netta di potenziale che passava tra i due, una divario talmente grande che divenne più evidente pochi attimi dopo quando Andris, con uno scatto impensabile per un uomo della sua età, si fece a pochi centimetri dal suo ventre. Le pupille della giovane si spalancarono per lo stupore. Quello teneva tra le mani un coltello da battaglia, zigrinato e ben affilato, un pericolo ancor più grande della sua stessa racchetta. Il fendente fu lesto e privo di alcun rimorso proprio come se a brandire l’arma fosse un esperto assassino, ma Riku non era inesperta o ingenua, i suoi sensi era ben attivi e le gambe allenate. Con agilità si fece all’indietro, solamente i suoi vestiti non fecero in tempo e finirono per esser tagliati dal pericoloso armese, ma nessuna ferita tinse gli abiti d’un colore non proprio. Ora che le distanze s’erano ristabilite non rimaneva che rimuginare per bene sulla situazione.

    (Non avrei possibilità di colpirlo neanche utilizzando il rovescio… praticamente sono stata messa all’angolo. Fosse stato uno scontro completamente fisico mi avrebbe sopraffatta nel giro di pochi minuti, ma per mia fortuna non è così. Dovrò dare il meglio di me stessa fin da subito)

    Lo sguardo della giovane tennista si fece ancora più intenso e deciso. Lentamente chiuse il tubo metallico che conteneva le sue preziose palline verdi, rimanendo così senza apparente possibilità di poter effettuare un attacco. Ancora un volta il pubblico esplose in un boato: Riku s’era appena ricoperta d’un sottile manto trasparente che non appena formato si tramutò in un intenso focolare di color verde. Ebbene la ragazza aveva deciso di dare fondo alla sua Aura e al suo Hatsu fin da subito. Poté sentire lo sguardo e la pressione che Doyle emanava mentre anch’egli preparava le sue contromisure, però non si sarebbe lasciata intimidire. Alzò la mano destra dinanzi a sé con il palmo rivolto al cielo. La verde aura risalì l’arto della fanciulla concentrandosi proprio in quel punto così sensibile, finché una pallina d’un luminescente Nen non fu pronta. Si, era proprio quella la sua abilità, o meglio il principio di questa.

    -Forza, velocità ed esperienza… tutto il necessario per vincere qualsiasi incontro, ma dovresti sapere meglio di me che in uno scontro tra utilizzatori di Nen non sempre è il più forte dal avere la meglio-

    Le parole di Riku erano cariche di pura verità: non esisteva nessuna possibilità di sapere in anticipo l’esito di una battaglia tra utilizzatori di Nen, ovviamente sempre con le dovute eccezioni, e fu proprio per non contraddirsi che la giovane decise di non concedere tutte le proprie energie all’offensiva, risparmiando parte sostanziosa della sua Aura erogabile per un eventuale difesa.

    (Le prime battute saranno d’analisi per entrambi)

    Piegò le gambe, lanciando la pallina di Nen in aria proprio come se si trattasse d’una vera, ma questa volta non effettuò il servizio, bensì colpì la sua creazione con la parte interna della racchetta in un movimento semicircolare dall’esterno verso l’interno, cioè di Dritto. L’urto tra il Nen e la racchetta generò una piccola follata di vento che fece schizzare via la creazione sferica come fosse un lampo, decisamente tutt’altro paio di maniche rispetto a prima e il meglio doveva ancora avvenire.


    CITAZIONE
    Inizio turno:
    [Energie: 682-5(attivazione)=677]

    -Ren:
    Ren è una diretta applicazione del Ten . Dal momento in cui l’utilizzatore di Nen riesce a mantenere l’aura intorno al proprio corpo, diventa possibile produrre più aura intorno a sé, senza doversi preoccupare di perderlo. Il Ren si concreta nell’emettere un maggior quantitativo di aura tenendola in prossimità del corpo, espandendo la dimensione e l'intensità di questa. Se il Ten è considerato puramente difensiva, il Ren è esattamente l’opposto e viene utilizzata per l’offesa. Questo aumenta la forza fisica dell'utilizzatore di Nen e gli offre una grande quantità di aura per eventuali tecniche avanzate o abilità individuali che si decidono di utilizzare. Il Ren, quando viene utilizzato, sostituisce il Ten, donando al proprio personaggio un Bonus fisso alla Forza, Tempra e Precisione, ma richiede, almeno inizialmente, molto impegno e concentrazione. Per passare da un Livello all’altro occorre spendere un Punto Livello, fino al Livello 6, dal Livello 6 in poi occorreranno due Punti Livello. Arrivati al livello 10, ogni tre Punti Livello inseriti garantiranno un aumento del bonus pari a +10:

    [Punti Livello Impiegati: 15]

    -Livello 1: Forza, Tempra e Precisione +50; Resistenza + 25; Energia -10 x Turno;
    -Livello 2: Forza, Tempra e Precisione +60; Resistenza + 30; Energia -9 x Turno;
    -Livello 3: Forza, Tempra e Precisione +70; Resistenza + 35; Energia -8 x Turno;
    -Livello 4: Forza, Tempra e Precisione +80; Resistenza + 40; Energia -7 x Turno;
    -Livello 5: Forza, Tempra e Precisione +90; Resistenza + 45; Energia -6 x Turno;
    -Livello 6: Forza, Tempra e Precisione +100; Resistenza + 50; Energia -5 x Turno;
    -Livello 7: Forza, Tempra e Precisione +110; Resistenza + 55; Energia -4 x Turno;
    -Livello 8: Forza, Tempra e Precisione +120; Resistenza + 60; Energia -3 x Turno;
    -Livello 9: Forza, Tempra e Precisione +130; Resistenza + 65; Energia -2 x Turno;
    -Livello 10: Forza, Tempra e Precisione +150; Resistenza + 75; Energia -1 x Turno.


    [Energie: 677-1= 676][Forza: 240+150=390][Tempra: 690+150=840][Precisione: 360+150=510][Resistenza: 390+75=465]

    Fase Difensiva:

    [Agilità: 835= 835-806=29]Eluso con successo

    Fase Offensiva:
    -Ryu- Distribuisco l’Aura: 50% e 50%

    -Tecnica Hatsu/Supporto- Filo e Pallina – [Nen: 10] “Trattasi del tassello fondamentale sul quale si basa l’intero Hatsu di Riku. La Tennista emette dalla propria mano una pallina di Nen delle stesse dimensioni di quelle di una da Tennis, agganciandola alla propria racchetta tramite un filo composto della propria Aura. Da questo momento la giovine non utilizzerà più una pallina vera per sferrare i suoi attacchi, sostituendola proprio con quella composta dal proprio Nen, decisamente più letale della prima, conferendo alla Tempra un ulteriore bonus pari a 30. Ovviamente questo è solo il principio in quanto ciò che rende questa abilità molto insidiosa è proprio il filo che tiene legata la racchetta alla pallina, il quale è nascosta agli occhi dell’avversario con l’In. Quando l’avversario evita completamente un attacco di Riku portato con la sua abilità Nen, il filo blocca la pallina facendola tornare indietro, prendendo di sorpresa l’avversario e costringendolo dunque a difendersi dal successivo attacco (d’intensità pari a quello precedentemente evitato meno 60) senza la possibilità di elusione. Tale costrizione può esser eliminata dal nemico solamente attivando il proprio Gyo, con il quale riuscirà a vedere il filo e dunque a prevedere la direzione del secondo colpo. Oltre a ciò, v’è anche da dire che se entrambi gli attacchi vengono elusi con successo la pallina tornerà da Riku, la quale gioverà di un bonus di +40 (a sommatoria per ogni volta che i due attacchi vengono elusi completamente) per ogni sua successiva Tecnica Hatsu eccetto “Intreccio” e “Nervi Distesi”. Se in questo processo uno dei due attacchi venisse completamente parato o si causasse danno all’avversario, il bonus accumulato fino a quel momento verrebbe azzerato. E’ possibile utilizzare tale Abilità Nen solamente con la racchetta da Tennis personale di Riku. ”


    [Nen: 10][Energie: 676-0,5=675,5][Scorta Nen: 13860-10=13850]
    [Nen rimanente per la fase offensiva: 50%-10]

    -In:
    L’In è la forma avanzata dello Zetsu e serve per nascondere parzialmente la propria presenza o oggetti creati con il Nen, sopprimendo la propria aura. L’In potrebbe esser utilizzato persino nel proprio Hatsu per potersi rendere invisibili da altri utilizzatori di Nen. Questa può esser contrastata tramite il Gyo o tramite l’En. La bravura con la quale si riesce a celare la propria presenza o i propri oggetti è data dai livelli e se risultano essere maggiori di quelli del Gyo o dell’En avversario, quest’ultimo non potrà individuare quel che è occultato . La Quest per l’apprendimento dell’In sarà di difficoltà E. Per passare da un Livello all’altro occorre spendere due Punti Livello, fino al Livello 6, dal Livello 6 in poi occorreranno tre Punti Livello.

    [Punti Livello Impiegati: 10]

    -Livello 1; Energia -5 x turno;
    -Livello 2; Energia -6 x turno;
    -Livello 3; Energia -7 x turno;
    -Livello 4; Energia -8 x turno;
    -Livello 5; Energia -9 x turno;
    -Livello 6; Energia -10 x turno;
    -Livello 7; Energia -11 x turno;
    -Livello 8; Energia -12 x turno;
    -Livello 9; Energia -13 x turno;
    -Livello 10, Energia -15 x turno;

    -Tecnica Hatsu- Dritto – Lungo Raggio – [Nen: 80+X][Tempra: 190+X] “L’’altra faccia del rovescio e proprio il dritto, un gesto atletico indispensabile per ogni buon tennista, punto debole di Riku. Effettivamente la giovine per compensare questa sua carenza decise d’abbinare l’uso del dritto al Nen, dunque, proprio come se si trattasse di una pallina da tennis, colpisce la sua emissione con la racchetta in un movimento circolare portato dall’esterno verso l’intero a chiudere. Se la pallina di Nen colpisce l’avversario causa danni da Urto.”


    [Nen: 80 + 250(X)=330][Energie: 675,5-16,5-9(In)=650][Tempra: 840+190+250(X)+30 (Bonus Hatsu/supporto)+40(Racchetta)= 1350][Scorta Nen: 13850-330=13520]



    Edited by "Alex" - 30/6/2014, 14:52
     
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  6. Andris Doyle
     
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    Il coltello aveva affondato le sportive vesti della giovane senza però portare con sé tracce del liquido cremisi che bramava. La tennista era dunque riuscita ad evitare il mio attacco balzando all’indietro pochi attimi prima potessi trafiggerla, proprio come da copione. Ella atterrò pochi metri più in là, ristabilendo così le dovute distanze. Sarebbe stato inutile allontanarsi, infondo se solo avessi voluto l’avrei potuta raggiungere nel giro d’un battito di ciglia ma, proprio perché non vi sarebbe stato nessun divertimento nel farlo, mi limitai a gettar via dal ring il pugnale, tornando così disarmato. Abbandonai anche la posizione d’offesa poco prima assunta, cercando invece di scorgere il volto della giovane da sopra gli occhialetti che portavo, trasparendo un senso di sicurezza degna d’un artista marziale quale ero. Il silenzio fece da padrone per alcuni secondi, quelli sufficiente a Riku di prendere la sua decisione, una decisione che mi lasciò abbastanza soddisfatto. Potei sentire l’aura di ella espandersi per tutta la sala con una decisione e una violenza a dir poco strabiliante, si poteva ben vedere il risultato dei suoi allenamenti sul Nen dalla raffinatezza dell’Aura che la circondava. Non potei che sorridere divertito e compiaciuto nel vedere la mia avversaria già costretta a far ricorso alle sue migliori abilità pur di combattermi. Si, l’avevo ben previsto sarebbe durata poco senza l’utilizzo del Nen, infondo l’unico modo per poter abbattere un esperto del Potenziamento era proprio quello d’utilizzare un potere speciale, quindi non mi rimaneva che osservare attentamente i suoi movimenti. Chiuse il tubo contenente le palline e, alzando la mano dinanzi al petto, concentrò nel palmo parte della sua aura.

    (Una pallina di Nen?)

    Non avrei mai immaginato che la giovine Riku fosse così legata al Tennis da dedicarci persino il suo Hatsu, però ciò la portava inesorabilmente al punto di partenza. La piccola, da come aveva evocato la sua creazione, doveva ricadere nella categoria dell’emissione, dunque sarebbe stata capace di lanciarmi contro quella sfera dotandola sicuramente d’imprevedibili capacità. Non potevo certamente dimostrare d’essere da meno ma, al contrario della bella, io non disponevo d’una vera e propria abilità unica nel suo genere, infatti il mio stile si basava sulle arti marziali e il combattimento corpo a corpo in generale, un’arma che mai aveva fallito finora. Rilassai ogni fibra muscolare del mio corpo prima di farle esplodere in un tripudio d’energia e aura, uno spettacolo che lasciò basito il pubblico non lasciando però nessun’effetto sulla giovane che, dal canto suo, era tutta intenta a caricare la sua prossima bordata condita, questa volta, con il Nen. No, non mi sarei proprio potuto lamentare. La luminescente pallina schizzò via verso di me come fosse stato un colpo di cannone ed era ormai palese non sarei stato in grado di fare nuovamente lo spavaldo.

    (Non ha usato il suo pieno potere… vuole forse analizzare il mio comportamento? Ok signorina, se è questo quel he vuoi allora incominceremo piano)

    Sarebbe stato inutile trattenere ancora il mio intento omicida, dunque lo lasciai andare liberamente e con esso il flusso d’energia che mi faceva da manto si tinse d’un intenso blu marino. Il semplice cozzare a distanza delle nostre due auree fu sufficiente a rendere l’atmosfera più pesante e critica. Ecco la minaccia farsi prossima, pochi millesimi di secondo e mi avrebbe travolto con la sua potenza distruttrice, peccato che potevo fare affidamento sulle mie grandi doti e, sfruttando al meglio il mio Nen, diedi vita ad una serie di piccolo scatti degni d’un ghepardo che mi consentirono d’evitare per la seconda volta l’imminente pericolo.

    -Dovrai inventarti qualc…-

    Finire quella frase divenne in una frazione di secondo mera utopia. Grazie al mio guizzo ero riuscito a spostarmi più a destra ed a evitare l’impatto con la pallina di Nen ma quest’ultima, quasi inspiegabilmente, aveva cambiato traiettoria pochi metri dopo avermi superato e ora minacciava la mia povera schiena. Impossibile sarebbe stato questa volta evitare l’impatto e il tutto solo grazie alla mia attenta vista, una persona meno esperta sarebbe sicuramente finita travolta senza neanche accorgersene. Esser stato prudente ed aver scelto una quantità più consistente di Nen per difendersi mi aveva miracolosamente salvato da morte certa, infatti se avessi anche solo sottovalutato la mia avversaria per un secondo, lo scenario sarebbe stato diverso. Raggruppai tutta l’aura a mia disposizione, espandendola in ogni parte del corpo. Si trattava della mia difesa più efficace ma anche della più onerosa, infatti l’avevo chiamata appositamente “busto d’orango”. Potei sentire la potenza distruttiva di quella piccola pallina di Nen riversarsi completamente sulla mia schiena che, non fosse stato per la repentina difesa, sarebbe finita sicuramente in mille pezzi. I piedi si straccarono da terra e fui scaraventato a qualche metro di distanza dal punto d’incontro. Gli eleganti vestiti che indossavo s’erano completamente sgualciti mentre nel punto esatto nel quale ero stato colpito eran divenuti assenti, eppure neanche un graffio aveva intaccato la cute. Mi rialzai lentamente sotto gli occhi sbarrati del pubblico. Dovevo ammettere d’esser ancora un po’ scosso. Mi voltai verso Riku. L’aura che mi avvolgeva esplose di vigore ed energia, intensificando ancor più il colore che la contraddistingueva.

    -era da un bel po’ che non incassavo un colpo così forte… però…-

    Di me rimase solamente un’immagine residua, infatti ancora una volta m’ero spostato ad una velocità tale da esser a malapena visibile ad occhio umano e, proprio come prima, m’ero fatto dinanzi la bella dagli occhi smeraldo. La posizione che avevo assunto era organizzata e non lasciata al caso. Gambe divaricate e flesse, busto rotato e braccio destro piegato all’altezza del fianco, mentre il braccio sinistro da allungato su ritraeva lentamente. Congiunsi i polpastrelli il pollice e l’indice della mano ritratta, socchiudendo le rimanenti dita, per poi colpire rapidamente proprio con quella. L’energia scaturita nel semplice gesto sarebbe stata sufficiente a spazzare via il ring, l’effetto distruttivo in esso racchiuso era pericoloso quanto il costo che avevo deciso d’affrontare, cioè la rottura di quelle due piccole articolazioni.
    CITAZIONE
    Inizio turno:
    -Ren:
    Ren è una diretta applicazione del Ten . Dal momento in cui l’utilizzatore di Nen riesce a mantenere l’aura intorno al proprio corpo, diventa possibile produrre più aura intorno a sé, senza doversi preoccupare di perderlo. Il Ren si concreta nell’emettere un maggior quantitativo di aura tenendola in prossimità del corpo, espandendo la dimensione e l'intensità di questa. Se il Ten è considerato puramente difensiva, il Ren è esattamente l’opposto e viene utilizzata per l’offesa. Questo aumenta la forza fisica dell'utilizzatore di Nen e gli offre una grande quantità di aura per eventuali tecniche avanzate o abilità individuali che si decidono di utilizzare. Il Ren, quando viene utilizzato, sostituisce il Ten, donando al proprio personaggio un Bonus fisso alla Forza, Tempra e Precisione, ma richiede, almeno inizialmente, molto impegno e concentrazione. Per passare da un Livello all’altro occorre spendere un Punto Livello, fino al Livello 6, dal Livello 6 al 10 occorreranno due Punti Livello. Arrivati al livello 10, ogni tre Punti Livello inseriti garantiranno un aumento del bonus pari a +10:

    [Punti Livello Impiegati: 15+15]

    -Livello 1: Forza, Tempra e Precisione +50; Resistenza + 25; Energia -10 x Turno;
    -Livello 2: Forza, Tempra e Precisione +60; Resistenza + 30; Energia -9 x Turno;
    -Livello 3: Forza, Tempra e Precisione +70; Resistenza + 35; Energia -8 x Turno;
    -Livello 4: Forza, Tempra e Precisione +80; Resistenza + 40; Energia -7 x Turno;
    -Livello 5: Forza, Tempra e Precisione +90; Resistenza + 45; Energia -6 x Turno;
    -Livello 6: Forza, Tempra e Precisione +100; Resistenza + 50; Energia -5 x Turno;
    -Livello 7: Forza, Tempra e Precisione +110; Resistenza + 55; Energia -4 x Turno;
    -Livello 8: Forza, Tempra e Precisione +120; Resistenza + 60; Energia -3 x Turno;
    -Livello 9: Forza, Tempra e Precisione +130; Resistenza + 65; Energia -2 x Turno;
    -Livello 10: Forza, Tempra e Precisione +150+50; Resistenza + 75+50; Energia -1 x Turno.


    [Energie: 828-1= 827][Forza: 786+200=986][Tempra: 260+200=460][Precisione: 260+200=460][Resistenza: 410+125=535]

    -Ryu- Distribuisco l’Aura: 50% e 50%

    Fase Difensiva:

    -Tecnica Hatsu/Supporto- Arte dalla focalizzazione- [Nen: 150][Agil/Frz: +250]
    “Non è da definirsi una vera e propria tecnica, ma semplicemente lo spirito e la raffinatezza con il quale Doyle affronta le sue battaglie e i suoi avversari. Effettivamente, quando la situazione lo richiede, egli attiva, quasi inconsciamente, questa sua caratteristica che gli consente di sfruttare al meglio parte del proprio Nen quando viene utilizzato per sfoderare la propria prestanza fisica. Ciò accresce la sua forza e la sua rapidità, facendo divenire la tensione dello scontro e le tecniche sfoderate ancor più incalzanti. Spreca il Nen conservato per la Fase d’attacco se utilizzato per potenziare la Forza, in caso contrario spreca il Nen conservato per la Fase di difesa se utilizzato per potenziare l’Agilità.”


    [Nen: 150][Energie: 827-7,5= 819,5][Agilità: 744+250=994][Nen utilizzabile(Prima difesa): 50% - 150][Scorte Nen: 16560-150=16410]

    -En:
    En è un'applicazione avanzata e congiunta del Ren e del Ten. Se è vero che quando si è in stato di Ren il corpo è ricoperto da una non troppo spessa sfoglia di aura, nell’En si estende il Ren, facendo propagare molto più del normale, quindi viene utilizzato il Ten allo stesso tempo e si da forma all’aura, di solito creando una sfera . L’utilizzatore dell’En può sentire e percepire qualunque cosa si muova all’interno del cerchio, proprio come esso fosse un prolungamento del proprio corpo. La nota dolente dell’En, seppur molto utile, è la fatica che l’utilizzatore deve sopportare vista la difficoltà di impego e mantenimento di un grande quantitativo d’aura. Grazie all’En sarà possibile scovare gli utilizzatori di Nen in stato di Zetsu o di In, almeno ché questa abilità non sia fino a due livelli inferiori rispetto all’abilità Zetsu o In dell’avversario (Dunque se l’avversario a un In di livello 4, l’En riesce a scovarlo anche se è al livello 3, ma se è al livello 2 passa inosservato). La Quest per l’apprendimento dell’En sarà di difficoltà B. Per passare da un Livello all’altro occorre spendere tre Punti Livello, fino al Livello 4, dal Livello 4 al livello 8 occorreranno quattro Punti Livello, dal livello 8 al 10 occorreranno sei Punti Livello. Arrivati al livello 10, ogni sette Punti Livello inseriti garantiranno un aumento del bonus pari a 30, del costo pari a 10 e un aumento del raggio del cerchio di 50 m:

    [Punti Livello Impiegati: 3]

    -Livello 1: Raggio del cerchio di 30 Cm; Resistenza/Agilità +80; Energia -10 x Turno;
    -Livello 2: Raggio del cerchio di 50 Cm; Resistenza/Agilità +90; Energia -15 x Turno;
    -Livello 3: Raggio del cerchio di 80 Cm; Resistenza/Agilità +100; Energia -20 x Turno;
    -Livello 4: Raggio del cerchio di 1 m; Resistenza/Agilità +110; Energia -25 x Turno;
    -Livello 5: Raggio del cerchio di 10 m; Resistenza/Agilità 120; Energia -30 x Turno;
    -Livello 6: Raggio del cerchio di 20 m; Resistenza/Agilità +130; Energia -35 x Turno;
    -Livello 7: Raggio del cerchio di 35 m; Resistenza/Agilità +140; Energia -40 x Turno;
    -Livello 8: Raggio del cerchio di 50 m; Resistenza/Agilità +150; Energia -45 x Turno;
    -Livello 9: Raggio del cerchio di 100 m; Resistenza/Agilità +170; Energia -50 x Turno;
    -Livello 10: Raggio del cerchio di 300 m; Resistenza/Agilità +200; Energia -60 x Turno.


    [Energia: 819,5-10=809,5][Agilità: 994+80= 1074][Resistenza: 535+80= 615]

    -Tecnica Hatsu- Arte dal saggio Ghepardo- [Nen: 50+X][Vel: 150+X]
    “Cosa mancava ancora alla sua corrente d’arti marziali per potersi definire completa? Doyle, pensando e meditando attentamente, giunse alla mera conclusione di dover migliorare quel che già aveva e dunque puntare sull’incredibile velocità che il suo neanche non più troppo giovane corpo poteva offrirgli. Piccoli e rapidi movimenti mirati ad evitare l’offensiva nemica senza distanziarsi troppo, ecco lo scopo dell’arte del Saggio Ghepardo, che racchiude nelle gambe una forza esplosiva comune a pochi. Se si riesce a schivare un attacco avversario con successo, la tecnica offensiva utilizzata successivamente da Doyle riceve un ulteriore bonus pari alla differenza tra l’Elusione e l’Offensiva nemica.”

    -Tecnica Hatsu- Arte del busto d’orango- [Nen: 350]
    “In armonia con l’avambraccio d’adamantino, il maestro dell’Irrobustimento sviluppò in un breve periodo di tempo una tecnica difensava così sviluppata e complessa da potersi definire quasi l’apoteosi della sua stessa arte. Respingere ogni genere di offensiva con il semplice utilizzo del proprio corpo, un qualcosa di impensabile al sol vedere il fisico di Doyle, ma lui, dimostrando la sua grandezza e la sua determinazione, vi riuscì. Il fulcro di tale imposizione deriva dal Nen stesso, amalgamato e regolato alla perfezione in ogni parte del suo corpo. Grazie a ciò, Doyle è in grado di incassare direttamente un’offensiva avversaria senza subire apertamente danni fisici, seppur il parametro vita calerà di tanto quanto il totale della tecnica avversaria diviso per venti. ”


    -: [Nen: 50+150(X)= 200][Energie: 809,5-10=799,5][Agil: 1074+150+150(X)=1374-1350=24][Scorte Nen: 16410-200=16210]
    -: [Nen: 350][Energie:799,5-16,5=783][Vita: 440-65(1290/20)=375][Scorte Nen: 16210-350=15860]

    Fase Offensiva:

    -Tecnica Hatsu/Supporto- Arte dalla focalizzazione- [Nen: 150][Agil/Frz: +250]
    “Non è da definirsi una vera e propria tecnica, ma semplicemente lo spirito e la raffinatezza con il quale Doyle affronta le sue battaglie e i suoi avversari. Effettivamente, quando la situazione lo richiede, egli attiva, quasi inconsciamente, questa sua caratteristica che gli consente di sfruttare al meglio parte del proprio Nen quando viene utilizzato per sfoderare la propria prestanza fisica. Ciò accresce la sua forza e la sua rapidità, facendo divenire la tensione dello scontro e le tecniche sfoderate ancor più incalzanti. Spreca il Nen conservato per la Fase d’attacco se utilizzato per potenziare la Forza, in caso contrario spreca il Nen conservato per la Fase di difesa se utilizzato per potenziare l’Agilità.”


    [Nen: 150][Energie: 783-7,5= 775,5[Forza: 986+250=1236][Nen utilizzabile: 50% - 150][Scorte Nen: 15860-150=15710]

    -Tecnica Hatsu- Arte a due dita- Raggio Ravvicinato [Nen: 70+X][Frz: 160+X]
    “Messa a punto la prima tecnica che comprende l’utilizzo del solo pollice, Doyle, osservando la mano sana che gli rimaneva, decise di sviluppare una seconda tecnica dalla quale avrebbe successivamente dato vita alla sua arte. La nuova creazione, simile in tutto e per tutto alla precedente, comprende l’utilizzo di due dita: il pollice e l’indice congiunti ai polpastrelli. La miglioria alla quale l’ancor giovane maestro dell’Irrobustimento poté assistere gli fece comprendere le potenzialità della disciplina appena avviata e lo spronò al perfezionamento delle successive tecniche. Provoca status Contusione moltiplicato per 1,5, ma comporta la frattura del pollice e dell’indice e un seguente malus alla Forza, per quel che riguarda le successive tecniche, di 30. Non è possibile utilizzarla se entrambe le coppie di dita sono fratturate. ”


    [Nen: 70 + 130(X)= 200][Energie: 775,5-10=765,5][Frz: 1236+160+130(X)+24(arte del ghepardo)=1550][Scorte Nen: 15710-200=15510]



    Edited by "Alex" - 30/6/2014, 15:01
     
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